Lumaclub.
«Non verrò con te a una dannatissima festa organizzata da quel tricheco di Lumacorno, Prongs. Ci puoi giurare.»
Continuo a tamburellare con le dita sul tavolo di legno scuro, guardando il mio migliore amico abbuffarsi di pancakes senza un minimo di dignità e percependo il mio stomaco contorcersi dall'agitazione. Questa è la prassi, comunque: prima di ogni partita non riuscirei a fare colazione nemmeno sotto tortura, tanto che persino vedere Sirius ingozzarsi ha il potere di smuovere qualcosa dentro di me a livello viscerale. Qualcosa che non ha niente a che vedere con le farfalle nello stomaco, come ho dovuto precisare poco fa, quanto piuttosto con la mia bile che evidentemente in questo istante si sta dilettando in qualche capriola di troppo.
«Infatti non devi venire con me, Padfoot.» spiego con ovvietà. «Io ci vado con Evans.»
Sirius alza gli occhi al cielo di fronte al mio sorriso compiaciuto, mentre un rivolo di sciroppo d'acero gli cola sul mento e lui prontamente se lo spalma ancora di più sulla pelle. È così maledettamente incredibile il fatto che riesca a ostentare una disinvoltura e una superiorità strabilianti persino quando il suo aspetto è ai limiti del ridicolo, ma suppongo che questi siano i vantaggi dell'essere nato e in parte cresciuto nella famiglia Black.
«Non lo sapevo, James. Ma dopotutto come avrei potuto? È solo la ventiquattresima volta che ti sento ripetere questa frase, ed è notevole considerando che mi sono svegliato circa sette minuti fa.»
«Devi solo farmi compagnia, ecco tutto.» ignoro bellamente la sua battuta, continuando imperterrito nella mia opera di convincimento. «E non puoi rifiutare, lo sai bene anche tu. Sei il mio migliore amico, gli amici non si abbandonano nel momento del bisogno e io sono certo che avrò estremamente bisogno della tua presenza stasera.»
«Prongs, ti prego, rivedi le tue tecniche persuasive una volta per tutte. Sei patetico.»
È che sono anni che Lumacorno le prova tutte per trascinare Sirius ad una delle sue noiosissime feste, ma puntualmente lui rifiuta ogni invito senza troppi preamboli. Padfoot e Pozioni continuano a essere due rette parallele destinate a non incontrarsi mai - anche perché altrimenti non sarebbe il mio migliore amico - ma il professore si ostina a cercare di sfoggiarlo ai suoi ospiti per il semplice fatto che il suo cognome inizia per B e finisce per lack.
Considerando che Regulus è invece uno degli invitati fissi all'incirca da quando ha messo piede al Castello, la possibilità di mostrare non uno, bensì due studenti appartenenti a una delle famiglie Purosangue più antiche, nobili e potenti di sempre è un sogno proibito che tormenta le notti di Lumacorno da parecchi anni a questa parte.
«Non dovresti parlare troppo presto, James.» si intromette Remus con un impercettibile sorriso che non mi piace per niente. «Prima vinci la partita, poi potrai dire con certezza che Lily verrà con te.»
A qualche posto di distanza, scorgo chiaramente Frank sussultare e lanciarmi un'occhiata terrorizzata. Perché è così, tutti lo sanno: se qualcuno osa mettere in dubbio l'imminente trionfo della mia squadra lo stesso giorno della partita, ecco, è semplicemente un uomo morto. Considerando che è Moony che parla - e se desideri uccidere Moony devi essere davvero una bestia - impiego tutte le mie forze per invocare la calma necessaria e ostentare un sorriso sicuro.
«La vittoria di Grifondoro è già una certezza, tanto per cominciare.» affermo con convinzione, giocherellando con la caraffa di succo di zucca. «La squadra quest'anno è maledettamente forte, senza contare che per ora abbiamo la strada libera. È la primissima partita dell'anno, nessuno ha ancora giocato e non abbiamo pressioni per quanto riguarda eventuali scarti nel punteggio.»
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From A to Z
Fanfiction«Se osi anche solo fare l'idiota, mettermi in imbarazzo o spaventare gli studenti, hai finito di vivere.» sibila affiancandomi, mentre i primini finiscono di raccogliersi all'inizio delle scale. «Cerca di essere meno James Potter, per una buona volt...