Capitolo 32

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MARTINA

<< Sei sicura? >> mi chiede Mechi un'altra volta, prima di entrare ad una festa organizzata dalla confraternita, << Si convinta e ora smettila! >> la rimprovero io, << Sei troppo convinta, prima dovevo pregarti per venire alle feste ora ci vuoi andare? >> chiede stranita, << Voglio solo divertirmi un po' dopo tutto quello che è successo ok? Voltare pagina >> le spiegoe sembra che ora mi creda, << Non voglio che tu faccia tutto questo per Jorge... sai... >> si dispiace lei, << Mechi non preoccuparti, sto bene >> le mento, non sto bene affatto, vorrei sprofondare nel mio letto e annegare nelle mie lacrime, ma non posso farlo quindi appena ho saputo che ci sarebbe stata questa festa ho chiesto a Mechi di venirci con me, sicuramente ci saranno tutti, ma con tutta la gente che c'è posso sempre evitarli e poi non so se Jorge ci sarà, Mechi dice che cerca di evitare tutti, non sa nemmeno lei cosa sta facendo in questi giorni e la preoccupa parecchio, io ho deciso di smetterla di preoccuparmi per lui, o almeno è quello che tento di fare con pochi risultati, so solo che quando l'ho visto con Roxie tutto il mondo si è fermato e che probabilmente quello che provo per lui va oltre a quello che io avevo immaginato, perché mi rendo conto di amarlo, non so come ma è così, solo che deve andare avanti e farmene una ragione, perché lui non riuscirà mai a uscire dalla sua oscurità e dirmi cosa in realtà prova, preferisce scappare e rifugiarsi nelle braccia di un'altra. La festa è caotica, la musica è alta. Afferro un bicchiere di birra e io e Mechi ci mettiamo a ballare. Non so dopo quanto tempo mi fermo, senza fiato, sudaticcia, ma mi sento meglio come se mi fossi sfogata, << Vacci piano amica se non vuoi morire... è meglio se facciamo una pausa non respiro più >> ridacchia lei e mi abbraccia. Usciamo dalla pista e una ragazza dai capelli rossi ci viene incontro, << Finalmente vi ho trovate >> ci sorride lei entusiaste, << Non ti abbiamo visto quando sei arrivata? >> le chiede Mechi, << Non tanto tempo fa, sono la infondo con Ruggero e qualche suo amico >> ci indica lei il posto, da lontano riesco solo a riconoscere Alba, Lex e Facu, non vedo nessun'altro, anche da lontano noto che la riccia è turbata, avrà di nuovo litigato con il suo ragazzo, penso dentro di me e spero che non sia andato troppo oltre. Mi allontano da loro entro in una cucina enorme, voglio farmi un cocktail quindi mi avvicino ad un tavolo pieno di bottiglie messe a disposizione, noto Zane lì vicino che parla con un ragazzo di qualcosa, faccio finta di non vederlo mentre leggo i nomi degli alcolici per scegliere cosa bere, ma a quanto pare lui si accorge di me. << Chi si rivede >> mi sorride mettendosi in parte a me, << Avrei preferito non rivederti >> ribatto io a testa alta, non mi andava di farmi rovinare la serata da lui, << Sei davvero una stronza sai >> si innervosisce lui << Ammetti che con me ci verresti a letto solo che vuoi fare la finta santarellina >> mi stuzzica, << Non è esattamente così >> rispondo, << Vedremo >> dice come una sfida, mi sposta piano i capelli << Sarai mia >> dice e mi viene subito sa scostarmi dal suo tocco, << Mai >> rispondo mentre mi sorpassa e se ne va con un sorriso beffardo sul volto. Torno da Mechi che sta chiacchierando con la rossa, << Jorge non l'ho visto >> sento dire da Cande mentre mi avvicino a loro, << Forse non è venuto >> ribatte Mechi << Fran sta per arrivare, doveva passare da sua madre per questo siamo venute sole >> le spiega poi. Ci mettiamo tutte e tre a chiacchierare mentre la musica suona alta, Ruggero si avvicina a noi e mi saluta con un gran abbraccio e mi viene uno strano giramento di testa, strano non ho bevuto molto, anzi questo è solo il secondo bicchiere. Non ci faccio caso, << Ho appena visto tuo fratello è qui in giro >> dice poi a Mechi e l'aria mi manca nei polmoni e faccio fatica a respirare, anche a pensare lucidamente. Mechi mi guarda, << Tutto ok? >> chiede, << Si è tutto ok, vado un attimo in bagno >> decido di allontanarmi un attimo da loro perché non mi sento molto bene, non può essere solo il pensiero di Jorge che mi fa sentire così. Eppure il mio corpo sembra sempre più debole. Salgo le scale di questa enorme confraternita quasi con fatica, mi metto in fila per andare in bagno, devo sciacquarmi la faccia. Mi guardo le mani e non me le sento più e inizio a spaventarmi. Sono talmente debole che se qualcuno mi desse una piccola spinta finirei dritta a terra. Mi appoggio al muro e quando sto per accasciarmi sento qualcuno afferrarmi il braccio, non capisco subito chi è, ma mi trascina via, sento una porta chiudersi e della gente ridere. << Cosa stai facendo Zane? >> chiede una voce che riconosco come quella di Alba, << Mi diverto un po' >> risponde lui fin troppo serio, << Non scherzare >> si impaurisce lei, anche se sono confusa percepisco che sta succedendo qualcosa di brutto, ma mi sento molle e debole. << Se lo merita dopo avermi trattato come uno scemo >> una mano mi sfiora piano il viso, << E per avermi allontanato da Jorge >> aggiunge la voce di Roxie che ridacchia << Si meriterebbe di peggio >>, << Siete orribili >> ribatte la riccia, << Stai zitta >> la fa tacere Lex, << No, voi non la toccherete ok? >> noto che si mette davanti a me << E' una brava ragazza e non potete fare queste cose ok? >> è spaventata, prova a farli ragionare, ma qualcuno la afferra e la fa spostare, la sento urlare, ma quel suono lo sento ovattato e non percepisco più dove si trovi, ho la vista sfuocata, gl'occhi mi si stanno per chiudere, << Prendi il telefono, ora facciamo vedere a tutti come si diverte la santarellina >> riesco a percepire le parole di Zane, mi viene solo voglia di sprofondare e uscire da questo corpo che ormai non mi ascolta più. Lei ridacchia mentre sento una mano partire dal mio viso e scendere sul mio collo e poi sulla spalla, con un gesto cerco di allontanarmi, << Ancora che ti ribelli >> si lamenta Zane e afferra il mio braccio con più forza per farmi restare ferma, << Lasciatela >> urla Alba in lacrime, ma lui non si ferma, mi sfiora il braccio e poi si avvicina troppo al mio seno, ma non ho più forze. L'ultima cosa che sento è la porta aprirsi e poi tutto si fa nero.

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