Qualche passo indietro.
«Per le mutande di Merlino, Lils! Posso sapere perché stai correndo come se avessi un esercito di Dissennatori alle calcagna?»
Mi blocco per appena un istante, quel che basta per lanciare un'occhiata di fuoco a Marlene e ricominciare subito dopo la mia marcia forsennata verso la Sala Comune.
«Siamo in ritardo.»
«Siamo in anticipo di mezz'ora.» mi corregge Alice, affrettando il passo e raggiungendomi a sua volta. «Si può sapere perché corri come se stessi scappando da qualcuno?»
«Non sto scappando da nessuno e non capisco cosa te lo faccia pensare.» Sbuffo per interrompere il suo tentativo di replicare alla mia domanda retorica, palesando così tutta la mia irritazione. «Sto camminando velocemente, ecco tutto.»
«Prendendo scorciatoie, cambiando le scale più volte che puoi e passando da un piano all'altro senza alcun criterio? Oh, questo sì che vuol dire camminare velocemente.» commenta Mary con ironia, inarcando un sopracciglio. «Vuoi fermarti e dirci cosa diavolo ti prende?»
«Non ho niente!» dichiaro con una voce così stridula da farmi vergognare di me stessa, facendo persino sussultare la Signora Grassa prima che si spalanchi e riveli alle sue spalle la nostra Sala Comune.
Varco la soglia in tutta fretta e mi avvicino all'angolo che più preferisco, per poi buttarmi letteralmente su uno dei divani e coprirmi la testa con un cuscino. Vorrei sparire in questo preciso istante, ma il rumore ovattato che sento accanto a me mi fa presupporre che le mie amiche si siano appena sedute al mio fianco. Di conseguenza, non sono ancora diventata invisibile. E sono anzi un'idiota colossale.
«Lils.» prova a chiamarmi Alice con cautela, scuotendomi piano la spalla dopo essersi schiarita la voce. «Sei sicura che...insomma, che vada tutto bene?»
«Va tutto a meraviglia.» mento clamorosamente, ma la mia voce è solo un sussurro lontano coperto da strati di stoffa e imbottitura per cuscini. Non ho comunque intenzione di scoprirmi la faccia, tanto per precisare, se questo significa mostrare a tutti quanto Lily Evans sia letteralmente impazzita.
«Sono tre giorni che non la smetti di agitarti e farci agitare.» aggiunge Mary con evidente apprensione. «Non riesci a stare ferma, passi da un piano del Castello all'altro continuamente e spesso cambi direzione all'ultimo momento. Siamo preoccupate, Lils, perché è davvero come se stessi cercando di evitare qualcuno. Lo sai che...se c'è qualcosa che ti turba o qualcuno che ti ha fatto del male hai il dovere di dircelo, vero?»
«Non ditelo neanche per scherzo.» mi affretto a replicare, perché è altamente imbarazzante il fatto che possano anche solo pensare che il motivo di questo mio atteggiamento sia estremamente serio, quando in realtà è a tutti gli effetti una sciocchezza.
È una sciocchezza, sì, ma è anche tutto tremendamente difficile e io non so se riuscirò mai a vincere la guerra che si sta combattendo nella mia testa. Perché, come insinuano le mie amiche, qualcosa c'è eccome: qualcosa che si chiama "crisi adolescenziale". Fa ridere che stia accadendo proprio adesso, a diciotto anni appena compiuti e dopo qualche relazione passata che non mi ha comunque mai fatto perdere il mio solito autocontrollo, eppure eccoci qua.
Non mi era mai capitato con nessun altro di sentirmi così terrorizzata al pensiero di essere innamorata - forse perché non lo sono davvero mai stata, mi suggerisce perfidamente il mio cervello - e il fatto che stia succedendo proprio con James Potter non può che essere una terribile tragedia.
La colpa è naturalmente del fatto che non credevo che sarei mai arrivata a questo punto della mia vita, considerando che avevo giurato che, contrariamente alle previsioni delle mie amiche - e di all'incirca tutta Hogwarts - non sarei mai caduta ai suoi piedi e non sarei mai stata una delle tante. E invece eccomi qui, arrivata al capolinea, dopo aver appena compreso che è inutile essere in guerra con il proprio cervello se tanto è il cuore ad avere la meglio in questi casi.

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From A to Z
Fanfic«Se osi anche solo fare l'idiota, mettermi in imbarazzo o spaventare gli studenti, hai finito di vivere.» sibila affiancandomi, mentre i primini finiscono di raccogliersi all'inizio delle scale. «Cerca di essere meno James Potter, per una buona volt...