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Mi aveva seriamente spaventato, quegli occhi potevano essere al contempo luminosi e magnetici o intimidatori e cupi.
Aprì l'ombrello e aspettò che finissi di mettermi le scarpe.
Durante i primi minuti rimasi in silenzio guardandolo qualche volta di sottecchi, poi iniziò a parlare.

"Come mai hai detto di no quando ti hanno chiesto di venire alle prove?"

"O-oh beh...mi sembrava che tu non fossi molto d'accordo e non volevo essere oggetto di discussione..."

"L'hai fatto perchè non ero d'accordo quindi...certo che sei proprio una persona debole"

"Come scusa?"

Rimasi abbastanza ferito da quelle parole e sinceramente non capivo nemmeno perchè le avesse dette.

"Non dovresti curarti di quello che dice la gente, dovresi fare quello che vuoi fare. Se non lo fai vuol dire che sei una persona debole"

Lo guardai perplesso.

"Si...forse hai ragione..."

"Io ho sempre ragione"

La sua espressione fermamente convinta dopo aver pronunciato quella frase mi fece scoppiare a ridere.
Non avevo mai conosciuto qualcuno così pieno di se e sicuramente io non mi ci avvicinavo nemmeno un po.

"Sai una cosa? D'ora in poi ti chiamerò Deku. Ti si addice proprio"

"E-ehy! Allora anche io voglio darti un soprannome...allora vediamo un po...Katsuki Bakugo...Katsuki...ah ho trovato! Ti chiamerò Kacchan!"

"Come?! Non ci penso minimamente a farmi chiamare così!"

"Se tu mi chiamerai Deku io ti chiamerò Kacchan!"

"Tsk"

Si girò dall'altra parte, ma vidi crescere sul suo volto un lieve sorriso.

"Ecco la stazione"

"Già"

Ci incamminammo all'interno dell'edificio per poi scoprire che avremmo dovuto prendere la stessa metro e, arrivati a fine traggitto, ci accorgemmilo di andare nella stessa direzione.

"Tsk mi dai sui nervi"

"E perchè? Solo perchè devo andare nella tua stessa direzione?"

"Mi da sui nervi vederti"

"Ma se ci siamo conosciuti solamente oggi!"

"Fa lo stesso"

"Mi fai stare sotto l'ombrello?"

"No"

"Per favore"

"Avevi detto che non mi avresti più chiesto nulla"

"Ma questo non è un altro favore, se ci pensi bene è lo stesso, è solo che te l'ho richiesto"

"Ma che diavolo di ragionamenti fai?!"

"È un ragionamento giusto, quindi ogni volta che pioverà e mi mancherà l'ombrello io potrò chiederti di accompagnarmi a casa"

Sulle prime sembrò essere infastidito da quelle parole, ma poi acconsentì.
Per il tempo restante parlammo di musica e quando arrivai a casa mi accompagnò fin sotto il portone.

"Allora a domani"

"Si,a domani"

Entrai e salii le scale fino al mio appartamento.
Appena aperta la porta salutai mia madre che uscì dalla cucina e mi chiese come era andato il primo giorno di scuola.

"Meglio di come me lo sarei aspettato"

"Perchè? Cosa è successo?"

"Ho fatto amicizia con dei ragazzi, ah approposito...oggi vado al Karaoke con alcuni di loro, mi faccio una doccia ed esco"

"Ok tesoro"

Mia madre sembrava essere più felice di me, in effetti dev'essere stato difficile per lei vedere suo figlio venire bullizzato ed escluso per così tanto tempo. Cercavo di non farglielo pesare, ma si sentiva molto in colpa.

Dopo aver fatto la doccia mi vestii con un maglione azzurrino, dei jeans blu scuro e  le solite converse rosse e uscii.

Arrivato davanti al Karaoke all'ora prestabilita mi accorsi di non avere il numero di Uraraka o di qualcun'altra delle persone che avrebbero dovuto essere presenti quella sera, quindi non sapevo come contattarli.

"Ehy, tu sei Midoriya, giusto?"

Mi girai al suono di quella voce così inespressiva e vidi Todoroki.

"E-emh si...sono io...tu sei Todoroki, vero?"

Ovviamente sapevo benissimo che era lui, ma provai a fare finta di nulla.

"Si. Chissà dove sono gli altri. Avevano detto che ci saremmo dovuti trovare quì alle 19:00"

"Non saprei...forse hanno fermato la metro. Tu hai il numero di qualcuno di loro?"

"Si, ho il numero di Uraraka e di Iida"

"Ti dispiace chiamarli?"

"Adesso ci provo"

Prese il telefono dalla tasca, digitò il numero e se lo portò all'orecchio.
Notai che aveva una grande bruciatura sull'occhio sinistro.

"Se non sono troppo indiscreto...come te la sei fatta quella?"

Dissi indicando la bruciatura.

"È una lunga storia..."

"Capisco...ma se vuoi raccontarla non ci sono problemi"

Mi guardò per qualche secondo con uno sguardo diverso da quello con cui mi aveva squadrato a lezione, sembrava più calmo e mi accorsi che anche i suoi occhi erano molto belli, uno era di un colore comparabile a quello del ghiaccio e l'altro era nero scuro, se lo guardavi per un po sembrava che ti risucchiasse e questa sinceramente non capivo se fosse una cosa positiva o negativa.

Per quanto potessi sorprendermi nel guardarli non riuscii a ritrovare nel suo sguardo lo scintillio che avevo trovato in quelli di Kacchan.

"Eh? Ah si, pronto? Dove siete? Ok, allora a tra poco"

"Dove sono?"

"Stanno arrivando, quindi vuoi sapere come mai ho questa bruciatura?"

Annuii con la testa.

"Ok te lo racconterò"

Hey, buongigio!!!
Ed ecco come Deku riuscì a farsi raccontare da Todoroki l'unica cosa di cui nell'anime non parla mai, tutto ciò sembra insensato anche a me,ma va be sinceramente la mia mano formula queste cose da sola😂
Va be, addioooo (~‾∇‾)~







~Bakudeku~  alternate universe ♡α ℓσνє вєтωєєи иσтєѕ♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora