Era dal precedente sabato che Beth si sentiva scombussolata, esattamente da quando aveva passato quell'ora in spiaggia a parlare con Christopher un po' di tutto e un po' di niente. Era rimasta sorpresa dalla sensibilità di quel ragazzo, dal suo modo di parlare, dai ragionamenti. Si era più volte ritrovata a pensare durante quel poco tempo che quella era, forse, la loro prima e vera conversazione seria da quando si conoscevano. D'altronde, Chris era il migliore amico di suo fratello, non il suo.
Più di tutto, Beth era rimasta sorpresa dal sapere che Christopher fosse innamorato di una ragazza. Christopher Cooper, quarterback della squadra di football della scuola, uno dei liceali più ambiti dalle studentesse della Urban, era innamorato di una ragazza e aveva troppa paura di un rifiuto per confessarle i suoi sentimenti. Pazzesco, si era ritrovata a pensare Beth anche a distanza di giorni. Chris era uno dei ragazzi più desiderati dalle ragazze della scuola se non addirittura delle mamme delle ragazze per via del suo curriculum, come poteva pensare di ricevere un rifiuto? Ma più di tutto, chi era la ragazza che gli piaceva?
Quel pensiero la stava ossessionando. Si chiese se la conoscesse, se fossero state amiche un tempo, se frequentasse la loro scuola o avessero un corso insieme. Aveva anche provato ad estorcere l'informazione a suo fratello, ma Daniel era rimasto una tomba. Anzi, si era addirittura arrabbiato perché, a distanza di anni, Rebecca non aveva ancora confessato a Christopher di essere Beth. Che poi, perché avrebbe dovuto dirglielo? Fino a qualche sera prima non aveva mai nemmeno parlato seriamente con Chris, perché confessargli di essere due persone contemporaneamente?
Anni prima, aveva creato l'identità di Beth per poter avere una nuova vita. Gli unici a conoscere la verità erano solo i suoi professori e suo fratello, il quale era stato più un incidente di percorso. Beth era il modo di Rebecca di fare ciò che lei stessa non avrebbe mai potuto fare. Rebecca non avrebbe potuto tingersi i capelli, Beth sì. Rebecca non avrebbe potuto farsi tatuaggi, Beth sì. Rebecca non avrebbe potuto indossare vestiti alla moda che fossero almeno un po' attillati o attraenti, Beth sì. Rebecca non avrebbe potuto fare niente se non vivere una vita che non voleva vivere e alla quale non voleva appartenere, mentre Beth era il suo modo di scappare da quella infida realtà e attenuare il male che già provava dentro di sé. Beth era un segreto, un rifugio. Sicuramente non avrebbe mai confessato il suo segreto ad un ragazzo che non conosceva neanche così bene di punto in bianco solo perché lo voleva suo fratello. Quella era la sua vita, Daniel averebbe dovuto accertarlo.
Riconosceva, però, che le cose sarebbero sicuramente cambiate dal momento in cui Christopher aveva deciso di conoscere meglio Beth chiedendole di pranzare insieme. Non sapeva come fosse stato possibile che, sentendola parlare la sera alla festa, non si fosse reso conto che il tono di voce di Beth fosse uguale al tono di voce di Rebecca, la sorella del suo migliore amico. Anche se portava la parrucca e le lenti a contatto e non copriva i tatuaggi che aveva fatto, Beth era pur sempre Rebecca Lewis e Chris lo avrebbe scoperto. Avrebbe capito perché Beth non aveva un cognome, avrebbe capito che la storia sul perché non riuscissero mai a vedersi nonostante andassero nella stessa scuola che Rebecca aveva sempre raccontato sul fatto di essere in due ale completamente diverse era una bufala, avrebbe capito ogni cosa. E poi cosa sarebbe successo? Se la sarebbe presa? Avrebbe raccontato a tutti la verità? Avrebbe litigato con Daniel a causa sua? Fino a quel momento era riuscita a nascondere la verità. Ma era così indecisa sul da farsi, adesso.
Continuare a fingere e vedere fin dove quella favola chiamata bugia l'avrebbe portata?
Essere sincera sin da subito, e dover rinunciare a una parte importante della sua vita?Beth non lo sapeva, né lo sapeva Rebecca. Beth avrebbe continuato a mentire, ad andare fino alla fine e vedere cosa sarebbe successo. Rebecca, invece, avrebbe sicuramente voluto dire la verità. Beth la considerava così masochista, a volte. Era brava solo a farsi male, mentre Beth era decisamente più brava a difendere sé stessa e il cuore già fasciato. Decise quindi di lasciar perdere a dire la verità. A meno che non fosse stato strettamente necessario non lo avrebbe fatto. Sapeva che non sarebbe servito a nulla essere sincera sin da subito, alla fine si trattava solo di Christopher. Era un bravo ragazzo e Beth era sicura che una piccola bugia non gli avrebbe fatto del male. Rebecca un po' meno, riconosceva nel migliore amico di suo fratello un animo sensibile a cui non voleva fare del male e sperava che, mantenendo il segreto, non gliene avrebbe fatto lo stesso.
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Resta ancora un po'
ChickLitRebecca Lewis è una ragazza californiana di diciassette anni. Sogna di frequentare la Juilliard, la famosissima scuola di danza di New York, ma sa che il suo destino è un altro: ovvero diventare un avvocato, come vuole suo padre. Dopo un trauma avv...