04 Christopher.

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«Non capisco perché tu non l'abbia invitata! Era la tua occasione per chiederle di uscire» Daniel ripeté quella frase per la quinta volta da quando era entrato in macchina di Christopher dopo essere sgattaiolato fuori dal Country Club.

Christopher sbuffò per altrettante volte. «Ti ho già detto che Rebecca non è tipa da festa in spiaggia e non vorrei fare un ulteriore figuraccia con lei. Già ne faccio abbastanza ogni giorno»

«Come quella dello girare nuda?» lo prese in giro Daniel.

«Ti prego, non me lo ricordare» Christopher scoppiò a ridere insieme al suo migliore amico che fece cadere il discorso.

Quando qualche settimana prima aveva ricevuto la notizia della festa da Chaylin, una sua compagna di trigonometria, aveva subito pensato che fosse l'occasione perfetta per invitare, finalmente, Rebecca ad uscire. Cercava l'occasione giusta da un pezzo, ma non trovava mai il coraggio per farlo. Finiva per prepararsi discorsi, che provava davanti allo specchio con tonalità di voce differenti mentre si sistemava il colletto della camicia. Sembrava arrivare preparato a casa della ragazza, ma tutto andava in frantumi quando la vedeva. Le morivano le parole in gola, gli si annebbiava la vista. Rebecca veniva avvolta da una luce angelica, un'aura da dea. E quella vista gli bastava a mandargli in pappa il cervello, e a fargli dimenticare tutto.

Era successo anche qualche giorno prima quando si era preparato psicologicamente per invitare Rebecca alla festa di quella sera. Aveva desistito fino all'ultimo per paura che Rebecca gli desse un due di picche, quando finalmente si era deciso invece gli era mancato il coraggio. Il punto era che non vedeva Rebecca come tipa da festa, non l'aveva mai nemmeno vista ai balli della scuola. Rebecca era sempre così solitaria, sempre nel suo mondo, con le cuffiette nelle orecchie e un libro tra le mani, o a piedi nudi a provare passi di danza mentre girava per casa. Quella ragazza nascondeva un enorme sofferenza dentro di sé e Christopher lo sapeva. Avrebbe voluto attennuare tutto il dolore che provava con un abbraccio, voleva asciugarle le lacrime dagli occhi con dei baci, poi prenderle la mano e portarla ovunque affinché potesse stare bene, ma bene davvero. Rebecca era il suo sogno e il suo desiderio più profondo. La amava è avrebbe fatto di tutto pur di vederla felice.

Arrivati alla festa vennero subito invasi dalla musica e dalle urla di alcuni liceali. «È proprio qui la festa!» urlò Daniel facendo scoppiare a ridere Christopher ancora una volta.

Con il suo completo elegante a tre pezzi, Daniel sembrava dovesse partecipare ad una cena aziendale e non ad una festa in spiaggia. «E tu sei vestito come mio nonno, non so come farai a ballare con queste scarpe»

«Scommettiamo che stasera rimorchio qualche bella liceale prima di te con questo completo da "nonnino"?»

Chris alzò le mani. «Lo avresti fatto comunque»

Insieme al suo amico si diressero al centro della spiaggia, dove un gruppo di giocatori di football stava giocando a beer pong sulla sabbia. Christopher salutò Justin e Gary con una stretta di mano e una spallata, poi presentò loro Daniel che volle a tutti i costi partecipare al gioco insieme ai suoi compagni di squadra. Chris non provò neanche a dissuaderlo, sapeva che alla fine il suo migliore amico avrebbe avuto la meglio cocciuto com'era, e decise di restare lì a controllare che Daniel non si ubriacasse già all'inizio della festa. L'indomani avrebbero avuto la partita di polo e non voleva ritrovarsi a sopportare un'emicrania terribile dovuta alla sbornia di quella sera. Christopher si accontentò di una birra in bottiglia per cominciare, ma non sarebbe andato troppo oltre.

Quando Daniel smise di giocare andarono insieme a ballare. «Liceali sexy a ore due» disse il suo migliore amico indicando con la testa un gruppo di ragazze in costume che stavano ballando alzando i bicchieri al cielo. Chris le trovava patetiche, odiava quando le ragazze si mettevano in mostra in quel modo. Poi se qualcuno si avvicina per provarci si arrabbiano pure, si disse osservandole. Daniel evidentemente non era del suo stesso pensiero, perché partì spedito verso il gruppo di ragazze e cinse il bacino di due di loro con le braccia. Sorrise ammiccante, poi fece fare loro delle giravolte provocandone la risata. Ormai le aveva im pugno, ma Chris non voleva partecipare a quello che sarebbe successo.

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