Si sedettero tutti sul divano del piccolo soggiorno, i tre soprannaturali uno accanto all'altro ed Eloise rannicchiata sulla poltrona davanti a loro. Aveva poggiato il mento sulle ginocchia e tirato le gambe al petto, in un misero tentativo di difendersi, non tanto da loro, ma da ciò che le avrebbero detto. Non aveva più parlato per la vergogna che la sgridata di Kael le aveva procurato. Sapeva di essere nel torto, non per tutto, ma per aver urlato ed incolpato Deborah.Neal, seduto nel mezzo, si sporse leggermente verso di lei e la esaminò con gli occhi che gli luccicavano di curiosità.
«St. Plate è un paesino da sempre abitato da creature soprannaturali, un po' per la riservatezza del luogo ed un po' per la vastità di boschi che ci permettono di svagarci. Gli abitanti del luogo non fanno domande, alcuni sono a conoscenza di ciò che abita questo luogo e lo ignorano. È quello che vorremmo facessi a tua volta.» Eloise alzò un sopracciglio, guardandolo come se fosse improvvisamente diventato pazzo. Non poteva davvero chiederle di vivere la propria vita come se nulla fosse accaduto, senza avere paura di uscire da casa.
«Che problemi hai?» La risposta che diede l'italiana fece impallidire Deborah e sorridere Kael, che abbandonandosi contro lo schienale del divano si esibì in una fragorosa risata di scherno. Non avevano mai sentito qualcuno rispondere in quel modo a Neal, e lo stupore fu tanto anche per lui, che con le labbra semi aperte ed un espressione confusa le chiese di andare avanti. «Prima vengo attaccata da uno della tua specie, subito dopo mi risveglio nella casa di uno sconosciuto ed infine mi chiedete di far finta di niente?»
Dimenticare quella serata ed andare avanti sarebbe stata la scelta più facile, ma non per lei. Non riusciva nemmeno a capire come potesse scordarsi di ciò che era successo e continuare a lavorare, a vivere come prima.
«So che è difficile, ma...» Deborah sondò bene le parole prima di parlare, sapendo perfettamente che, se avesse esagerato o detto anche solo qualcosa di sbagliato, si sarebbe ritrovata la furia dell'amica puntata su di se. «La riservatezza per noi è molto importante. Se la città, o addirittura i paesi vicini venissero a sapere della loro esistenza, cosa pensi che farebbero?» Gli avrebbero dato la caccia, probabilmente avrebbero provato ad ammazzarli, o sarebbero scappati. La loro era un'esistenza difficile, e lo sarebbe stata sempre.
Le sarebbe dispiaciuto, metterli in pericolo? La risposta era negativa. Lei non li conosceva, e sebbene con Deborah avesse instaurato un rapporto minimo d'amicizia ciò che era successo le aveva fatto passare la voglia di parlarle o anche solo di vederla. Non avrebbe parlato a nessuno, in ogni caso, di ciò che aveva visto. L'avrebbero presa per pazza ed aveva paura delle conseguenze. Cosa le avrebbero fatto se avessero scoperto che ne aveva fatto parola con qualcuno?
«Okay.» Eloise alzò le mani dinanzi al viso e scosse la testa. Quella situazione continuava a non piacerle, ma doveva stare alle loro regole. «Che mi dici di te? Se non sei una Mutaforma, cosa sei?» Dubitava fosse umana. Per essere immischiata in tutta quella storia doveva pur avere nel DNA qualcosa di sbagliato.
«È una strega.» Per un attimo Eloise pensò che Kael avesse voluto offendere la mora, ed il pensiero la fece sorridere. «È una specie di guardia, per St. Plate. Amministra la giustizia e si occupa di risolvere i casi soprannaturali, o di scoprire se succede qualcosa di strano che richieda il nostro intervento. È come una poliziotta, Eachtrach.» Annuirono tutti e tre. Kael non amava quella ragazza. Fiutava guai dove si trovava lei, ma al tempo stesso pensava che quell'odore fosse accumunato a lei a causa del ruolo che ricopriva.
«La mia famiglia ha fatto parte della Guardia di questo paese per anni, sai.» Quella piccola precisazione fece girare la testa ad Eloise. Una strega; l'unica amica che si era fatta in Irlanda era una strega e lei non l'aveva mai nemmeno sospettato. La guardò a lungo senza sapere bene cosa dire o fare. Lei le streghe se le immaginava con la pelle verde ed il naso adunco, non delle donne assolutamente normali.
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WOLF'S HOWL | In Revisione
Kurt AdamI Capitolo della saga "Wolf's Series" Considerato uno dei più bei borghi irlandesi, Harwish è un piccolo paese situato lungo le coste dell'Irlanda; dove le nuvole sembrano non dare mai spazio al Sole e l'umidità ti si attacca alla pelle. Eloise ha a...