VIII

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Lo aiutai a raggiungere Astras e poi lo feci salire a cavallo portandolo davanti casa mia.
Jaehyun aveva riempito la città di quelle fiamme rosso brillanti che non sarebbero state spente se non per suo comando.
Presi delle cose velocemente rimpiendo una borsa e poi presi del cibo insieme a della carne di cervo che misi nella borsa sopra il cavallo di Jaehyun, poi salii a cavallo anche io ed iniziai a correre fuori dalla città evitando le strade, sapevo in che direzione stessi andando, stavo andando verso una città malfamata, ma lì era l'unico dottore che conoscessi, il viaggio sarebbe durato circa un'oretta, così feci correre Astras il più velocemente possibile.
-Jaehyun! Rimani sveglio! Ti prego!- dissi sentendo il suo corpo attaccato al mio, non riusciva a stare in piedi da solo, il taglio che la guardia gli aveva fatto era più profondo di quel che pensavo.
-Stai tranquillo... r-recupero facilmente essendo un mostro. Non andare da lui, non a-accetterà mai di curarmi, l'ulti-ima volta che ci ho parlato q-quasi mi staccava un occhio- disse un po' gemendo di dolore a causa della ferita.
-S-stai zitto! S-sei un idiota, dovevi lasciarmi lì, dovevi andartene- dissi ancora piangendo, se mi fosse morto fra le braccia non avrei saputo che fare.
-Non sei un mostro... sei la persona più speciale che io abbia mai incontrato... ti prego, non morire Jaehyun- dissi piano, poi sentii la testa del maggiore appoggiarmisi sulla spalla.
Lo guardai chiudere gli occhi.
-Non ti lascerò- disse infine scaldandomi il cuore.
Si era addormentato.

Quando arrivammo in città feci correre il cavallo come non mai tra le sue vie, urlavo come un pazzo di fare spazio perché era un'emergenza.
Avevo messo un cappuccio in testa a Jaehyun, non avrei rischiato di farlo arrestare in quelle condizioni.
Quando arrivai da Doyoung urlai di farci entrare da fuori la casa.
Il corvino aprì la porta della sua abitazione con gli occhi assonnati e senza maglietta.
-Aiutami ti prego! Sta perdendo troppo sangue!- urlai facendolo sobbalzare svegliandolo del tutto.
Lui si avvicinò e guardò il viso di Jaehyun.
-Mi rifiuto!- urlò rabbioso degrignando i denti.
-Mi devi un favore da parecchio tempo! Vedi di rispettarlo curandolo! Ti prego...- finii le mie urla con un sussurro, stavo piangendo, non avevo mai pianto così tanto prima, ero disperato.
-Doyoung ti prego... io l-lo a-amo... non lasciarlo morire, te ne prego- dissi ancora sul cavallo, il corvino esitò un po' nel rispondermi, poi mi fece entrare in casa aiutandomi a stendere Jaehyun sul tavolo.
-Cosa gli hanno fatto?- domandò togliendo la maglietta al castano.
-Accoltellato- risposi asciugandomi le lacrime pregando che Doyoung riuscisse a curare una ferita così profonda.
-Diavolo, ma a lui piace così tanto farsi accoltellare? L'altra volta era venuto da me ricoperto di sangue dalla testa ai piedi. Vuole proprio morire, eh?- domandò tirandosi su le maniche della maglietta.
In un attimo i suoi occhi divennero blu e mosse le mani sopra la ferita di Jaehyun.
Dopo circa un minuto la ferita iniziò a rimarginarsi e il castano aprì gli occhi dopo poco.
Jaehyun si guardò l'addome, poi Doyoung con occhi spalancati.
-Perché? Avevi detto che non mi avresti mai più aiutato- disse dopo qualche attimo di silenzio il castano.
-L'ho fatto per Taeyong, non pensare che io l'abbia fatto per te. Aiuto gli amici, non quelli che cercano di farsi uccidere in tutti i modi, IDIOTA!- urlò Doyoung andando in cucina.
Un'altra cicatrice si era formata sul corpo del castano, come se non ne avesse abbastanza. Jaehyun si tolse le bende dal braccio, liberando un'altra cicatrice.
-Grazie, probabilmente sarei morto dissanguato se non fossi riuscito a limitare l'uscita del sangue dalla ferita, grazie anche di avermi portato qui e di aver convinto Doyoung ad aiutarmi, senza di te mi avrebbe lasciato morire- rise alzandosi dal tavolo.
Jaehyun gemé di dolore non appena fu in piedi.
Lo presi giusto in tempo prima che potesse cadere facendolo sedere su una sedia.
-Taeyong, per ogni cosa vieni da me a chiedere, non andare da questo buzzurro senza cervello- disse tornando da noi Doyoung.
Scoppiai a ridere al "buzzurro senza cervello".
-Grazie, ma accetterò il tuo aiuto solo se aiuterai lui ogni volta che ne avrà bisogno, decidi- risposi ed il corvino mi guardò scioccato.
-Che stai dicendo? Sei impazzito? Probabilmente avranno già messo una taglia sulla tua testa ora che mi hai aiutato a scappare, come puoi rifiutarti di avere una mano da lui?- domandò cercando di alzarsi Jaehyun.
Lo fermai prima che potesse mettersi in piedi, facendolo sedere nuovamente sulla sedia.
-Come può piacerti uno come lui?!- cercò di dire Doyoung lamentandosi, ma lo interruppi urlando e saltandogli addosso minacciandolo.
Per fortuna Jaehyun non aveva sentito l'intera frase.
-Questo o niente, ti ricordo anche che hai fatto una promessa ai mia madre quando stava per morire- dissi staccandomi dal più alto.
Doyoung mi guardò male, poi sbuffò andando verso Jaehyun per poi lasciargli un bacio sulla fronte guarendo i suoi dolori.
-Va bene, ma solo perché sei tu, Taeyong, fosse stato un altro a chiedermi una cosa simile l'avrei fatto morire di malattie orribili- disse Doyoung, poi si avvicinò a me e mi squadrò da testa a piedi.
-Sei ferito?- chiese guardandomi con occhi preoccupati.
-No, sto bene, grazie Doyoung- risposi.
Prima della morte dei miei genitori non andavamo molto d'accordo, ma poi avevamo inziato ad avvicinarci diventando sempre più legati, Doyoung aveva iniziato a prendersi cura di me preoccupandosi di ogni cosa, aveva promesso ai mia madre che mi avrebbe protetto.
I miei genitori volevano bene a Doyoung, anche se aveva poteri curativi straordinari, facendo di lui un "mostro".
Così li chiamavano, così chiamavano quelli come Jaehyun e Doyoung, erano coloro che avevano poteri speciali, poteri unici.

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ᴡᴀɴᴛᴇᴅ | ᴊᴀᴇʏᴏɴɢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora