Un'ora dopo, eravamo entrambe pronte. Sav aveva osato più sugli occhi che sulle labbra, dove aveva applicato un semplice glossip. Si era giustificata dicendo "così potrò baciare meglio Cameron." Gli risposi facendo finta di vomitare, portandomi due dita all'altezza della bocca. Aveva lasciato i capelli lisci, e indossava un vestito stretto bianco, con un cinturino nero in vita. Come scarpe, invece, ne indossava un paio nero poco più alte delle mie. Quando sul suo cellulare arrivò un messaggio di Cameron, informandola che fosse arrivato, scendemmo insieme al piano di sotto, dove ci stava mia madre.
"Ma siete uno splendore!" Ci sorrise. "Posso scattarvi una foto?"
"No!" "Si!" Rispondemmo all'unisono io e Sav.
"Prenderò in considerazione la risposta di Sav." Si strinse nelle spalle mia madre, puntando la telecamera del suo telefono su di noi. Io e Sav ci avvicinammo, e cercai di fare il sorriso migliore.
"Verrà a prendervi Bryan?" Al suo nome il voltastomaco prese il sopravvento, ma non potetti ignorare il battito saltato del mio cuore. Sentirlo nominare, o vederlo, mi faceva ancora effetto, anche se il disgusto e l'odio che provavo nei suoi confronti era superiore. Non avevo ancora detto a mia madre della nostra rottura, essendo che non l'avevo vista per tutto il giorno.
"Mamma.. in realtà io e Bryan.." la mi voce venne interrotta dal campanello di casa.
Sav andò ad aprire, e comparì subito dopo con Cameron e.. Andrew? Quando lo vidi il mio cuore accelerò il ritmo del suo normale battere contro la gabbia toracica. Andrew Sullivan era a casa mia? E visto da vicino era ancora più bello.
Mia madre mi rivolse un'occhiata confusa, e gli feci segno di andare in cucina. "Tesoro che succede? E chi è quel ragazzo? Bryan non ne sarà contento, si sentirà messo da parte. Lo sai vero?" Mi guardò con un cipiglio mentre gesticolava con le mani, un suo solito vizio. Strinsi le labbra in una linea dritta, prendendo un respiro profondo. "Mamma, io e Bryan abbiamo rotto. È successo oggi pomeriggio, quando l'ho visto baciare un'altra." Ammisi, sentendo un vuoto nel petto.
"Bryan ti ha tradito?" Chiese incredula. "Non sto mettendo in dubbio la tua parola tesoro, sia chiaro, ma da come ti guardava non pensavo sarebbe arrivato a tanto." Mi accarezzò i capelli, guardandomi preoccupata.
"Lo pensavo anche io." Sospirai. "Ma io sto bene, mamma. Non preoccuparti." Forzai un sorriso, tornando dagli altri.
Parlare con mia madre mi era sempre risultato naturale e piacevole, ma non in questo caso. Anche se non era così, mi sentivo giudicata. Evidentemente si stava chiedendo perché fossi uscita subito con un altro ragazzo, essendo che la rottura con Bryan era così fresca. O più probabilmente era solo una mia impressione.
Si parlava pur sempre di mia madre, avrebbe accettato e appoggiato ogni mia scelta, come aveva sempre fatto. Speravo fosse così. Anche se non era mia questa scelta di "uscire" con Andrew. Lo avevo osservato un paio di volte lungo i corridoi, anche quando ero insieme a Bryan. Di fondo gli occhi sono fatti per guardare, e oltretutto non mi sarei mai permessa ad andare oltre gli sguardi visto il fatto che stavo con Bryan.Quando mi accorsi che Andrew mi stava guardando, sentii le mie gambe tremare. Aveva i capelli neri tirati indietro con ordine, e indossava un jeans nero che gli fasciava alla perfezione le gambe definite, ed una camicia bianca arrotolata fino ai gomiti. Deglutii, non capendo il perché fosse qui. Notai Sav parlare con Cameron, e sospirai.
Vidi Andrew venire nella mia direzione, e spalancai gli occhi. "Sono Andrew." Disse con voce roca, porgendomi una mano. Gliela strinsi. "Ester.." Sussurrai, guardandolo negli occhi. Erano di un colore veramente bello. Non avrei saputo definirlo. Sembravano color ghiaccio, tendenti al verde.Lui serrò le labbra, facendo scivolare il suo sguardo lungo il mio corpo. Lasciò poi la mia mano, girandosi verso Cameron. "Andiamo?" Disse solo.
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LOVERS BY CHOICE
RomanceUna rottura di fidanzamento, una festa, un cattivo ragazzo. Andrew Sullivan, che veniva soprannominato così dagli studenti presenti nella scuola, aveva in pugno il cuore di Ester. Poteva scegliere due strade: tenerlo con se è curarlo, o romperlo co...