Los Angeles.
"UUUHH!".
Jenny stava girando su se stessa con in mano un bicchiere pieno di Vodka RedBull,era euforica,"Se non ti siedi cadi con quei tacchi!".
La bloccai per i fianchi,"Ma divertiti un po'!".
Mi disse dandomi un bacio sulla guancia,"Senti Senti",ci sedemmo entrambe sul divanetto,"C'è un tipo che mi guarda,tu vai a bere io vado da lui",mi lasciò il bicchiere in mano,si sistemò la gonna e il seno e andò dal tipo,lasciandomi sola col bicchiere vuoto, così mi alzai,mi feci spazio fra la folla e finalmente riuscì a raggiungere il bancone,"Che fatica",appoggiai il bicchiere,"Che ti porto?".
Mi chiese la donna da dietro il bancone,aveva un modo di fare da dura,"Ehm un bicchiere di gin,per favore",mi fece un cenno e iniziò a preparare il cocktail,mi girai e vidi un uomo,alto,elegante che mi guardava con un sorrisetto disegnato sulle labbra,"Ecco a te,dolcezza",la barista mi fece tornare nel mondo reale,"Oh ehm si,quanto ti devo?".
Chiesi cercando i soldi nella borsetta,ma mi afferrò la mano,"Offre la casa",mi rispose con voce sensuale,"Grazie allora".Era pieno di ragazze,ragazze seminude,ormai Jenny era diventata tutt'uno col divano e con la bocca di quel ragazzo che aveva rimorchiato,e finché non aveva finito o non era finita la festa,non saremmo tornate a casa,feci un giro per il palazzo,trovai una stanza vuota,doveva essere lo studio,"Wow",vidi che la porta a vetri che dava sul balcone era aperta, così decisi di andarci,si vedeva benissimo la città degli angeli,mi affacciai meglio,"Toglierti la vita da questa altezza?Mi sembra un'ottima idea",mi girai di scatto presa dal panico,quella voce così sensuale proveniva dal tipo che mi guardava prima al piano di sotto,mi portai la mano al petto,"No ecco io,non vog-",mi fece cenno di zittirmi,la camicia bianca che indossava sembrava stargli stretta,"Non serve che tu mi dia spiegazioni,penso solo che una come te,non dovrebbe uccidersi,insomma,sei veramente carina e sexy,sarebbe uno spreco assurdo...Anche se io dovrei tentarti,ma magari dopo...",si avvicinò a me,eravamo abbastanza vicini,"...fatto sesso",con il dito sfiorò la mia guancia,sentii un calore strano avvolgere il mio corpo,"Nono sto bene così grazie,non voglio uccidermi e nemmeno fare sesso", alzò un sopracciglio e spalancò la bocca,"Non vuoi fare sesso?!?".
Annuì,"Mi hai visto bene?!".
Chiese aprendo la giacca,"Oh sì ho visto bene.Ma no, grazie per la proposta", riuscì a scappare da lui,"Nessuna mi ha mai rifiutata!".
Entrai nell'ascensore,"Mi dispiace tanto", bloccò le porte ed entrò,eravamo vicini,dinuovo,"Sono Lucifer.Lucifet Morningstar",mi porse la mano e gliela strinsi,"April.April Decker",era veramente un bel tipo, bloccò l'ascensore,"Sarò sincero",lo guardai incredula,"Non ti voglio fare niente di male,solo conoscerti e capire perché non vuoi fare sesso con il sottoscritto",sorrisi e scossi la testa,"Sai io sono il proprietario del Lux","Che onore, essere prigioniera del capo",fece una risatina perfida,"Ti piace essere legata?Uh,amo torturare la gente... È il mio mestiere",divenni rossa in viso,"I-io non intendevo que-questo",mi farà uscire fuori di testa,il mio cellulare iniziò a squillare,"Chi è?Il fidanzato?".
Mi chiese mentre guardai il display,"La mia amica",risposi,"Si?".
"Dove scei?Voglio andare a cascia".
"Adesso arrivo e andiamo".
Misi via il telefono e Lucifer non smetteva di guardarmi,"Devi per forza andare?La tua amica non può tornare a casa in taxi?".
Misi una mano sul suo petto,"Quella finirebbe in Messico nelle condizioni in cui si ritrova.Possiamo scendere?Per favore?".
Fece un sorriso tenero,"Noiosa la tua amica".Portare Jenny fino all'auto fu un impresa,era ubriaca,scalza e mezza addormentata,"Tornerai,angelo?".
Non ci credevo,lo guardai prima di salire in auto,"E tu mi ritroverai?Questa città è la città degli angeli...Siamo tanti",si accese una sigaretta,"Sei un finto angelo,dolcezza",mi misi a ridere,"Anche tu...Lucifer".
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Non giocare col Diavolo,piccolo angelo.
Random"Di me hai paura?". Ci guardammo negli occhi,i suoi occhi marroni brillavano con la luce della Luna,"No.Di te non ho paura". Presi la sua mano calda e gliela strinsi,avevo bisogno di lui nonostante tutto...