Boccino d'Oro.
Quando quest'estate ho ricevuto l'inaspettata comunicazione secondo cui sarei stato Caposcuola, come è altamente prevedibile, a casa mia si è scatenato il putiferio. A casa Potter si scatena spesso il putiferio e questo è un dettaglio non trascurabile, in particolare quando ad abitare sotto lo stesso tetto sono non uno, ma ben due gli adolescenti febbricitanti del calibro mio e di Padfoot, che non facciamo altro a parte far esplodere svariati oggetti in ogni angolo di ogni stanza, distruggere vasi o qualunque cosa sembri gridare "sono delicata" e, più in generale, condurre mia madre a un passo dall'instabilità mentale. O a un passo dallo scappare di casa, dipende da come vogliamo vederla.
Sirius è stato il primo a leggere la suddetta lettera, dal momento che quel gufo maledetto è arrivato a notte fonda ed io, contrariamente a quanto si possa pensare, stavo dormendo. Non lo stava facendo il mio migliore amico, evidentemente, che è stato così immensamente gentile da avermela nascosta per ben nove giorni, uscendosene poi un mattino con la patetica frase: "Giorno James, lo sai che sei Caposcuola?"
E vi dirò di più: non si è limitato a questo, ma ha anzi conseguentemente lanciato nella mia tazza di latte la lettera ancora sorprendentemente immacolata, sebbene avesse trascorso giorni e notti sepolta sotto il suo cuscino e nonostante i suoi ripetuti tentativi di darle fuoco e strapparla in mille pezzi. Come mi ha confessato solo in un secondo tempo, per intenderci.
Questa forse non è nemmeno la parte peggiore. Insomma, stiamo parlando di Sirius Black ed è comprensibile che il trauma che l'ha colto nel momento in cui ha visto quella lettera sia stato inversamente proporzionale alla mia effettiva voglia di essere Caposcuola. Leggendo la grafia elegante della McGranitt, oltretutto, non è stato poi così difficile immaginarla scrivere parola per parola di buona lena, incidendo sulla pergamena una considerevole dose di ammonimento puro e, chiaramente, mi era quasi sembrato di scorgere tra le righe un piuttosto evidente "Potter, quest'idea non è stata mia. Rovina tutto e sei un uomo morto."
La vera tragedia della giornata è però sorta quando mia madre, udendo dalla cucina le parole "James" e "Caposcuola" inserite nella stessa frase, mi è corsa incontro alla velocità della luce e ha cominciato a tempestarmi di baci e complimenti assolutamente non necessari, il tutto sotto lo sguardo divertito e vagamente soddisfatto di Sirius. Bastardo.
Per fortuna esiste mio padre, che si è limitato invece a darmi una pacca sulla spalla con aria estremamente compiaciuta. "Anche io e tua madre siamo stati Capiscuola insieme, sai? Ed è proprio durante una delle nostre ronde che è caduta, ma che dico, rotolata ai miei piedi", mi aveva poi raccontato con orgoglio.
Questa sua affermazione aveva poi indotto mamma a lanciarsi in un fitto resoconto su quanto non fosse vero, dal momento che, secondo la sua versione, fu mio padre stesso a rotolare giù dalle scale della Torre Grifondoro per un motivo che non mi è lecito sapere e a finire conseguentemente ai suoi piedi. Ma questa è un'altra storia.
Il fatto di essere stato nominato Caposcuola, in ogni caso, ha aperto nella mia mente una voragine senza fondo, che mi ha automaticamente spinto a domandarmi che cosa avrebbe comportato questa grandissima e soprattutto non richiesta novità. Perché sì, ammettiamolo pure a voce alta: nessuno ha chiesto a Silente di affibbiarmi questo incarico anti-Malandrino a tutti gli effetti.
Remus, lui sì che sarebbe stato perfetto per questo compito, dal momento che ha retto il titolo di Prefetto per ben due anni di fila e talvolta sembra avere questa smisurata attrazione nei confronti di tutte le cose più noiose che esistano al mondo. Come seguire e far seguire le regole, per l'appunto.
Ma Remus ha questo problemino mensile e Silente deve aver creduto che non fosse corretto aggiungere un altro fardello, oltre alle lune piene da sopportare e agli esami di fine anno da passare. E quindi sì, perché non sacrificare James Potter? In fondo, in più deve solo capitanare una squadra di Quidditch e assicurarsi di portare almeno quest'anno la Coppa a casa, a meno che non voglia garantirsi l'odio a vita da parte della McGranitt. Cosa comunque impossibile, per inciso.

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From A to Z
Fanfiction«Se osi anche solo fare l'idiota, mettermi in imbarazzo o spaventare gli studenti, hai finito di vivere.» sibila affiancandomi, mentre i primini finiscono di raccogliersi all'inizio delle scale. «Cerca di essere meno James Potter, per una buona volt...