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"Allora, tu ovviamente sai chi è mio padre, non è così?"

"emmh...si..."

"Già, come immaginavo, beh, è un vero stronzo"

Dal tono di voce che usò sembrava che non si curasse molto se anche qualcun'altro oltre a noi due lo avesse sentito.
Io ne rimasi un po sorpreso, però già dai programmi che avevo guardato dove era presente Enji Todoroki avevo notato che non tenesse minimamente al modo in cui si poneva e, se era così già sul posto di lavoro, non osavo immaginare come potesse comportarsi a casa.

"Sai i matrimoni programmati? Ad esempio quelli per rendere più potente una famiglia?"

"Si, ce li ho presenti...ma io credevo che ormai non si facessero più..."

"Credevi male. Le famiglie di mio padre e di mia madre si sono accordate per farli sposare, non so esattamente perchè e non lo voglio sapere, quello che so è che mia madre, dopo anni di soprusi, impazzì e, mentre bolliva l'acqua per il tè, io entrai in cucina e mi ritrovai il bollitore in piena faccia, dopo quell'episodio fu rinchiusa in un ospedale psichiatrico"

Continuai a guardarlo attendendo almeno qualche sfumatura di tristezza nel suo sguardo, ma niente, non si scompose neanche per un secondo.

"Sembri abbastanza tranquillo quando racconti questa storia, come fai?"

"L'ho già raccontata altre milioni di volte, ormai non mi fa più effetto"

Io non riuscivo a capacitarmi che non provasse nulla al riguardo.

"Ma come è possibile che non ti faccia più effetto?!"

"Senti un po, adesso ti stai intromettendo troppo per i miei gusti"

Non feci in tempo a controbbattere che arrivarono gli altri ed entrammo nell'edificio del Karaoke.

Passammo la serata a cantare e devo dire che Uraraka superò le mie aspettative.
A dire la verità la sua voce non mi piaceva molto quando parlava, ma quando cantava era come se attirasse la gente a se, il suo stile era diverso dal mio o da quello di Kacchan, era più armonico e dolce, ovviamente questo anche perchè era una ragazza, ma era gradevole ascoltarla.

Durante tutto il tempo che trascorremmo lì dentro non rivolsi neanche una parola a Todoroki, forse perchè guardarlo mi dava un senso di angoscia o forse semplicemente per il momento di imbarazzo che avevo creato prima immischiandomi troppo nella sua vita privata.

A fine serata ognuno si avviò per la propria strada.
Durante il traggitto mi ritrovai davanti al locale dove avevano tenuto il concerto Kacchan e gli altri giusto il giorno prima.

Mi fermai un attimo ad osservarlo e mi accorsi di alcuni rumori provenienti dal retro, così mi diressi verso la fonte di quei rumori.

Appena svoltato l'angolo vidi due ragazzi ansimanti e pieni di lividi e in secondo piano ne vidi un terzo, era ridotto sicuramente meglio di loro, ma comunque non aveva un bell'aspetto.
Guardando più attentamente nell'oscurità di quel vicolo riconobbi quei due occhi rossi che mi avevano tanto affascinato, quando mi resi conto che il terzo era Kacchan mi affrettai ad intervenire.

"Ehy cosa sta succedendo?!"

"E tu che cosa vuoi ragazzino?! Vuoi fare una brutta fine come quella che farà quel tipo laggiù?!"

"Ho chiamato la polizia e vi ho scattato una foto, se non ve ne andate sarete in grossi guai!"

Ovviamente non avevo fatto nulla di ciò che avevo detto, però mi sembrò la cosa giusta da dire per intimidirli.

"COSA HAI FATTO TU BRUTTO NANETTO TROPPO CRESCIUTO?!"

Nel dirlo mi si avvicinò pericolosamente e tirò fiori dalla tasca un coltellino svizzero che puntò sulla mia gola.

"Ehy sapete che la polizia quì è abbastanza veloce, no? A questo punto starà per arrivare e credo che non saranno contenti di vedere due ragazzini morti, non credete anche voi?"

Nel sentire quella specie di avvertenza da parte di Kacchan l'uomo si allontanò finalmente da me e si rimise il coltello in tasca.

"Ragazzino oggi te la sei cavata, ma stai attento"

"Tsk, non so se ve ne siete accorti, ma vi ho conciato abbastanza male"

I due uomini se ne andarono, però quella minaccia mi aveva veramente fatto preoccupare: e se gli avessero veramente fatto del male?
Non so perchè me ne preoccupai così tanto, in fondo non mi ero mai preoccupato per nessuno dei miei vecchi compagni di classe, figuriamoci per una persona che conosco da qualche ora.

"Stai bene?"

"Si io si, tu piuttosto? Sei ricoperto di lividi e sanguini, che diavolo hai fatto per farti ridurre in questo modo?!"

"Beh loro erano ridotti molto peggio"

Disse con un espressione soddisfatta in volto.

"Non mi interessa questo, voglio capire cosa è successo"

"Non sono affari tuoi e poi io sto benissimo"

"Va bene non mi dire cosa è successo, ma almeno fatti aiutare. Tu resta quì, io vado a prendere delle bende e del disinfettante al supermercato"

"Non ho bisogno del tuo aiuto! Adesso smettila di rompere e togliti di mezzo!"

"Io non mi muovo da quì finche non ti fai dare una mano!"

"E va bene basta che la finisci, però a comprare le bende vengo anche io"

"Ok"

E così ci avviammo verso il supermercato.

Hey, buongigio!!
Non so...non mi piace molto come è venuto questo capitolo, quindi mi spiace se è stato deludente e per gli eventuali errori😓
Va be detto ciò addiooo(〜^∇^)〜




~Bakudeku~  alternate universe ♡α ℓσνє вєтωєєи иσтєѕ♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora