"Freddie" Roger attiró l'attenzione del cantante.
"Cosa vuoi, tesoro? Devo prepararmi. A breve abbiamo le audizioni del nuovo chitarrista. Mi devo mettere in tiro"
"Freddie, sto una merda"
"So che Brian era tuo amico. E sono sorpreso quanto te, fidati, caro. Non me lo aspettavo da lui"
Ormai erano passate due settimane da quando il chitarrista aveva lasciato la band. Ed erano due settimane che non facevano niente. Avevano deciso di andare avanti. Ormai i soldi per l'album li avevano usati
"N-no. Bri... Lui non c'entra" Non voleva pronunciare il nome del suo migliore amico. Faceva quasi male.
"Allora che c'è?"
"Sto una merda"
"Questo lo avevo capito, tesoro"
"Tu... Tu come hai fatto a capire di essere...?" Chiese il batterista, imbarazzato.
"Di essere...?"
"Gay" Sputó fuori quella parola, che aveva un sapore amaro per lui.
"Io... In realtà, lo ho un po' capito e un po' me lo ha detto Mary" Ammise. "Anche se non sono Gay. Sono Bisex. È diverso, Darling"
"Si. Certo. Ovvio. Scusa"
"Come mai la tua domanda?" Si incuriosì.
"Beh, ricordi quando ho cercato di uccidere quell'insopportabile di Paul? Beh, ecco... Quella mattina, mi ha fatto lui cadere su Brian e per sbaglio lo ho baciato e non faccio altro che pensarci da due fottute settimane" Disse tutto d'un fiato il biondo, sentendosi a metà sollevato e a metà terrorizzato dalla reazione di Freddie.
"Oh, Darling, che cosa... Ehm... Complessa. Beh, io posso solo dirti che... Se lo sei, lo sei. Lo capirai. Ma non devi rifiutare l'idea. Anche io ci ho provato, Tesoro ed è finita che me lo ha detto Lei" Disse, riferendosi a Mary.
Roger abbassó lo sguardo.
"Grazie, Freddie"
"Adesso preparati, Darling. Dobbiamo fare dei provini"
«Per sostituirlo» Pensó Roger.
"O-ok"
Il solista sorrise, gli diede una pacca sulla spalla e poi uscì, andando a cambiarsi. Roger si fece forza e si vestì con una maglia e un Jeans. Gliela aveva regalata Brian quella maglia. Il suo migliore amico.
"Ok. Roger, adesso tu fatti forza. Non puoi andartene in giro ciondolando depresso" Si disse, guardandosi allo specchio e poi si unì agli amici che erano già nella stanza delle prove. Brian aveva lasciato una chitarra. Aveva portato via la sua preferita, ma ne aveva un'altra, risalente alla prima band. Roger era nervoso all'idea che degli estranei usassero quella chitarra. L'unica cosa che Brian aveva lasciato lì.
I chitarristi erano tutti decenti o perfino bravi. Dovevano accontentarsi e Roger aveva paura di chi sarebbe entrato a sostituire Brian. Brian. Il suo unico pensiero. Aveva ricoperto tutti di insulti e li aveva bocciati alla prima nota. Brian era unico.
"Possiamo fare una pausa?"
"Ci manca solo un candidato, Roger. Resisti"
"No. Voglio fare una cazzo di pausa. Fanno tutti schifo. Disonorano il nome di chitarrista. Disonorano Brian!" Aveva detto quel nome.
"Sta' calmo, riccioli d'oro"
Solo Bri lo poteva chiamare così.
"Ne manca solo uno. Facciamo entrare questo... Gwilym"
Roger si alzó diede un calcio al tavolo della cucina, aprì la porta e diede le spalle prima di vedere il candidato alla sostituzione di Brian.
Poi si sedette e «Gwilym» Entró. Davanti ai tre, c'era proprio Brian.
Roger si alzó di scatto, urlando il nome dell'amico con quanto fiato aveva in corpo e si fiondó dall'amico, ad abbracciarlo.
Sentì le braccia del chitarrista che lo stringevano al petto dell'amico.
"Brian" Ripetè.
Poi sentì del bagnato sulla sua guancia.
Stava piangendo. Davanti ai tre amici. Lui, Roger Meddows Taylor piangeva in pubblico. Seppellì la testa nel petto del suo migliore amico e diede sfogo ad un pianto disperato.
Brian prese a giocherellare con una ciocca d'oro di Roger e con l'altro stringeva più forte il più basso dei due.
"Shh. Shh. Tranquillo" Gli Mormorava all'orecchio e Roger in quel momento si sentiva solo con lui. Desiderava essere da solo con lui. Gli altri due membri del gruppo assistevano alla scena, zitti.
Roger, peró non poteva farsi vedere in quelle condizioni. Quindi si divincoló dalla presa dell'amico e salì le scale, mormorando, a stento, uno: «Scusatemi»
Sentì dei passi.