13/07/1985 - Wembley Stadium, Londra
I Queen erano eccitatissimi. Erano al Wembley Stadium, per partecipare a un evento che era considerato il più grande concerto mai organizzato. Loro suonavano lì, ma c'era un'altra esibizione al John F. Kennedy Stadium di Philadelphia, in contemporanea con la loro, a londra.
Freddie e Deaky erano in piedi, camminavano avanti e indietro nella roulotte dove la band si era sistemata, Brian e Roger erano seduti. Solo che quest'ultimo era seduto sulle gambe del riccio e non smettevano di baciarsi appassionatamente.
"Darlings, abbiamo capito, siete innamorati" Intervenne Freddie.
"Come se tu e Jim non faceste la stessa cosa" Commentó Roger, senza staccare le labbra da quelle di Brian, ma smettendo per un attimo di baciarlo con la lingua.
"Beh, si, ma non in pubblico, non prima dell'evento più importante delle nostre vite e non così a lungo, Darling. Siete incollati come due cozze da tre ore d'orologio"
"Mh, nuovo record" Sorrise Brian sempre non staccandosi dal fidanzato e accarezzandogli i capelli biondi corti. Roger inizió invece a giocherellare con una ciocca riccia del più grande, sorridendo nel bacio
"Risparmia fiato per dopo, Honey. Da un momento all'altro toccherà a noi e tu devi suonare la batteria!"
"Siamo emozionatissimi. Ma adesso lasciaci in pace" Disse Roger, ovviamente, rimanendo sempre incollato al riccio.
"Mah. Come volete. Poi se sei troppo stanco per suonare perché non hai fatto che baciare Brian, non dirlo a me" Commentó Freddie.
"Shh. Sei fastidioso" Dissero in coro.
"Io vi odio" Disse, guardandolo.
"Disse colui che aveva fatto fare una maglietta con la nostra foto" Disse Roger e finalmente staccarono le loro labbra.
"Beh, siete carini, insieme. Ma adesso dovreste concentrarvi! E non dovreste esagerare con lo scambio di saliva!"
"Andiamo, Fred, così scarico lo stress. Roggie è un antistress" Disse il riccio.
"Per Brian è la stessa cosa" Rispose il più basso dei due, ridendo sommessamente e stampandogli un bacio sulla guancia.
"Darlings, tocca quasi a noi" Disse il cantante, emozionatissimo. Era eccitato come non mai.
In poco tempo, i quattro si ritrovarono a salire sul palco. Dopo l'esibizione in cui tutti diedero il meglio di sé, ritornarono nella roulotte, quasi increduli. Erano stati venti minuti fantastici. Erano carichi di adrenalina. Lì fuori c'erano tantissime persone e moltissime di più li guardavano a casa dalla TV. Era stato assurdamente fantastico!
La stanchezza, per Roger, peró, non tardó ad arrivare. Brian lo fece sedere subito. Sapeva quanto il batterista fosse stanco dopo un concerto. Lui aveva addirittura bisogno di maschere per l'ossigeno.
Brian continuava a guardarlo. Non poteva fare altrimenti. Roger era bellissimo, anche sudato, pallido e semisvenuto. Non riusciva a smettere di guardare il suo stupendo fidanzato.
"Bri?" Chiamó. Aveva gli occhi chiusi e il respiro lieve. Era sfinito, il suo povero piccolo Riccioli d'oro.
"Dimmi, Roggie" Disse.
"Non resti un po' qui vicino a me?" Chiese lui.
"Si. Arrivo" Si prese una sedia e la mise accanto a quella del suo ragazzo. Poi lo strinse a sé, forte.
"Sei stato fantastico, Riccioli d'oro" Mormoró.
"Lo siamo stati tutti, Darling" Si intromise Freddie con un sorriso.
"Roggie in particolare" Ribatté il chitarrista.
"Hey, questi sono favoritismi, Tesoro!" Disse il cantante, uscendo.
"Bri, peró Freddie ha ragione" Rise Roger.
"Tu sei stato fantastico, punto e basta" Si scambiarono un bacio dolce, ma solo a stampo perché Brian temeva di sfinire Roggie ancora di più di quanto il povero batterista non fosse già.
Erano insieme da così tanto tempo che nessuno dei due si ricordava dei momenti di sofferenza che avevano passato, quando si erano lasciati. Brian e Roger si amavano. Si amavano davvero e insieme erano felici. Anche Freddie, il suo fidanzato Jim e Deaky lo dicevano: i due stavano bene insieme.
Il batterista si sedette sulle gambe del chitarrista e si scambiarono un altro bacio.
"Riccioli d'oro, sai che sei bellissimo?" Mormoró Brian all'orecchio di Roger.
Con una mano gli accarezzava la schiena e con l'altra lo teneva stretto a sé.
Il suo Riccioli d'oro. Questo era Roger. L'amore della sua vita. Era il suo Riccioli d'oro, il suo Roggie. Suo e di nessun'altro e Brian avrebbe preferito morire piuttosto che perdere lui.
"Brian" Chiamó il biondo, sempre con la voce un po' bassa, per la stanchezza.
