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Il giorno dopo arrivai a scuola circa alle 8:00 e appena entrai lo vidi lì, seduto al banco dietro al mio ad ascoltare musica con le cuffiette.
Sorrisi guardandolo e mi diressi al mio posto, non parlammo e dopo poco arrivò l'insegnante.

Finita la lezione suonò la campanella della pausa pranzo e ci diriggemmo tutti in mensa, beh, quasi tutti.
Infatti Todoroki era rimasto al suo posto a fissare il cellulare e, con mio grande stupore, sorrideva leggermente.

Essendo curioso di sapere il motivo di quello strano evento, provai a sbirciare e, facendo finta di essermi dimemticato qualcosa sotto il mio banco, che era accanto al suo, provai a vedere qualcosa.
L'unica cosa che riuscii a vedere prima che si accorgesse che lo stavo spiando era una chat di Line aperta, riuscii anche a scorgere vagamente la foto del profilo: era di un ragazzo con i capelli molto corti e neri e gli occhi dello stesso colore, sembrava abbastanza robusto.

"Cosa c'è Midoriya?"

"No nulla, è solo che ti avevo visto sorridere e non te l'avevo mai visto fare, ero solamente curioso di sapere il motivo"

Dissi con una risatina nervosa.
Todoroki mi guardò un po e dopo riprese a parlare.

"Non credo siano affari tuoi"

"Si, hai ragione, però visto che staremmo per tre anni nella stessa classe volevo cercare di fare amicizia con te, non mi va di esserti antipatico"

Con uno dei sorrisi più sinceri che avessi mai fatto lo guardai in attesa di una risposta che speravo fosse positiva, ero partito meglio di come mi sarei potuto mai immaginare riguardo al fare amicizia con i miei compagni di classe e non volevo che le cose andassero male come erano andate alle medie.

"Vorresti fare amicizia con me? Sai che nessuno mi aveva detto più una cosa del genere da quando ero allo elementari?"

Fece una piccola risatina che apprezzai molto.

"Mi spiace di aver guardato cosa stessi facendo senza chiedertlo, però ho visto che stavi chattando con un ragazzo, chi è?"

"Oh non è nessuno"

Ripose il telefono in una tasca con un sorriso amaro in volto.
A quel punto mi pentii di averglielo chiesto, sembrava che non si sentisse molto a suo agio in quel momento.

"Beh io sto morendo di fame, ti va di venire in mensa, Todoroki?"

"Ok, arrivo"

Così uscimmo dalla classe e ci dirigemmo verso la mensa.
Ci sedemmo al tavolo con Uraraka, Iida e Asui e parlammo di vari argomenti.
Ad un certo punto mi giarai e vidi Kacchan al tavolo con quelli della band ed ebbi un attimo di tristezza a vederlo così vicino a Kirishima, sembravano molto uniti  e sentii una stretta al cuore pensandoci.

"Midoriya è tutto apposto?"

Mi girai e vidi Iida che mi guardava preoccupato, non dovevo avere una bella espressione in quel momento.

"Si,si sto bene"

Dissi forzando un sorriso.
Per tutto il resto della giornata restai in sielenzio a scarabocchiare sul mio banco e quasi non sentii la lezione.
Mi sentii una mano che premeva sulla spalla e sentii una voce profonda chiamarmi.

"Ehy Deku, Deku...? Stavi dormendo?"

"Già, ieri non ho dormito molto"

"Perchè?"

"Stavo scrivendo una canzone..."

"Interessante, di che parla?"

"Non mi va di parlarne ancora con qualcuno. Quando sarà finita te lo dirò"

"Certo che sei strano. Va be andiamo a comprare la chitarra, su alzati"

Lo seguii fuori dalla classe fino al cortile, quando vidi, parcheggiata accanto ad alcune bici, una vecchia motocicletta Honda nera e arancione.

"Su sali"

Vidi Kacchan mettersi il casco e salire sulla moto.

"Sei sicuro di saperla guidare?"

"Certo! Adesso sali e sta zitto"

Poi mi allungò un altro casco e io, ancora riluttante, lo presi e mi misi seduto dietro di lui.

"Adesso reggiti forte"

Nell'udire quelle parole mi passò un brivido per tutta la schiena, ma ormai per provare a scendere era tardi, era già partito a tutta velocità e mi strinsi così forte a lui che mi stupii che non mi avesse ancora detto di allentare la presa.
Dopo essermi abituato, più o meno, a quella velocità, mi resi conto di essergli totalmente appiccicato e il cuore iniziò a battermi così forte che temetti che lo potesse sentire.

Arrivati al negozio dovetti, con malavoglia, staccarmi da lui.
Entrammo e ci trovammo di fronte a centinaia di chitarre di tutti i tipi.

"WOW!! Era da un sacco di tempo che non entravo in un negozio di chitarre! Che nostalgia!"

Gli occhi mi brillavano nel vedere così tanti strumenti.

"Scusi, dovremmo comprare una chitarra acustica 3/4"

"Certo, si trovano da questa parte"

Un commesso ci portò vicino ad alcuni scaffali e io iniziai a guardare alcune chitarre.

"Questa costa poco e sembra buona, credo vada bene, no?"

"Io non ne ho la più pallida idea, non ho mai usato chitarre normali, ho sempre usato quelle elettriche"

Davanti alla sua faccia confusa mi venne da ridere e lui mi guardò abbastanza male.
Mentre Kacchan pagava io mi diressi verso una chitarra che aveva colto la mia attenzione, era di legno scuro con un disegno di coniglio più chiaro.
Rimasi circa cinque minuti a fissarla.

"Ti piace questa chitarra?"

"Oh, e-emh...in verità si"

Dissi arrossendo leggermente.

"Allora perchè non te la compri?"

"Non mi va di dare altre preoccupazioni a mia madre, ha già troppo a cui pensare e poi mi va bene la mia chitarra attuale"

Cercai di sorridere, ma mi riusciva difficile quando pensavo che avevamo a malapena i soldi per arrivare a fine mese da quando mio padre se ne era andato.
Vidi Kacchan guardarmi, ma non con uno sguardo di pietà come faceva molta gente dopo avermi sentito dire certe cose, mi guardava più come se stesse pensando a qualcosa mentre parlavo e non mi avesse ascoltato più di tanto.
Era la prima persona che reagiva così e questo non mi dispiaceva.

"Adesso dovremmo uscire, il negozio sta per chiudere"

"Ok"

Hey, buongigio!!!
C'è boh ho scritto due capitoli decenti in due ore, non so ceme ho fatto e non lo voglio sapere.
Anyway poor Deku (T▽T)
Va be, detto questo, addioooo (~‾∇‾)~





~Bakudeku~  alternate universe ♡α ℓσνє вєтωєєи иσтєѕ♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora