Beth era sugli spalti insieme ai suoi compagni a tifare per i Blue Lions, ovviamente per Christopher in particolare. Da quando era cominciata la partita Beth era più o meno concentrata.. Ma che dico più o meno, non lo era affatto.
La sua mente era ancora a qualche ora prima, a quando Chris l'aveva coinvolta in quell'impeto di passione, in quel bacio proibito che però si rese conto di aspettare da molto tempo. Ancora non riusciva a credere a cos'era successo tra di loro, né riusciva a togliersi dalla mente il modo in cui Chris l'aveva guardata non appena l'aveva vista poche ore prima fuori gli spogliatoi. In altre circostanze si sarebbe sentita in imbarazzo, sicuramente se fosse stato Jeremy a beccarla mezza nuda o Archie o qualsiasi altro ragazzo, Beth sarebbe scappata al primo luogo sicuro, avrebbe chiuso la porta a chiave e avrebbe aspettato che tutti fossero andati via per uscire allo scoperto. Invece, il fatto che fosse stato Chris a guardarla, ad ammirarla, non aveva fatto altro che accendere in lei la fiamma della passione. Beth non si era mai sentita più desiderata da qualcuno solo attraverso i suoi occhi, e Chris esprimeva desiderio da tutti i pori.
Beth aveva capito in un attimo le intenzioni del suo migliore amico. Avrebbe potuto fermarlo, avrebbe potuto smettere di giocare, soprattutto perché non voleva essere la rovina coppie di turno e Chris aveva più volte accennato che era già innamorato di una ragazza. Ma il desiderio di averlo vicino, di poter essere lei stessa la protagonista per lui per una volta e la voglia che aveva di poterlo baciare avevano avuto la meglio su tutto. E detta francamente, non se ne pentiva neanche un po'.
Aveva abbandonato i sensi di colpa per averlo baciato praticamente l'attimo prima di essere baciata. Quando Chris l'aveva fatta girare tra le sue braccia e aveva fatto quella battuta sulla costellazione, Beth già sapeva cosa sarebbe successo tra di loro. Addirittura aveva pensato che non si fermassero a un semplice bacio, ma Christopher era troppo galante e gentile per prendersi la cosa più preziosa che aveva dentro ad uno spogliatoio femminile. Fosse stato per Beth, lei si sarebbe fatta lasciar prendere dal momento. Avrebbe fatto accidentalmente cadere l'asciugamano, avrebbe visto la reazione di Chris e poi avrebbe agito di conseguenza se solo ne avesse avuto il coraggio.
Ma da un lato era stato meglio così, forse se fosse andata oltre si sarebbe pentita della sua scelta, dell'intero momento avuto insieme, e lei non voleva pentirsene. Si era già spinta troppo oltre facendo in modo che Chris la baciasse. Quello che aveva ricevuto era stato il suo primo bacio, non voleva sentirsi in colpa per aver dato il suo primo bacio al ragazzo che le piaceva perché era così, non poteva negrlo ancora a sé stessa: Christopher le piaceva, le piaceva in modo pieno e assoluto, e non voleva condividerlo con nessun altra.
Purtroppo però, sapeva che Chris non provava lo stesso per lei. Molto probabilmente l'aveva baciata perché era stato preso dal momento, aveva trovato una ragazza praticamente mezza nuda davanti ai suoi occhi e gli ormoni gli avranno detto "va da lei e baciala". Oppure Beth era stata talmente brava a punzecchiarlo che alla fine lui, esasperato, era ceduto e l'aveva baciata. Quando gli aveva chiesto cosa sarebbe successo dopo, Beth si non si aspettava grandi cose. Aveva pensato ad una friendzone secca, ma Chris si era comportato diversamente rispetto alle sue prospettive. Certo, durante l'ora che erano stati insieme sul campo prima che arrivasse il resto della squadra non si erano più baciati né avevano accennato a ciò che era successo poco prima tra di loro ma lo sguardo di Chris era rimasto lo stesso ed era lo sguardo di un uomo che stava guardando la sua donna con ammirazione e desiderio. E Beth amava sentire quello sguardo su di sé.
Ora Beth era seduta poco lontano dalla linea di bordo campo. Accanto a lei c'erano alcuni ragazzi che urlavano e bevevano birra a più non posso nonostante non avessero ancora compiuto ventun anni, ma per il resto la vista era perfetta. Da quella posizione aveva una visuale completa di tutto il campo, davanti a lei aveva la panchina con la squadra di casa e ogni tanto aveva beccato Archie a fissarla. Quel ragazzo era fantastico quando andava a casa sua e lei era Rebecca, quando invece si trovava a scuola lo trovava fastidioso. Più che lui come persona, trovava fastidiosi alcuni commenti o atteggiamenti che aveva nei confronti di Beth. Se non lo avesse conosciuto anche altrove lo avrebbe considerato antipatico e ficcanaso, ma in realtà Archie era una brava persona. Beth si attaccava a questi pensieri per riuscire a vedere Archie come lo aveva sempre visto. In quel momento, però, stava davvero facendo fatica a digerire il suo sguardo penetrante. Che cavolo aveva da guardare? Fosse stato per lei, sarebbe andata dal coach a dirgli di tenere d'occhio la sua squadra affinché guardasse il gioco e non la folla, ma non voleva risultare antipatica, né in primis ne aveva il coraggio.
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Resta ancora un po'
ChickLitRebecca Lewis è una ragazza californiana di diciassette anni. Sogna di frequentare la Juilliard, la famosissima scuola di danza di New York, ma sa che il suo destino è un altro: ovvero diventare un avvocato, come vuole suo padre. Dopo un trauma avv...