Era ormai quasi passata una settimana da quando erano a New York e tra Christopher e Rebecca le cose non andavano bene, di più. Ogni tanto a lui tornava qualche ripensamento, poi gli bastava osservare Rebecca sorridere a causa sua e ogni suo pensiero negativo scompariva.
Era la mattina del 31 dicembre e lui e Rebecca si erano svegliati piuttosto presto nonostante i ritmi pesanti che stavano avendo in quei giorni. Ogni giorno andavano da una parte, che fosse vicina o lontana, e stavano via tutto il giorno, tornando la sera sul tardi, quando erano ormai stanchi morti. A Chris non piacevano i programmi che faceva sua madre, erano sempre così fitti che quasi faticava a starci al passo, ma almeno quando andavano in vacanza finivano sempre per portarsi a casa un po' di cultura in più e qualche souvenir che potesse evocare i ricordi di risate o di momenti importanti passati insieme.
Un po' come la felpa blu e bianca che la Juilliard aveva regalato a Rebecca per la sua ammissione e che ora giaceva a terra perché Christopher gliel'aveva tolta la sera prima, prima di fare l'amore per l'ennesima volta. Quando la sua ragazza si era presentata alla presidenza era un fascio di nervi, era talmente tesa che Christopher aveva temuto che non riuscisse ad esprimere i suoi veri sentimenti, la sua naturale dote di ballerina di danza classica. Una delle insegnanti le aveva chiesto di presentarsi e Rebecca era stata in silenzio per qualche secondo, poi Christopher le aveva accarezzato la schiena e lei era partita a razzo con le informazioni. Rebecca aveva assunto una perfetta posizione eretta sulla sedia, vestita com'era sembrava ancora più donna rispetto all'età che aveva. Dopodiché, un'altra insegnante le aveva chiesto di ballare "La Morte del Cigno" come aveva fatto al saggio scolastico. Lì Chris aveva capito che quell'insegnante era la signora che aveva distratto Rebecca dopo che lei lo aveva abbracciato e lui non aveva ricambiato così lei si era allontanata ed era stata chiamata da qualcuno e Chris ne aveva approfittato della sua distrazione per andarsene. Stava di fatto che, quando Rebecca si era cambiata e aveva cominciato a ballare, Christopher era rimasto ancora una volta a bocca aperta per la bravura della sua ragazza.
-Ma non le faranno male le dita dei piedi?- aveva chiesto in un sussurro come se stesse parlando con sé stesso osservando Rebecca e il suo stare sulle punte per un paio di minuti buoni.
Damian Woetzel, il direttore della scuola, aveva sorriso alla domanda di Chris ma non aveva risposto. Aveva continuato ad osservare la ragazza danzare in modo per Chris praticamente perfetto. Non appena la musica era terminata, Rebecca si era alzata da terra e aveva fatto un elegante inchino. -Ha del talento, signorina Lewis, nonostante ci siano cose da perfezionare. Ho voluto questo incontro perché le mie docenti sono rimaste impressionate dal suo modo di ballare e devo ammettere che in lei vedo tutti i presupposti per un futuro nel mondo della danza.- le aveva detto.
Rebecca si era portata le mani sulla bocca e Chris temette che potesse piangere da un momento all'altro. Invece aveva ringraziato il direttore e le insegnanti, si era rivestita e aveva preso con piacere la felpa che il signor Woetzel le stava porgendo come dono. Dopo essere usciti dalla scuola, però, Rebecca era praticamente scoppiata in un urlo liberatorio che probabilmente avevano sentito anche tutti coloro che erano ancora all'interno della scuola. Poi era saltata in braccio a Christopher e lo aveva baciavo stringendolo forte.
A distanza di giorni, Christopher se ci pensava tornava a sorridere divertito. Era un po' quello che aveva preso a fare in quel momento, mentre accarezzava la schiena nuda di Rebecca sentendone il calore, mentre lei gli parlava di quanto bello sarebbe stato vivere lì a New York e avere Christopher distante solo un'ora piuttosto che dall'altra parte degli States.
-Pensi che ci riusciremo?- gli chiese Rebecca girandosi.
-Che cosa? Io a resisterti mentre sei stesa nuda davanti ai miei occhi?- disse Christopher accarezzando il ventre piatto di Rebecca.
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Resta ancora un po'
Chick-LitRebecca Lewis è una ragazza californiana di diciassette anni. Sogna di frequentare la Juilliard, la famosissima scuola di danza di New York, ma sa che il suo destino è un altro: ovvero diventare un avvocato, come vuole suo padre. Dopo un trauma avv...