Rischia...parecchio

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CHLOE.
A volte era più forte di lei.
Dan mi accompagnò dentro.
"Ha fatto il mio nome al poliziotto", sospirai alzando gli occhi al cielo,"Grazie,ora ci penso io",quando entrai dentro la sala,vidi April seduta sul divanetto e le manette,"La porti via!".
Il barista mi venne incontro mentre mia sorella rideva a squarciagola,la presi per il braccio,"Lo faccio subito",era ubriaca marcia.
La caricai in auto,"Toglile!".
Mi diede un calcio al sedile,"Non farmi incazzare,stai ferma April".
Una volta a casa le tolsi le manette solo quando la misi a letto,"Avevi detto di aver smesso!".
Le urlai,"Ma vaffanculo",le tirai uno schiaffo,stavo Seriamente perdendo le staffe con lei,mi guardò malissimo,nei suoi occhi vedevo l'odio,"Non sei nostra madre e nemmeno nostro padre","Non parlare di papà",eravamo faccia a faccia,sentivo la puzza d'alcool,solo Dio sa quanto avessw bevuto questa ragazza,non si reggeva nemmeno in piedi,prese la giacca e barcollando uscì dalla stanza,"Dove vai?!".
Uscì sbattendo la porta.
APRIL.
Ero stufa di farmi trattare come una bambina da mia sorella,solo perché lei portava il distintivo non voleva dire che doveva trattarmi come una criminale,che stronza.
Erano le 3 del mattino.
Non sapevo dove andare.
Anzi,un posto c'era,ma Lucifer starà sicuramente trascorrendo la notte con qualche ragazza.
Ero sola...
Vidi i fari di un'auto.
Il clacson.
Non riuscivo a muovermi ero come pietrificata.
Stavo per morire?!

Venni avvolta da due braccia e trascinata via mentre il clacson suonava ancora.
Mi mancava il fiato,"Stai bene?".
Era Amenadiel,lo abbracciai e inizia a piangere,"Gr-grazie","Tranquilla".
Mi accarezzò la schiena mentre le lacrime non smettevano di scendere, maledetto alcool.
"Ti porto da Luci-",lo allontanai da me,"Da lui...NO",mi asciugai il viso,mi guardò confuso,mi feci forza e lo convinsi a portarmi dove volevo io.
LUCIFER.
Erano ormai le 10 e April non aveva risposto a nessun messaggio,"Lucifer,che avevamo detto riguardo al telefono durante le terapie?".
Lidia mi stava rimproverando,"April,non risponde ai miei messaggi da ieri sera","Sei preoccupato per lei?".
La guardai sconvolto,"Ovvio!La mia partner e poi risponde sempre ai miei messaggi",stavo ancora smanettando col cellulare,"Magari ha avuto un appuntamento e ha passato una bella serata",guardai la psicologa confusa,"Avrà fatto sesso Lucifer!".
Spalancai la bocca,"Non l'ha fatto ancora con me!Figurati se lo fa col primo che passa!Pff.Non è da lei", alzò un sopracciglio,"Non è da lei vero?".
Scosse la testa e accavallò le gambe...

"Devi trovarla!".
"Sta calmo!April starà dormendo, sicuramente stanotte ha fatto scintille".

Anche Maze era fissata col fatto che April avesse fatto sesso

"Trovala,non vorrei che fosse in pericolo".

Mi stavo Seriamente preoccupando per lei

"SOLO perché è anche mia amica".

Andai a casa,avevo bisogno di bere,quando le porte dell'ascensore si aprirono vidi mio fratello,"Non ho tempo per te",mi avvicinai al bancone afferrai la prima bottiglia che trovai,"So dove si trova April",mi girai e lo guardai con i miei occhi satanici,"Portami.Da.Lei",la mia voce roca e cupa non lo stava intimorendo,"No.Mi ha detto di non dirti nulla,ma Lucifer", strinsi talmente forte la presa sulla bottiglia che la ruppi in mille pezzi,"Dimmi!".
Presi un bel respiro o mi sarei scaravento su di lui,"Quella ragazza rischia la vita...E anche parecchio...",
"Non c'entrerà mica la mamma con tutto questo?!".
Amenadiel non proferì parola e nemmeno un cenno,stavo per impazzire....

Non giocare col Diavolo,piccolo angelo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora