Beth non amava l'istituzione scolastica ma odiava quando le persone non la rispettavano, soprattutto quando le persone in questione erano i professori. Beth rispettava la scuola perché sapeva che serviva per farsi una cultura, crearsi una personalità e trovare un buon lavoro; prendeva seriamente ogni impegno che la scuola le dava nonostante questi potessero intaccare i suoi programmi pomeridiani o aumentare la sua emicrania. E non sopportava quando, per stupidi imprevisti di poco conto, gli altri non prendevano la scuola seriamente come lei.
Uno tra questi era il professor Gwendall, il suo professore di disegno. Quel giovedì pomeriggio si era assentato per un imprevisto dell'ultimo minuto. Peccato che Beth, durante la pausa pranzo, lo avesse visto salire in macchina di Jean, la nuova bidella poco più che trentenne della scuola, subito dopo essersi scambiati saliva sul cofano della macchina di lei, mentre lei era seduta a cavalcioni su di lui, come se fossero stati due ragazzini. Una scena da far venire il voltastomaco considerando che il prof. aveva il doppio dell'età della bidella.
Alla fine Beth si era ritrovata di giovedì pomeriggio senza la lezione pomeridiana di disegno. Non volendo andare a casa per restare da sola, aveva deciso di cominciare i compiti in biblioteca mentre aspettava che Christopher finisse i suoi allenamenti di football per poter andare insieme a casa sua a prepararsi per dibattito.
Ormai era diventata una routine, la loro. Ogni martedì e giovedì lei andava a casa sua, facevano i compiti e poi danzavano. O meglio, lei danzava mentre Chris cantava. Amava quei momenti che aveva con lui, erano così veri e speciali che quasi non riusciva più a farne a meno. Beth, a Chris, era riuscita a confessare segreti, paure, incertezze e indecisioni che lei stessa, prima di dirli ad alta voce, non riusciva ad ammettere. Era speciale il modo in cui Christopher la faceva sentire e non vedeva l'ora di passare del tempo con lui perché, ormai, per lei era diventato quotidianità. Vivere Chris pienamente era diventato un po' come quando danzava, non riusciva a farne a meno e le faceva male ogni volta che doveva fermarsi perché troppo stanca o dolorante. Beth era sicura che di Christopher non si sarebbe mai stancata, ma non era altrettanto sicura che il suo amico non si sarebbe mai stancato di lei.
Quel dubbio aveva cominciato ad assalirla il martedì precedente, dopo aver studiato dibattito. Christopher le aveva confessato di essere riuscito a fare il primo passo con la ragazza che amava e, da allora, Beth si sentiva irrequieta. Aveva paura che quella sintonia che tra di loro stava nascendo potesse spegnersi a causa di una ragazza, della quale Beth sapeva sin dall'inizio ma che ancora non aveva considerato realtà dato che l'argomento non era più saltato fuori. Quando quella sera sulla spiaggia lei e Christopher avevano parlato per la prima volta, lui aveva subito messo in chiaro che gli piaceva già una donna. Anzi, era proprio innamorato di lei. Prima o poi lui avrebbe fatto il primo passo, questo era certo. Beth sarebbe passata in secondo piano, anche questo era certo. E nonostante ciò aveva cominciato e continuato quella loro amicizia che era sicuramente destinata a fallire con trepidazione, sperando che magari qualcosa potesse cambiare le carte in tavola, che anche lei diventasse importante.
Beth non voleva che tutto ciò accadesse. Ci teneva sul serio a Christopher, teneva davvero ai bei momenti che passavano insieme sia a scuola che a casa e non voleva che tutto potesse rovinarsi a causa di una ragazza, della quale non sapeva niente. Ma tra l'altro, Christopher non aveva voluto dirle nemmeno perché la chiamasse "bambolina" dal momento in cui lei non aveva voluto dargli il suo numero di cellulare. Christopher era davvero testardo certe volte, eppure a Beth piaceva così tanto quando faceva il sostenuto o si impuntava. Il bello era che anche lei faceva le stesse e identiche cose, tra loro due era sempre una continua lotta. Quella del numero di cellulare durava ormai da un mese, quel giovedì sarebbero state esattamente quattro settimane da quando Beth era andata per la prima volta a casa di Chris. E nessuno dei due sembrava voler cedere e dare a ognuno ciò che l'altro voleva. A Beth sarebbe mancato così tanto tutto questo se Chris l'avesse messa da parte per stare con la ragazza di cui era innamorato.
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Resta ancora un po'
ChickLitRebecca Lewis è una ragazza californiana di diciassette anni. Sogna di frequentare la Juilliard, la famosissima scuola di danza di New York, ma sa che il suo destino è un altro: ovvero diventare un avvocato, come vuole suo padre. Dopo un trauma avv...