Famiglia.

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Lucifer aveva rischiato la vita per me,non ero rimasta scioccata dalla morte di Delilah,anche se i paramedici continuavano a farmi domande,"Lasciatela in pace,ci penso io a lei,su andate andate",ecco che arrivò in mio soccorso,"April!Stai bene?!".
Ed ecco che mia sorella corse da me e mi strinse in un caldo abbraccio,"Sisi sto bene",mi controllò la testa,"Sono corsa appena ho potuto","Ti hanno affidato il caso",la guardai,"Ehm si,sì mi hanno affidato il caso",scossi la testa,non aveva segreti per me,"Angelo mio,non mi presenti questa ragazza?".
Lucifer attirò la nostra attenzione,"Detective Decker,Chloe Decker",i due si strinsero le mani,"È tua madre?".
Mi chiese l'uomo,"Mia sorella", sorrise alla mia risposta,"Lucifer Morningstar, propietario del Lux e ex amico della ragazza morta e diavolo",alzai un sopracciglio,"Si...certo",disse Chloe guardandolo dall'alto verso il basso,"April,riesci ad andare a casa?".
"La porto io!".
Guardammo l'uomo che muoveva le chiavi dell'auto davanti ai nostri occhi,"Mi posso fidare?Sei tanto carino...Ma qua si tratta di mia sorella",mi alzai e misi via la coperta sul letto dell'ambulanza,"Si,ti puoi fidare,mi ha salvato la vita", salutammo mia sorella e andammo via sfrecciando per le vie della città.
LUCIFER.
Non l'avrei mai detto,ma la sorella di April era attratta da me a differenza sua.
Dato che era una detective era meglio non portarsela a letto,anche se non era niente male.
"Abiti qui?".
Chiesi parcheggiando l'auto,"Si,con mia sorella e sua figlia",si sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio,"I bambini...",dissi con tono di disprezzo attirando la sua curiosità,"Non ti piacciono?".
"Nono,sono appiccicosi",la ragazza scese dall'auto,"Ti offro qualcosa?Tanto a casa non c'è mia nipote",detto e fatto, eravamo seduti a tavola a bere del vino rosso,"Grazie Lucifer per prima",le riempì il bicchiere,"Dovere",sorrisi ricevendo una carezza sul dorso della mano,"Vedrai che mia sorella troverà il colpevole",mi sistemai il colletto della camicia,"È il mio compito punire quel verme....Sai sono il Dio dell'inferno, torturare le persone è la cosa che mi diverte di più",la presi per mano e le feci fare una giravolta,"E adoro torturare anche le ragazze...a letto,adoro sentire i loro gemiti e le loro suppliche",divenne completamente rossa, avvicinai il mio viso al suo,"Luci...",la strinsi a me,sentii il suo battito accelerare,"Così mi provochi",strinsi i denti,scosse la testa e si allontanò piano da me,"Uh la testa",rise nervosamente,"Lo sai che voglio fare sesso con te",rimase a bocca aperta,"Tornerai al Lux?".
Si schiarì la voce,"Luci...",mi avvicinai a lei facendola indietreggiare e finì spalle al muro,la bloccai fra le mie braccia appoggiando le mani sul muro,"Ti ho detto,mi fai perdere il controllo così...E ricordati...Ti porterò a letto prima o poi,mio caro angelo",le sorrisi accarezzandole i capelli castani e lunghi che odoravano di cocco,"Potrei tornare al Lux chissà,ma io e te non faremo mai sesso",mi diede un bacio sulla guancia,"E poi sei pieno di donne,di me non hai bisogno...",mi tirò un colpetto sul naso,"...Dio degli inferi".

Non giocare col Diavolo,piccolo angelo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora