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Taeyong's pov

Ero al mercato per comprare alcune spezie che mancavano nella mia cucina, vivevo da solo, infatti certe cose dovevo farmele da me, anche se odiavo andare in giro da solo per i mercati con la gente che ti spingeva ovunque.
-Che strazio...- sussurrai portando una mano alla testa, avevo dormito poco la notte precedente e mi ero svegliato più volte a causa dei rumori esterni.
Guardai alcuni banconi pieni di pesce, ma andai avanti, non avevo ancora abbastanza soldi per permettermi di comprare cibi del genere, ormai era da tempo che mangiavo solo verdure, frutta e pane, era per questo che ero molto magro, mangiavo pochissimo.
Guardai altri banchi pieni di ceste con spezie al loro interno, così comprai un pochine di quelle di cui avevo bisogno.
Mi guardai intorno, c'era tantissima gente quel giorno al mercato.
Vidi dei bambini correre e giocare felicemente tra il fiume umano, mi mancava essere piccolo ed ingenuo, ormai mi sarei dovuto anche già sposare alla mia età, ma i miei genitori erano morti alcuni anni addietro, così decisi per conto mio che non mi sarei sposato, alla fine non mi piacevano le donne, anche se avrei voluto avere dei bambini.
Mentre tornavo verso casa vidi un carro trainato da un cavallo marrone e bianco enorme in lontanza nella strada principale, strada in cui mi trovavo, che correva a tutta velocità spaventando le persone.
Vidi un bambino giocare a terra, ignaro del carro che gli stava per venire addosso.
In un secondo tutti si scansarono dalla strada, ma io corsi dal bambino prendendolo tra le mie braccia e dando le spalle al carro che presto mi avrebbe travolto.
Chiusi gli occhi, forse per paura, ero partito verso il bambino d'istinto, non avevo pensato alle mie azioni.
Sentii un cavallo poco dietro di me nitrire e percepivo il rumore sul terreno causato dai suoi zoccoli che colpivano la terra.
-Chi è che ha fatto fermare il mio cavallo?! Non vedi forse che vado di fretta?! Togliti di lì, ragazzino!- urlò un uomo oltre la mezza età da sopra il carro.
-Stava per travolgere un bambino! L'avrebbe sicuramente ucciso!- urlai contro l'uomo mentre ancora tenevo stretto il bambino tra le mie braccia, era in lacrime, aveva capito cosa fosse successo e si era spaventato.
Accarezzai la testa del bambino sussurrandogli che sarebbe andata bene, ma sapevo che non l'avrei passata liscia.
Mi girai nuovamente verso l'uomo, il quale adesso aveva in mano una frusta, i miei occhi si spalancarono, aveva veramente intenzione di farlo in mezzo alla strada davanti a tutte quelle persone?
Le mie gambe non volevano saperne di muoversi, così dissi al bambino di scappare via e lui lo fece dopo un piccolo secondo di esitazione, ma poco dopo si bloccò girandosi verso di me con gli occhi colmi di lacrime.
Aveva i capelli neri, gli occhi grandi e scuri che brillavano, era molto magro, sembravo io.
-Lascialo andare!- urlò il bambino, ma una donna gli tappò la bocca con la mano facendolo indietreggiare insieme a lei.
Sorrisi a quella vista, le persone intorno a me erano paralizzate.
-Verrai punito per esser mancato di rispetto ad un uomo più grande di te!- urlò sbattendo la frusta a terra fancedo arrabbiare il cavallo, il quale però non si mosse più di tanto.
In un attimo sentii un dolore lancinante alla schiena che mi fece gridare di dolore.
Strinsi i denti per trattenere le lacrime.
Guardai di nuovo il bambino intento a dimenarsi tra le braccia della donna, gli sorrisi mimando con le labbra un "è tutto ok" e lui si bloccò sul posto.
Prima che l'uomo sul carro potesse tirarmi un'altra frustata qualcosa lo fermò, così mi girai verso di lui per capire cosa fosse successo.
Un cavallo nero come il carbone aveva affiancato il carro.
L'uomo a cavallo aveva puntato una spada lucente e maestosa alla gola dell'altro.
Attraverso la manica della maglietta del cavaliere vidi delle cicatrici ben evidenti.
-Prova un'altra volta a tirargli una frustata e giuro che ti infilo questa spada in gola- disse minaccioso l'uomo.
Il suo corpo era ben sviluppato, le braccia muscolose erano tese e i capelli corti castani gli ricadevano dolcemente ai lati della testa, avrà avuto circa la mia età.
-C-chi sei?- domandò terrorizzato il vecchio da sopra al carro.
-Mudai- rispose e versi di stupore uscirono dalle labbra delle persone tutte intorno a noi, non avevo idea di chi fosse.
L'anziano deglutì e poco dopo il cavaliere mise nuovamente la sua spada nel fodero.
-Vieni con me, hai bisogno di una mano per pulirti quella ferita- disse deciso guardando verso di me.
I suoi occhi profondi mi fecero bloccare sul posto, il suo viso sembrava quello di un angelo, era stupendo.
Dopo poco allungò una mano verso di me, così la presi salendo a cavallo davanti a lui.
Lui mi guardò la ferita e ringhiò contro l'anziano.
-Prova un'altra volta a correre in quel modo su strade piene di persone e giuro che ti do fuoco- disse prima di spronare il cavallo.
Non capii a pieno le sue parole, però decisi di ignorarle.
-Mostrami dov'è casa tua, non posso medicarti in mezzo alla strada- disse e io annuii piano iniziando a dargli le indicazione per casa mia.
Le persone intorno ci guardarono scioccati, le loro bocche erano aperte.
Non capivo chi fosse la persona che mi aveva salvato, non l'avevo mai visto né avevo sentito mai parlare di lui, però metteva timore alle persone, questo l'avevo capito.

Non capivo chi fosse la persona che mi aveva salvato, non l'avevo mai visto né avevo sentito mai parlare di lui, però metteva timore alle persone, questo l'avevo capito

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Cosa ne pensate del primo capitolo?
Succederanno diverse cose inaspettate nei prossimi capitoli, quindi se siete curiosi continuate a leggere!
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ᴡᴀɴᴛᴇᴅ | ᴊᴀᴇʏᴏɴɢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora