Mani.

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LUCIFER.
Chloe stava per perdere il controllo,"Un medico!".
Uscì dalla stanza,"Merda!Non volevo farlo...",strinsi April a me,"Padre,risparmia la vita a questa ragazza...Se lo farai, continuerò a seguire il tuo piano.Ma ti prego,risparmia April",non credevo di averlo fatto,avevo pregato MIO padre...

Sentii un respiro,il suo battito era tornato,"RESPIRA!".
Urlai attirando l'attenzione dei paramedici,i quali mi spostarono e portarono via la ragazza in ospedale,Chloe mi guardò,avevo le mani e la camicia sporche di sangue,il SUO sangue.

Restò per due giorni in come farmacologico, l'operazione era andata a buon fine,il proiettile era vicino al cuore.
Per due giorni restai accanto a lei,per fortuna Chloe non mi vide,non volevo che mi vedesse.
Più guardavo April distesa su quel letto, più capivo che il bianco le donava,la stanza era completamente bianca e questo faceva risaltare la sua carnagione olivastra e i suoi capelli castani scuro,e poi capì un'altra cosa di me,che questa ragazza riusciva a farmi provare sensazioni nuove che fin'ora non avevo mai provato o che nessuno era mai riuscito a farmi provare,ma non riuscivo a dare un nome a queste sensazioni,forse la dottoressa Martin avrà la risposta.

"Do-dove sono...?".
Spalancai gli occhi,"Hey,non sei in camera mia",si girò,aveva l'aria stanca,"Luci",chiamandomi così non mi aiutava,mi prese la mano,non riusciva a stringerla,"I-io ero morta...?".
Eccola, un'altra fitta al petto,"N-no piccola,non sei morta,sei qua",risi nervosamente.
APRIL.
Barnes mi aveva sparato.
L'ultima cosa che ricordo,era lo sguardo terrorizzato di Lucifer,lui aveva paura,era la prima volta che l'avevo visto così...
Dopo di lui il nulla.
Avevo sentito una sensazione di distacco,come se il mio corpo si staccasse dalla mia anima...

"Mia sorella?".
"Era qua stamattina,e non ti preoccupare,sta bene",tirai un sospiro di sollievo,almeno Chloe stava bene,"Ti stai facendo crescere la barba?".
Anche se ero ancor debole e stanca,volevo parlare con Lucifer,"In realtà,non sono mai andato a casa da quando ti hanno portata qua",accarezzai il dorso della sua mano,che a differenza della mia era caldissima,"Va a casa",chiuse la mia mano fra le sue,"Riposa,angelo",le palpebre si chiusero da sole, un'altra volta....

Non giocare col Diavolo,piccolo angelo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora