_COMPLETED_
"Se ne sarebbe andato, non l'avrei più rivisto, non avrei più potuto vederlo sorridere, non avrei più potuto sentire il suo corpo caldo addosso al mio per scaldarmi, non avrei più provato niente di tutto questo, tutto quello che mi aveva...
Corsi dentro casa non appena non lo vidi più attraverso gli alberi. Mi chiusi in camera e mi buttai sul letto in un pianto disperato, se n'era andato per sempre, non l'avrei più visto, non avrei più potuto sentire le farfalle nello stomaco grazie a lui, non avrei più potuto sentire le sue mani calde su di me, non avrei avuto più niente. Toccai il morso macchiandomi un po' di sangue, ma sentii qualcosa dentro il mio petto, di nuovo, ma questa volta era qualcosa di nuovo. Potevo sentire un battito frenetico, non il mio, il battito del cuore di Jaehyun. Spalancai gli occhi nel sentire quel muscolo pulsare, aveva ragione, potevo sentire il suo cuore. Mi concentrai su quel pulsare, era l'unica cosa che mi rimaneva di lui, non capivo come ci fosse riuscito, ma lo sentivo. Presi un pezzo di specchio che avevo sotto il letto e guardai il mio collo, il morso lentamente scomparve lasciandomi confuso, al suo posto apparve un simbolo particolare, che dopo poco si schiarì fino a sparire. Toccai quella parte del collo e sentii nuovamente il battito di Jaehyun.
Dopo circa una mezz'ora decisi di alzarmi dal letto ed iniziare a sistemare la casa, ero distrutto, ma dovevo comunque portare avanti la casa. La prima cosa che feci fu raccogliere i panni e piegarli per metterli a posto, poi pulii le cose che Jaehyun aveva usato per cucinare la sera prima ed infine andai al mio ciliegio per passarci un po' di tempo. Ogni cosa che facevo mi ricordava il castano, niente di più doloroso. Tornai a casa e pranzai da solo con un po' di verdure, avrei mangiato la carne che Jaehyun aveva cacciato a cena. Improvvisamente mentre lavavo le stoviglie che avevo usato sentii delle urla dalla strada principale, così iniziai a correre in quella direzione e mi trovai davanti delle guardie armate fino al midollo. Si girarono verso di me e mi ignorarono tornando a concentrarsi sull'uomo in ginocchio davanti a loro. -Allora, dov'è quel mostro?- chiese sbattendo la spada sul terreno proprio davanti all'uomo, come se niente fosse, una delle guardie. -L'ultima v-volta che l-l'ho visto era con q-quel ragazzo, Lee T-taeyong- disse indicandomi, il sangue mi si gelò nelle vene quando le guardie si girarono verso di me. -Sei stato con Jung Yoonoh?- domandò avvicinandosi a me pericolosamente. -No! Chi dovrebbe essere?- domandai confuso mentre una delle guardie mi afferrava per un braccio. -Non sai chi sia? Bugiardo di merda!- urlò sguainando la spada e puntandomela alla gola. -Mostraci dov'è casa tua, vediamo se veramente non l'hai mai visto, vediamo chi dei due sta mentendo- rise un altro uomo uscendo da casa dell'uomo in ginocchio prendendolo per le spalle per farlo alzare. Io annuii e quando tolsero la lama dalla mia gola iniziai a camminare verso casa mia. Chi era Jung Yoonoh? Quando arrivammo le guardie mi strattonarono buttandomi a terra e loro entrarono in casa mettendo a soqquadro tutto. Quando uscirono alcune andarono verso l'uomo anziano che prima mi aveva accusato di aver fatto qualcosa che non avevo compiuto, ma uno venì verso di me prendendomi per il collo, ma non appena lo fece la sua mano si scottò e lui balzò all'indietro urlando di dolore, la sua mano era completamente bruciata. Sentii il mio collo bruciare in corrispondenza del punto in cui Jaehyun mi aveva morso, ma a me non faceva male. -È il suo marchio... uccidetelo!- urlò una guardia correndo verso di me, ma a pochi centimetri dal mio volto vidi una lama tagliare di netto il braccio del soldato. I miei occhi si spalancarono quando riconobbi quei capelli castani. Jaehyun aveva inziato a combattere contro le guardie, proprio davanti a me, i suoi movimenti erano un piacere per gli occhi, era elegante e allo stesso tempo violento, non aveva pietà nell'uccidere. -Toccatelo e vi giuro che vi farò bruciare per l'eternità- ringhiò rabbioso continuando a combattere senza risparmiare nemmeno una guardia. Improvvisamente una soldato dai capelli biondi e lunghi andò addosso a Jaehyun facendolo cadere in terra. Sentii qualcuno afferrarmi da dietro e puntarmi un coltello alla gola. La guardia dai capelli biondi aveva un ghigno sadico e rivoltante in volto, era inquietante. Jaehyun cercò di liberarsi usando i suoi poteri, ma essi vennero annullati grazie al potere del biondo sopra di lui, l'acqua. -NOO!- urlai vedendo la guardia accoltellarlo ad un fianco. Jaehyun spalancò gli occhi e mi guardò con occhi dispiaciuti. Le lacrime iniziarono a scendere veloci dal mio volto mentre la guardia dietro di me mi tirava sempre più lontano dal castano con il coltello puntato alla gola. -Jung Yoonoh, da quanto ti sei messo a marchiare? Soprattutto... uomini?- chiese divertito l'uomo sopra di lui che dopo un po' lo portò in ginocchio con la testa a terra. -Non osare sfiorarlo- disse in cagnesco il castano mentre gli venivano legate le mani dietro la schiena. Jaehyun non fece niente, guardò solo il terreno, cosa gli stava succedendo? -Tranquillo che quando ti giustizieranno lui sarà uno dei miei passatempi preferiti- rise il biondo ed il castano gli diede completamente fuoco, ma nulla poté impedire al biondo di spegnerle con i suoi poteri. -COMBATTI! NON FARTI PRENDERE! TI UCCIDERANNO! TI PREGO!- urlai e Jaehyun si girò verso di me, quando mi vide con il viso distrutto dal pianto qualcosa scattò in lui, sentivo il suo cuore, percepii qualcosa di nuovo. Jaehyun diede fuoco alla schiena dell'uomo che avevo addosso e subito quest'ultimo si staccò da me urlando e cercando di strapparsi via la maglietta. Io in un secondo di pazzia corsi verso Jaehyun e mi inginocchiai davanti a lui per poi prendere il suo volto tra le mani. Lo guardai per pochi secondi, poi lo baciai sulle labbra. Il mio corpo si scaldò al contatto con le sue labbra calde. Premei le mie labbra sulle sue in un'ultima azione disperata, era davanti a me, non me lo sarei fatto scappare di nuovo. Delle fiamme più rosse del normale ci circondarono e fecero scansare il biondo perché non riusciva a spegnerle. Gli slegai le mani e lo aiuta ad alzarsi. Lo aiutai a raggiungere Astras e poi lo feci salire a cavallo portandolo davanti casa mia.
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