"Che c'è?" Chiese amorevolmente il più grande.
"P-posso dormire un po' sulla tua spalla?"
"Che domanda è questa? Certo, Roggie"
"Mh" Il biondo poggió la testa sulla spalla del riccio e chiuse quasi subito gli occhi.
Brian rise, attento a non svegliarlo, intenerito dalla dolcezza del più piccolo.
In quel momento, Freddie e Deaky, che erano usciti per respirare un po', entrarono.
"Shh. Roggie dorme. Non me lo svegliate"
I due iniziarono a prendere in giro il chitarrista.
"E tu gli fai da mammina?" Chiese Freddie.
"No. Ma lasciatelo dormire in pace. Si è sfinito e lo sapete benissimo"
"Io peró non dormo sulla spalla del mio fidanzato e anche io sono stato divino, Bri"
"Nessuno ti vieta di farlo" Sussurró.
"Sto solo dicendo che fai la sua mammina. Non voglio dormire, Darling" Rise il cantante.
"Perché dovete sempre prenderci in giro? Nessuno prende in giro te o te, Deaky perché state insieme a qualcuno. Al contrario di cosa fate voi sempre con noi"
"Siete appiccicati sempre l'uno all'altro. E vi prendiamo in giro perché seriamente sembra che tu gli faccia da mammina" Disse Deaky.
"Perché dopo una faticata così, lui è mezzo morente. Quindi lo lascio dormire. Lasciamolo un po' in pace"
"Va bene. Lasciamoli stare, Freddie. Li prendiamo in giro quando Roger ritorna vivo, no?" Disse Deaky, per far smettere il cantante.
"Mh. Due persone con le stesse prese in giro. Mi piace" Commentó.
Brian mimó un «Grazie» con le labbra a Deaky.
"Torno dopo. Vado a cercare Jim" Disse Fred.
"Io vado da mia moglie" Fece Deaky.
"E dalla tua vagonata di figli" Disse Freddie, che scoppió a ridere, ma uscì subito. Anche se Roger si lamentó un po'.
"Mh" Fece il biondo.
"Shh. Shh" Brian gli accarezzó i morbidi capelli d'oro. Anche Deaky uscì e Brian premette le labbra sulla guancia del batterista, sull'angolo delle sue labbra, in realtà. Piano, peró, il biondo aprì gli occhi azzurri. Quegli occhi azzurri che Brian amava tanto, che lo ipnotizzavano.
"Shh. Torna a dormire, Roggie" Mormoró.
"Mmh. Quanto ho dormito?" Chiese invece lui, con la voce impastata dal sonno.
"Sette minuti, Riccioli d'oro. Dormi un altro pochino. Anche perché ti sei stancato molto"
"Sto bene, Brian" Rispose il batterista.
"Beh, a me non frega niente cosa dici. Dormi"
"I ragazzi hanno ragione. Mi fai da mammina"
"Come hai fatto a sentire?" Chiese, divertito.
"Non era un sonno così pesante" Disse Roger.
"Sei sfinito, seriamente, ti conviene riposare un po'. Tengo io quei due pazzi lontani. Tu dormi"
"Mmh. Sarebbe meglio se mi stendessi, la tua spalla è comoda, ma ho bisogno di stendermi"
"Mettiti su quel divano" Consiglió il piú alto.
"Con te" Pretese il biondo.
Brian rise intenerito. "Certo, Riccioli d'oro"
I due si stesero di fianco sul divano a due posti, Brian strinse a sé Roger e lui posó la testa sul bracciolo, che era morbido.
A Roger piaceva lasciarsi cullare dal respiro del più grande sul proprio collo. Si addormentó in poco e niente, stanco com'era.
Roger con Brian stava dannatamente bene. Si sentiva felice. Si sentiva libero. Con Brian tutto era più bello. Bello come Brian stesso. Ma soprattutto, con il chitarrista, sentiva che fosse impossibile stare male, essere triste. Con lui, si sentiva capace di superare tutto. Gli bastava un solo sorriso del riccio per sorridere anche lui e per allontanare la tristezza. Lui amava tutto di quell'uomo dai capelli ricci. Amava i suoi occhi gentili, la sua voce che tante volte lo aveva aiutato a dormire, le sue carezze, le sue labbra. Senza di lui, si sarebbe sentito perso milioni di volte, senza di lui non avrebbe capito cos'era l'amore, cosa poteva darti."Ti amo" Sentì mentre si svegliava dopo due ore abbondanti di sonno.
"Anche io" Rispose, con gli occhi ancora chiusi.
Brian gli sfioró delicatamente la guancia e lui piano aprì gli occhi e si giró, guardando l'amore della sua vita sorridergli. Era così cha avrebbe voluto svegliarsi ogni volta. Con il suo Bri che gli sorrideva e lo abbracciava.
E Roger non sapeva ancora che presto sarebbe stato così.Fine....
-------------
Eh già purtroppo la fine di questa storia è arrivata ma non vi preoccupate presto scriveremo un'altra Maylor e nel frattempo potete leggere la Maylor di irenewriter05