~Bakudeku~ alternate universe ♡α ℓσνє вєтωєєи иσтєѕ♡

14

Mi alzai immediatamente imbarazzato.

"Ti capita spesso di fissare le persone quando dormono?"

"I-io non t-ti stavo fissando!!"

Ormai ero stato scoperto e non avevo la più pallida idea di come giustificarmi, ma ci pensò lui al posto mio.

"Che ore sono?"

"Emh, le...DOBBIAMO ANDARE A SCUOLA!"

Alle mie parole la sua espressione si trasformò da assonnata ad agitata.
Rimettemmo tutto quello che avevamo tirato fuori dal mio zaino a posto e ci dirigemmo velocemente verso la moto.
Percorremmo le piccole stradine di campagna come un fulmine.
Appena arrivati a scuola erano le otto precise e tirammo un sospiro di sollievo, poi mi accorsi che non avevamo indossato i caschi e così ci ritrovammo con i capelli più all'aria del solito.
Entrati in classe ci fissarono tutti un po divertiti e Kacchan non prese i risolini molto bene visto che appena passò vicino a Kaminari gli tirò un pugno nello stomaco.

"Kacchan!"

"Che vuoi?! Se l'è meritato"

Kaminari si portò una mano allo stomaco e iniziò ad agitare l'altra.

"Fa niente Midoriya, ormai ci sono abituato"

Non potei fare a meno di ridere per quella reazione, anche se dopo mi sentii terribilmente in colpa.
Fortunatamente l'insegnate arrivò qualche minuto dopo di noi e la lezione iniziò.
Quandò suonò la campanella mi diressi verso la sala del club, ma vi trovai già qualcuno.
Quando stavo per toccare la maniglia della porta per aprirla sentii delle voci, sembravano quelle di Kirishima e Kacchan, così mi avvicinai con l'orecchio e ascoltai.

"Bakugo"

"Che vuoi capelli di merda?"

"È da un po' che ci penso..."

"Sbrigati che non ho tutto il giorno"

"Ok, ok stai calmo, dicevo...da noi non ti fai chiamare nemmeno per nome, quindi perchè ti sei fatto dare uno stupido nomignolo da Midoriya?"

"Io non ho acconsentito, è quel cretino che mi chiama così"

"Oh andiamo, se non ti andava a genio l'avresti già fatto fuori e invece gli permetti di venire quì al club e ci esci perfino insieme!"

"Ehy io non ci esco insieme e poi questi non sono cazzi tuoi!"

"Invece si! Sono il tuo migliore amico! Ho il diritto di sapere cosa ti passa nella testa!"

"Direi di no e smettila di starmi sempre appiccicato"

"Io credo tu non debba più vederlo..."

"Come scusa?"

A quel punto sentii una sedia che si spostava, probabilmente si era alzato e a quel punto mi allarmai.

"Prova a ripetere quello che hai detto, non ho sentito molto bene"

Sentii un forte rumore, come di qualcosa che sbatteva contro il muro.
Mi spaventai e allungai velocemente la mano verso la maniglia, però qualcuno fece più in fretta di me.
Mi girai e notai che quel qualcuno era Ashido.

"Ehy Bakugo che fai al povero Kirishima?! Dai su smettila di fare l'antipatico e iniziamo con le prove"

Credo che lei sapesse di cosa stavano parlando, ma volle sorvolare per non fare troppo casino.
Dopo un po' arrivarono anche Sero e Kaminari, quest'ultimo guardò Kirishima e la sua faccia triste, così andò vicino a lui e gli disse qualcosa sottovoce.
Kaminari era molto legato a Kirishima da quello che avevo potuto notare, ma mi ero accorto anche di altro, ad esempio che quando Kirishima e Kacchan erano troppo vicini lui aveva la mia stessa espressione di gelosia.
Per tutto il resto delle prove mi limitai ad osservare silenziosamente.
Quando ebbero finito mi alzai, salutai e provai ad andarmene il più in fretta possibile, dico provai perchè venni fermato da Kacchan appena arrivato davanti le scale.

"Hai sentito, giusto?"

"N-non so di cosa tu stia parlando..."

"Non fare il finto tonto, ti ho visto quando Ashido ha aperto la porta"

"B-bhe...forse ho sentito qualcosina..."

"Allora non credere che tu sia importante"

"...come?"

"Se ho sbattuto al muro Kirishima è solo perchè non deve dirmi cosa devo fare, non perchè ti stavo difendendo. Tu sei inutile quanto tutti gli altri"

Quelle parole fecero male, tanto, mi sentii quasi crollare, ci avevo quasi creduto, avevo creduto che lui potesse essere diverso dagli altri e che non mi avrebbe fatto male, ma a quanto pare non era così.
Sentii gli occhi pizzicare e nel giro di qualche secondo mi ritrovai in lacrime.

"S-scusa se s-sono inutile allora, a-adesso me ne vado t-tranquillo"

Detto ciò mi precipitai giù dalle scale e corsi verso casa.