XIX

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Quando mi svegliai avvertii un forte dolore al mio fondoschiena.
Aprii lentamente gli occhi, la luce che entrava dalla finestra era poca, ma riuscii comunque ad intravedere il volto della persona che avevo davanti, Jaehyun.
Sorrisi nel vederlo così tranquillo, volli alzarmi, ma il sedere mi faceva così male che decisi di aspettare che il maggiore si svegliasse.
-Buongiorno Taeyong- rise il maggiore, io gli diedi un piccolo schiaffo sul braccio facendolo ridere ancora di più.
-Mi fa male tutto...- mi lamentai a fil di voce, quasi come un sussurro.
Jaehyun aprì gli occhi, squadrandomi da cima a fondo per poi sorridere.
Mi baciò le labbra dolcemente ed in un secondo ogni mio dolore svanì nel nulla.
Rimasi a guardarlo stupito, lui dopo qualche secondo si alzò dal letto andando a infilarsi i pantaloni.
Rimasi come un ebete a fissarlo, ogni secondo, ogni momento che avevamo passato insieme la notte precedente mi tornò alla mente alla velocità di un fulmine che squarcia il cielo.
Mi appallottolai sotto le coperte per nascondere il mio corpo nudo, troppo imbarazzato per potermi alzare e mostrare la mia pelle spoglia di ogni veste alla persona con cui avevo fatto sesso la notte precedente.
Jaehyun non era solo la prima persona con cui avevo fatto sesso, era la persona di cui mi ero innamorato, l'unica persona che avrei ascoltato, l'unica a cui avrei permesso di distruggermi in un secondo.
-Forza alzati, tanto ti ho già visto nudo- disse ridacchiando, sentii le mie guance diventare sempre più calde, così mi corpii il volto con il lenzuolo.
Jaehyun in un attimo mi fu sopra, stupendomi, mi tolse con delicatezza il lenzuolo di dosso e poi iniziò a baciarmi l'addome.
Ogni suo movimento era delicato, ma deciso, sapeva quello che stava facendo e sapeva l'effetto che mi faceva.
Dopo poco, quando mi fui abituato ai suoi dolci baci, Jaehyun si alzò da me e tirò via del tutto le lenzuola dal mio corpo mettendo in mostra ogni singola parte del mio corpo.
Rise, poi mi mise dei vestiti sul letto.
-Metti questi, sono miei, il tuo odore è troppo forte per non attirare l'attenzione- disse solo, io rimasi un po' confuso in un primo momento a causa delle sue parole, poi mi alzai e mi vestii velocemente ignorando il significato di quelle parole.
Andai da Dodo e gli diedi un po' di cibo e di acqua, poi scendemmo alla taverna e ci sedemmo insieme agli altri quattro Superhuman.
Yuta stava guardando una mappa, precisamente della capitale, così mi avvicinai a lui per guardare meglio.
-Dobbiamo uscire a cercare gli altri, non possiamo rischiare che li catturino- disse Mark con serietà, forse con anche troppa per non essere inquietante.
Gli altri annuirono decisi, iniziarono a parlare di come agire con tutte quelle guardie a pattugliare la città, quindi dopo una buona colazione e dopo aver sistemato le strategie di ricerca tornammo in camera tutti quanti per riprendere le nostre cose.
Andammo ai cavalli e salimmo in sella iniziando a girare per la città senza dare nell'occhio, ci eravamo divisi, io ero stato messo a cavallo con Yuta per non destare sospetti, Yuta era più basso e meno robusto di Jaehyun e anche se con un mantello ed un cappuccio a coprirlo, si sarebbe capito che non fossimo stati io e Jaehyun insieme a cavallo.
Jaehyun era stato messo con Sicheng, mentre Mark ed Donghyuck erano andati insieme, su cavalli diversi, non troppo lontani l'uno dall'altro.
Avevo affidato Dodo a Kun, dicendo che sarei venuto a riprenderlo appena possibile, non volevo che mi cadesse di mano o che lo perdessi in mezzo a tutta quella gente.
-Andiamo in piazza a vedere se ci sono nuove notizie- disse il pel di carota distogliendomi dai miei pensieri.
-Fai attenzione, se qualcuno dovesse riconoscerti lì ed io non dovessi accorgermene, urla- disse facendo accelerare il passo al suo cavallo.
-Yuta, posso farti una domanda?- chiesi e lui annuì.
-Perché chiamate Yoonoh Jaehyun?- domandai sottovoce.
-Preferiamo chiamarlo con il suo secondo nome per non far notare la sua presenza, se qualcuno dovesse sentirci pronunciare il suo vero nome lui sarebbe nei guai, ed anche noi, è l'unica persona che io conosca con quel nome e di certo ai bambini che nascono in questo periodo i genitori non vogliono dare loro i nomi dei più pericolosi ricercati. A me non fa differenza essere chiamato in un modo o in un altro, non ho mai fatto tanti casini, sono solo ricercato per i miei poteri, ma non ho mai recato danni, quindi spesso mi lasciano stare, cosa che con Jaehyun, Minhyung ed Haechan non succede, ecco perché li chiamiamo Yoonoh, Mark e Donghyuck. Spero ti vada bene come spiegazione, anche perché siamo arrivati, forza, scendi- disse, così scesi dal cavallo e lo segui tra la folla.
Andammo in una taverna a chiedere informazioni in cambio di qualche moneta, così scoprimmo che Doyoung si era allontanato dalla capitale.
Informazioni di John e Ten non vi furono, non li avevano catturati, questo era tutto quello che avevamo scoperto nell'ora e mezza che grammo per la Piazza del Re.
Rimasi sempre incollato a Yuta, troppo spaventato dal rimanere solo, non ero forte come i Superhuman.
Improvvisamente però, mentre tornavamo al cavallo, ci trovammo la strada sbarrata da una fila di guardie che marciavano, così tornammo indietro velocemente cercando una strada meno sorvegliata con la quale raggiungere il cavallo, l'avevamo legato ad un albero poco lontano dalla piazza, davanti ad negozio di cucito.
Un'altra volta ci trovammo bloccati, ma prima che potessimo tornare sui nostri passi sentii una mano afferrarmi una spalla.

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ᴡᴀɴᴛᴇᴅ | ᴊᴀᴇʏᴏɴɢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora