Era domenica e Chris aveva finito da poco la partita di polo con una sconfitta, ma ciò nonostante la sua squadra si era ugualmente qualificata per la finale con un punteggio alto. Non appena era sceso dal cavallo, Rebecca gli era corsa incontro e gli aveva gettato le braccia al collo. Lo aveva baciato, lì davanti a tutti, e gli aveva detto che era stato fantastico. «Tu sei fantastica» le aveva sussurrato Chris sulle labbra senza trattenersi dal sorridere apertamente, poi l'aveva ribaciata.
Stare finalmente con Rebecca era un sogno che diventava realtà, ma era da un po' che provava dentro di sé un senso di irrequietezza. Chris pensava fosse a causa di Beth, dei suoi sentimenti nei confronti dell'amica e del bacio del mercoledì precedente che lo aveva colto di sorpresa e aveva acceso di nuovo in lui il desiderio che aveva cercato di sopprimere. Era più forte di lui, Beth era un uragano e gli stava stravolgendo l'esistenza. Avevano provato a mettere le cose in chiaro, ma finivano sempre per cascarci. Era sbagliato, Rebecca non meritava di essere tradita così, ma Chris si era ripromesso che avrebbe preso una decisione e attuato una soluzione prima che le cose sfuggissero di mano.
Oltre a questo, Chris sentiva che c'era dell'altro sotto. Riguardava sempre Beth e Rebecca, vedeva in loro sempre più somiglianze, l'idea che fossero sul serio gemelle aveva cominciato ad essere più reale che mai e, se le cose avessero continuato il loro corso in quel modo, probabilmente Chris ne avrebbe parlato con Vincent o con Philip e Jocelyn. Forse i genitori di Rebecca l'avevano adottata? Oppure avevano dato un'altra figlia in adozione? O forse Rebecca e Beth erano due sosia.. O qualsiasi altra cosa, perché non aveva mai visto due ragazze così simili in ogni minimo particolare. Partendo dal modo in cui parlavano alle loro passioni, avevano gli stessi gusti, facevano gli stessi gesti, erano praticamente uguali in ogni ambito della loro vita. E per Chris questo era solo un male, perché a causa di ciò confondeva i sentimenti che provava per l'una e per l'altra. E per entrambe provava qualcosa di forte.
Dopo la partita la sua famiglia e quella di Rebecca avevano deciso di passare il resto del pomeriggio alle piscine interne. Ormai erano a metà novembre, le temperature non erano infernali ma erano più fredde e non si riusciva più a fare il bagno all'aperto nonostante l'acqua termale avesse la temperatura di 37°. Bastava avere un po' di più le spalle al di fuori dalla superficie dell'acqua che si ghiacciava ogni singola parte del corpo. Chris lo aveva provato, il giorno prima aveva fatto una scommessa con Daniel su chi riuscesse a stare di più nella piscina all'aperto e chi perdeva doveva offrire la cena. Aveva perso Chris, non era per niente bravo a resistere al freddo. Infondo era californiano, era abituato al mare, al sole, al clima temperato caldo, alle sudate stratosferiche quando si usciva a piedi e alle serate in piscina per stare al fresco. Aveva vissuto il freddo poche volte, ovvero solo quando la sua famiglia decideva di passare le vacanze natalizie in Canada o a New York. Quei posto sì che erano freddi d'inverno. Inutile dire che Chris non aveva per niente goduto di quei momenti, bensì era stato a casa davanti al camino a studiare con addosso il pigiama in pile e coperta sulle spalle.
«Tuffo a bomba!» urlò Daniel tuffandosi e schizzando acqua a destra e a manca.
«Daniel!» lo rimproverò Jocelyn togliendosi gli occhi da sole. «Ma ti sembra il modo?» continuò strofinando le mani sulle braccia per eliminare gli schizzi d'acqua.
«Mamma, sei tu che sei in piscina al chiuso e con gli occhiali da sole» disse Rebecca in soccorso a suo fratello. Chris soffocò una risata e le accarezzò i fianchi con le mani.
«E poi non c'è nessun divieto esplicito per i tuffi» continuò Daniel sghignazzando. Arrivò accanto a loro e diede il cinque a Rebecca, poi un'occhiataccia a Chris. «Spero che quelle mani non siano in posti indiscreti»
Chris alzò gli occhi al cielo e abbracciò di più Rebecca. «Anche se fosse? C'è un divieto esplicito scritto da qualche parte?»
«Hey, ragazzi, io sono ancora qui» Rebecca si staccò da Chris e si girò per guardare entrambi in viso. Quanto sei bella, Becky.. «Ora vi lascio ai vostri divieti e non divieti, nel frattempo vado a fare compagnia alla mia splendida mammina che sta ancora cercando di pulire gli occhiali da sole»
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Resta ancora un po'
ChickLitRebecca Lewis è una ragazza californiana di diciassette anni. Sogna di frequentare la Juilliard, la famosissima scuola di danza di New York, ma sa che il suo destino è un altro: ovvero diventare un avvocato, come vuole suo padre. Dopo un trauma avv...