CAPITOLO 10

3.3K 146 5
                                    




Rimasero in silenzio per quasi mezz'ora, imbarazzati. Kael continuava a chiedersi da dove gli fossero uscite quelle parole, così poco abituato a consolare qualcuno. Neal avrebbe saputo fare di meglio. Fu quel pensiero ad accendergli una lampadina nella testa. Neal. Neal avrebbe saputo aiutarla a trovare la stabilità che lei cercava. Poteva offrirle un lavoro nella comunità mannara e darle al tempo stesso una casa. Deborah gli aveva detto che ne cerava una.

Balzò in piedi come se fosse stato colpito da un'intensa scarica elettrica, e quasi rise. Perché non ci aveva pensato prima? Se l'avessero introdotta maggiormente nel loro mondo gli altri non l'avrebbero più vista come una minaccia, ma come una loro simile, una uguale a loro. Perché si, la vedevano come una mina vagante, una bomba ad orologeria che camminava indisturbata per St. Plate.

Lei sapeva, ed il sapere era un qualcosa di pericoloso, disturbante. L'opinione comune era che, prima o poi, avrebbe spifferato ciò che sapeva a qualche umano di troppo e si sarebbero ritrovati l'intera Irlanda, se non peggio, pronta a scovarli. Se avessero portato la ragazza a vivere affianco a loro, pensò, magari si sarebbe integrata. Avrebbe fatto diventare quella diversità una normalità.

Lei li vedeva come dei mostri pronti a sbranare il primo civile indifeso che passava, ma forse, se avesse visto come svolgevano la loro quotidianità in tutta tranquillità si sarebbe ricreduta. Poteva essere vantaggioso per entrambe le parti, e se Kael avesse mentito facendo passare quella sua idea per una trovata di Neal, le cose, per l'amico, magari sarebbero migliorate.

Nella sua testa filava tutto così liscio e perfetto che la cosa lo rabbuiò. Eppure, era sicuro che i Mutaforma del branco volessero condividere il loro "spazio" con un'umana? Specie se quella ragazzina aveva generato una serie interminabile di problemi, dubbi e domande. Scuotendo la testa, si disse che almeno potevano provarci.

Ancora una volta, si guardò attorno. Per un attimo aveva smesso di soffrire il lento susseguirsi del tempo. Nemmeno ci aveva fatto caso che non si trovava più nel parco, ma sul sedile della sua vecchia auto. Eloise e Kael si erano lasciati con un cenno del capo piuttosto frettoloso, e lui era corso in macchina con l'adrenalina che gli schizzava alle stelle. Osservò lo schermo del proprio cellulare spento, le labbra contratte. Avevano deciso di scambiarsi i numeri, e lui, per sicurezza, le aveva lasciato anche quello dell'amico, nel caso fosse successo qualcosa.

Poggiò una mano sul volante e l'altra sul pacchetto di sigarette ancora da aprire. Stava per rendersi utile al branco, e la cosa stranamente gli piaceva.

***

«Amico, sei un genio!» Neal portò la mano destra -chiusa a pugno- sul capo di Kael e strofinò con forza fino a che l'altro non emise un ringhio basso. Alice osservò il compagno con lo sguardo divertito ed il sorriso sulle labbra. Lo avevano invitato a cena e, come ogni mercoledì, lui aveva accettato. Complice il vino, avevano iniziato a scherzare come se avessero nuovamente sedici anni e la cosa non le dispiaceva.

Non li vedeva così complici ed uniti da tanto tempo. Il loro allontanamento, seppur parziale e non voluto, era venuto dopo la carica da Alpha di Neal e lei non aveva potuto non dispiacersene.

«Alì, ma tuo marito sta iniziando ad avere qualche indole omosessuale o è solo una mia impressione?» Scoppiarono tutti e tre a ridere, e solo allora, con il naso e le guance rosse, Neal si allontanò da Kael. Scherzavano a quel modo da anni ormai, e non c'era stata una volta in cui non si erano divertiti.

La donna passò una mano sulla felpa di cotone che indossava e la infilò all'interno della gonna a pieghe blu che indossava. Kael l'aveva sempre trovata una bella donna: intelligente, astuta, dolce e premurosa. Se mai avesse dovuto innamorarsi e scegliere di mettere su famiglia avrebbe voluto al suo fianco una femmina del genere. A lui, però, la vita da scapolo libero gli piaceva. Considerava il matrimonio come un vincolo snervante ed inutile che portava agli uomini solo seccature e problemi vari.

WOLF'S HOWL | In RevisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora