Percorremmo il solito traggitto che facevamo tutti i giorni, ma, invece di separarci e svoltare entrambi in direzioni diverse, girammo nella stessa via.
Non ero mai stato in quella parte del quartiere, sembrava molto più in ordine e pulita della mia, le case non erano piccoli appartamenti, bensì delle ville abbastanza grandi.Camminammo fino ad una casa dalla forma particolare, Kacchan prese dalla tasca un mazzo di chiavi e aprì la porta.
"SONO A CASA"
"Figlio ingrato, non c'è bisogno di urlare. Chi è il tuo amico?"
"Si chiama Deku"
La madre rimase un po perplessa sentendolo chiamarmi in quel modo.
"Salve, mi chiamo Izuku Midoriya, piacere di conoscerla"
Dissi inchinandomi leggermente.
"Ma che ragazzo educato, se il mio stupido figlio ti chiama in quel modo un'altra volta ti do il permesso di picchiarlo"
Io rimasi sconcertato da quelle parole, ma visto il comportamemto del figlio da qualcuno doveva aver pur ripreso.
"Stia tranquilla non mi da fastidio"
Dissi ridendo.
"Deku sbrigati, ho preso le chiavi della moto, ovviamente se vuoi restare quì a prendere il tè con mia madre fai pure"
Dopo appena qualche secondo gli arrivò uno schiaffone dietro la testa.
"NON TRATTARE COSÌ UNA DELLE POCHE PERSONE CHE NON TI TROVA INSOPPORTABILE"
"NON ROMPERE, VECCHIA STREGA"
Sua madre faceva più paura di lui quando si arrabbiava.
Kacchan si avviò verso la porta del garage lasciandomi indietro.
Quando lo raggiusi stava prendendo due caschi da un armadietto."Ma fate sempre così?"
"Si, più o meno questa è la routine giornaliera. Quella vecchia strega è insopportabile"
"Non dire così"
Si girò guardandomi male, anche se lo faceva tutti i giorni quei rubini mi incutevano lo stesso senso di sottomissione che mi avevano dato la prima volta che li vidi.
Salì sulla moto mettendosi il casco e porgendomi il secondo.
Ci avviammo velocemente verso la collina.
Arrivammo in meno di mezz'ora e io tirai subito fuori il bloc notes dove era scritta la canzone."Su, da quà"
Gli porsi il quadernino e lui iniziò subito a dirmi le cose che non andavano bene.
"Allora, quì al posto di un LA ci starebbe meglio un FA, quì l'accordo non va bene e poi non hai finito di scrivere le parole"
"Te l'ho detto che non era finita..."
"Allora finiscila, oltre alle note sbagliate che ti ho detto va tutto bene, devi solo scrivere il testo mancante"
"È solo che...non mi viene..."
Incarcò un sopracciglio e mi guardò con aria di superiorità.
"Come diavolo fa a non venirti in mente nulla, è così facile"
Guardai in basso con un espressione triste.
"Non ti rimetterai mica a pingere spero"
"N-no...però..."
"Cosa?"
"P-potresti darmi una mano?"
Dopo aver detto quella frase arrossii leggermente.
"Tsk, tanto non sai fare nulla da solo, dammi una matita"
Gliene porsi una dopo averla presa dal mio zaino e iniziò a scrivere.
Finì dopo circa un minuto, aveva scritto ininterrottamente, mi era sembrato che lo facesse con la naturalezza pari a quella di una persona quando mangia, era bello vederlo così."Senti quà come sono riuscito a fare in un minuto quello che tu non sei riuscito a fare in un mese:
I was think about you, thinking about me, thinking about us, what we gonna be? Open my eyes, it was only just a dream. I travel back down that road. Will you come back? No one knows. I realize, it was only just a dream🎶[...]"La parte iniziale l'avevo scritta io, ma lui era riuscito perfettamente ad adattare il resto del testo a quella piccola strofa, era fantastico.
"Wow..."
Fu tutto quello che riuscii a dire in quel momento.
"Lo so sono bravissimo a scrivere canzoni"
Disse con un sorriso soddisfatto.
"La tua modestia mi impressiona Kacchan"
"Ho tutto il diritto di adularmi, sono fantastico"
A quel punto scoppiai a ridere e, con meraviglia, notai che lo stava facendo anche lui.
Restammo sulla collina per qualche ora, un po' a scrivere la canzone e un po' a parlare.
Si fece sera."Ma che ore sono?!"
"Credo siano le sette"
"Oh fantastico, ho sprecato un intero pomeriggio a scrivere su un quaderno cose smielate con te!"
Detto ciò si sdraiò sull'erba e così feci anche io.
"Beh almeno l'abbiamo finita, no?"
"Già, ovviamente, se ne farai qualcosa di utile, voglio metà dei diritti, se non di più"
"Peccato, io avevo intenzione di spacciarla per mia e farci i milioni, beh, sarà per un altra volta"
Ridemmo e io mi ritrovai a dover chiudere gli occhi per la stanchezza, non so perchè, ma mi era venuta un'improvvisa voglia di farmi un sonnellino.
Aprii gli occhi e mi ritrovai immediatamente in contatto con i caldi raggi del sole, questa volta non filtrati dalle tende della mia stanza e tutta questa luce mi invitò a richiuderli immediatamente.
Mi resi conto di stringere qualcosa e di avere un braccio che mi avvolgeva.
Riaprii gli occhi di scatto e vidi un Kacchan addormentato che dormiva abbracciato a me.
Mi trattenni a stento dal tirare un piccolo urlo.
Rimasi a fissarlo per qualche secondo. *Così addormentato sembra quasi un bambino*
Mi sorpresi della dolcezza che trovai nel suo viso.
Mentre ero intento a guardarlo, i suoi occhi si aprirono per rivelare due rubini brillanti che mi fecero diventare paonazzo."Buongiorno"
"E-emh...c-ciao..."
Ehy, buongigio!!!
È da abbastanza che non aggiorno (;^ω^)
Anyway, la canzone è Just a Dream di Sam Tsui e Christina Grimmie, ciò lo sto dicendo perchè non so come funziona il copyright e vorrei evitare problemi.
Detto ciò, adioooo 〜(꒪꒳꒪)〜
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~Bakudeku~ alternate universe ♡α ℓσνє вєтωєєи иσтєѕ♡
FanfictionIzuku midoriya è un ragazzo che adora la musica, ma che ha paura di farla ascoltare alle altre persone. Ad un concerto incontra un ragazzo che cambierà la sua vita.