"No, aspetta. Ripeti. Credo di non aver capito bene." Sussurrò Savannah sotto shock. Mi coprì gli occhi con le mani. "Hai capito benissimo."
"E tu cosa gli hai risposto?" Chiese ancora sussurrando. Sussurrare non era da Savannah. Savannah era più una che gridava, non che sussurrava, e questo mi fece capire che fosse sorpresa almeno quanto me.
"Gli ho detto che devo pensarci." Sussurrai, in imbarazzo.
"Cosa hai fatto?" Strillò Savannah, spalancando gli occhi.
In realtà, neanche io sapevo il perché di quella risposta. Mi aveva colta contropiede, ed ero rimasta in silenzio a guardarlo, e quando ho visto nei suoi occhi una strana scintilla di speranza non ce l'avevo fatta a dire no. Ma non avevo detto neanche si. Semplicemente, non sapevo neanche io cosa volessi fare in realtà. La cosa mi intrigava, mi sapeva di divertimento e nuove esperienze, e come aveva detto lui poteva essere anche una distrazione dalla rottura con Bryan. Aveva detto che non c'erano impegni, solo divertimento e piacere.
"Non so perché l'ho fatto, okay?" Sbottai, sbattendo le mani sul letto di Savannah. "Ma la cosa.. mi intrigava." Ammisi sussurrando, e sul volto di Savannah comparve un sorriso malizioso. "Oh andiamo, non guardarmi in quel modo!" Dissi in imbarazzo.
"In quale modo?" Scherzò lei, sedendosi accanto a me. "Quindi ricapitolando, voi due lo avete fatto, ma tu non lo ricordi. Ti sei svegliata su di lui con solo la sua camicia addosso, e lui era in boxer. Poi ti ha chiesto se fossi vergine, e successivamente ti ha chiesto di fare questa specie.. di patto, che non comprende cose serie, solo divertimento e piacere. Giusto?" Annuii con forza, mentre tenevo lo sguardo basso. "E tu gli hai detto che devi pensarci, e lui ti ha detto che ti darà tutto il tempo necessario, e nel frattempo sarete amici. Giusto?"
"Si Savannah, giusto." La guardai torvo. "Adesso potresti smetterla di ricordarmelo?"
"Ma sai cosa significa?" Urlò lei, alzandosi dal letto. "Significa che lui è attratto da te! Andrew Sullivan è attratto da Ester Jones!"
Alzai gli occhi al cielo. "In realtà, non ti ho detto un'ultima cosa.." brontolai.
Lei si girò di scatto a guardarmi, spalancando gli occhi. "Mentre scendevamo le scale per andarcene, abbiamo incontrato Edward." Iniziai, prendendo un respiro profondo. "Ha iniziato a dire cose sottovoce ad Andrew, che però io ho sentito. Diceva cose del tipo "dopo due anni finalmente ci sei riuscito?" Oppure "andiamo amico, adesso che Bryan si è tolto dalle scatole potrai iniziare ad avere qualche chance con lei."." Cercai di imitare la voce di Edward, ma fallendo. "Non so cosa pensare, ma voglio mantenermi coi piedi a terra. Probabilmente per Andrew sarò solo un mezzo di distrazione, ma in fondo anche lui sarà la stessa cosa per me nel caso in cui dovessi accettare."
"Tu non capisci." Savannah strinse gli occhi in due fessure. "Significa che Andrew ha sempre avuto un debole per te, e vorrebbe iniziare a prendere intimità sin da subito, facendo questo stupido patto di amici di letto."
"Potresti smettere di sparare cavolate?" Mi misi sulla difensiva. "Probabilmente avrò sentito male io, infondo stavano sussurrando.. e poi non credo di accettare, non sono la persona adatta per questo tipo di.. cose."
"Oh no tesoro!" Mi puntò un dito contro Savannah. "Tu accetterai. Infondo lo hai detto anche tu, sarebbe solo una distrazione. O pensi di provare qualcosa per Andrew?" Sorrise sghemba.
"No!" Urlai subito. "Cioè, no." Mi schiarii la gola, cercando di mantenere un tono calmo. "Non credo Andrew sia il tipo di ragazzo che fa per me."
"Mi spiace dirtelo tesoro, ma neanche Bryan lo era." Sorrise tristemente. "Te lo avevo detto sin dall'inizio che quel ragazzo non mi piaceva, ma tu hai deciso ascoltare il tuo cuoricino, piuttosto che la sottoscritta. E adesso ti ritrovi così, in questa stramba situazione, indecisa o meno sull'essere l'amica di letto di qualcuno."
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RomanceUna rottura di fidanzamento, una festa, un cattivo ragazzo. Andrew Sullivan, che veniva soprannominato così dagli studenti presenti nella scuola, aveva in pugno il cuore di Ester. Poteva scegliere due strade: tenerlo con se è curarlo, o romperlo co...