𝟐𝟏

565 36 4
                                    


Roger si sveglió e, non sentendo la presenza di Brian accanto a lui, andó nel panico più totale. Ebbe paura che tutto fosse stato solo un bellissimo sogno, destinato a finire presto, con il suo risveglio.
"Brian" Chiamo, senza aprire gli occhi, perché ancora non ce la faceva, dato che non si era abituato alla luce.
"Roggie, sono qui. Eccomi" Sentì la voce dolce del fidanzato e i suoi passi che lo facevano entrare in camera.
"Tu così mi fai prendere un infarto. Avevo paura che ieri sera non fosse stato altro che un cazzo di sogno" Disse il batterista, un po' infuriato
"No, no. Roggie, sono qui, piccolino mio" Rispose il più grande.
"Vieni" Disse e sentì i passi del suo fidanzato che si avvicinavano al letto e che ci si stendeva.
Lo abbracció, come la sera prima e poggió la testa sul suo petto, deciso a non muoversi più di lì, deciso a stare incollato a lui per l'eternità. Se solo fosse stato possibile...
"Non alzarti così. Svegliami, almeno. Fammi un segno del tipo: «Hey, Riccioli d'oro, ieri sera abbiamo davvero fatto pace e io non ce l'ho ancora con te. Adesso mi alzo, ma poi torno, tranquillo».
"Beh, io non volevo svegliarti. Dormivi così serenamente che mi è sembrato di commettere un delitto a svegliarti, Roggie" Disse il chitarrista.
"Svegliami lo stesso" Rispose Roger.
"Va bene" Disse lui, paziente e premuroso, come sempre.
"Mh" Diede un segno di assenso e si rilassó tra le braccia del riccio.
"Che ore sono?" Chiese.
"Le nove del mattino" Rispose in tono gentile il più grande.
"Non dobbiamo alzarci?"
"Non per forza" Disse Brian, accarezzando i capelli.
"Le urla di Freddie dicono il contrario, Bri" Fece il biondo.
"Io a volte lo vorrei picchiare" Commentó il riccio.
"Lo so. Andiamo, peró. O seriamente ci ammazza dolorosamente" Disse Roger.
"Andiamo" Confermó il più alto e insieme andarono di sotto. Brian si era anche vestito, quando era uscito dalla stanza.

~~~

Solo dopo aver suonato per tutto il giorno, con poche, brevissime pause, Freddie si ritenne soddisfatto dei pezzi suonati.
Quindi, tutti erano sfiniti. Deaky e Brian addirittura si lamentavano per il dolore alle mani. Roger, come spesso accadeva dopo un concerto impegnativo, stava crollando e si sentiva svenire, con la testa che girava e sudato come non mai. Anche Freddie era zuppo di sudore. Ma, ovviamente, Roger era quello che stava peggio ed il cantante quello che stava meglio. Cantare per Freddie non era più difficile di parlare e non si stancava terribilmente, anche se sudava. Era incredibile come fosse semplice per lui, cantare, come se stesse parlando, respirando o mangiando.
"Brian" Chiamó il batterista, restando seduto.
"Dimmi, Roggie"
"Appena mi alzo, svengo"
"Si. Giusto. Eccomi" Si fiondó accanto al più piccolo. Dopo aver accompagnato il povero Roger nella sua stanza e averlo fatto stendere sul letto, Brian gli accarezzó i capelli, gli disse che era stato fantastico.
"Grazie" Disse con uno splendido sorriso, il debolissimo batterista.
"E sei sempre bellissimo. Anche mezzo morto"
Il biondo smorzó una risata con un sorriso e Brian gli sfioró le labbra con le proprie per qualche istante.
"Adesso riposati, dai. Ti stanchi sempre moltissimo, Roggie. Sei sempre fantastico"
"Grazie" Disse il biondo.
"È solo la verità" Sorrise dolcemente il riccio. Gli accarezzò di nuovo teneramente i morbidi capelli color dell'oro. Poi lo lasció solo, perché riposasse dopo una lunga giornata estenuante.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Questa è la storia di cui vi parlavo (ho dovuto metterla perché se no irenewriter05 mi uccideva)

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Questa è la storia di cui vi parlavo (ho dovuto metterla perché se no irenewriter05 mi uccideva)

𝖡𝖾𝗌𝗍 𝖿𝗋𝗂𝖾𝗇𝖽𝗌? «𝗠𝗮𝘆𝗹𝗼𝗿»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora