21 Christopher.

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A Chris mancò il respirò quando Beth si alzò e si sedette sulle sue gambe. Lui rimase immobile, non sapendo che cosa fare. Doveva accarezzarla? Doveva dirle di togliersi? Doveva baciarla? Peccato che non riuscisse a muovere neanche un muscolo. 

Fu Beth a decidere per entrambi. Allungò le braccia e le poggiò sulle sue spalle, gli accarezzò lentamente i capelli guardandolo negli occhi. Con le luci soffuse e il vapore che annebbiava la vista, Chris riuscì a vedere Rebecca in Beth. Gli stessi lineamenti del viso, le stesse labbra non troppo carnose, lo stesso collo lungo, le stesse braccia sottili. Era da un po' che l'idea che Beth e Rebecca si appartenessero in qualche modo lo aveva sfiorato. Forse erano gemelle separate alla nascita? Probabile, erano così identiche. Forse era per questo che Chris era così attratto da entrambe. Erano fisicamente identiche, ed entrambe avevano tratti della loro personalità che lo facevano impazzire. 

Chris chiuse gli occhi rilassandosi sotto le carezze di Beth. Si poggiò con la schiena al sedile e portò indietro la testa sospirando. Beth era talmente leggera che Chris non riusciva nemmeno a sentirla sulle gambe, per accertarsi che stesse ancora lì allacciò le braccia dietro la schiena di lei e la portò un po' più vicino in modo tale che i loro petti, quantomeno, si sfiorassero. 

«Cosa fai?» gli chiese la ragazza portando una mano sul collo. 

Chris aprì un occhio e alzò un po' la testa. Beth lo guardava sorridendo, era così bella che Christopher sorrise a sua volta senza neanche volerlo. «Ti porto più vicino a me, no? Che sfizio c'è se ti siedi sulle mie gambe e poi sei lontana?» 

«Be',» cominciò Beth muovendosi per andare ancora più vicino. «tocca stare così allora»

Chris cercò in tutti i modi di pensare a qualcosa di casto e puro per non perdere il controllo. Cercò di immaginare prati verdi, pecorelle che pascolavano, pensò al football, alla partita della settimana successiva, agli allenamenti. Ma si rivelarono pensieri completamente inutili quando Beth gli si avvicinò ancora poggiando la testa sulla sua spalla e stringendolo in un abbraccio. 

Chris sospirò a quel contatto e strinse più forte la sua amica. Il vapore aveva reso i loro corpi bagnati, era una sensazione fantastica portare le sue mani sopra i fianchi di Beth e poi salire verso l'alto per accarezzarla. Beth rise a quel contatto e si staccò di poco fino ad arrivare al suo orecchio. «Non ti fa schifo sapere che questo è tutto sudore?»

«Nah, tanto alla fine è solo acqua. Non mi farebbe schifo nemmeno baciarti la spalla»

«Ah sì?» Beth portò di lato i capelli, lasciando la spalla sinistra scoperta. «Vediamo»

Alla visione della spalla nuda di Beth, Chris perse il controllo delle sue azioni. Le diede un bacio a metà braccio guardando la sua amica negli occhi, poi salì su con i baci fino ad arrivare al collo e lì chiuse gli occhi facendosi prendere dal momento. Chris strinse di più le braccia attorno al corpo di Beth, lei inclinò il collo verso la sua testa come per intrappolare lì il suo viso. Si stava rilassando, Chris sentiva i muscoli di lei allungarsi sotto ai suoi tocchi. 

Era una sensazione stupenda, quella, che sembrava non volesse finire e Chris di sicuro non voleva che finisse. Quando le diede un ultimo bacio, Beth aveva il respiro affannato, le labbra schiuse, gli occhi chiusi e la testa all'indietro. Chris si prese un attimo per guardarla in costume: aveva un bikini bianco, con su un pezzo di sopra a triangolo e giù uno slip con i laccetti ai lati. E sulla parte sinistra del bacino di Beth, si vedeva un puntino nero, lo scorcio del famoso tatuaggio. 

Chris mugugnò infastidito dalla situazione e Beth lo guardò ridendo. «Che ti prende, adesso?» gli disse la sua amica mettendo entrambe le mani sulle sue spalle. 

Resta ancora un po'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora