@about__lena
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Sanem perdonami, senza volere oggi ti ho ascoltata.. Tuo padre ha bisogno di soldi, giusto?" chiede il sig. Emre.
"Io avrei preferito che non ascoltasse, comunque è vero. Ma sistemerò tutto, non c'è nessun problema" mento.
"Io non ne sono così convinto" replica. Si alza in piedi andando verso la scrivania.
"40.000 lire giusto?" chiede cercando una penna.
Annuisco confusa.
Scrive la cifra su un foglio di carta che intuisco sia un assegno e me lo porge.
"Per il debito di tuo padre, cosa ne pensi?" chiede inclinando la testa.
"Sig. Emre io non posso accettarli, sono troppi soldi. Come potrei mai restituirli?" rifiuto demoralizzata. La voglia di prendere l'assegno e saldare tutto il debito è tanta ma non riesco a decidere così su due piedi.
"È quasi il mio stipendio annuale" aggiungo grattandomi il mento.
"E che problema c'è? Per un anno lavorerai qui" dice.
"Deve scusarmi ma non posso accettare" rifiuto categoricamente. Prende di nuovo posto davanti a me.
"Sanem ascolta, tua sorella potrebbe perdere il lavoro e tuo padre è in difficoltà. Almeno fammi fare questo per te, è possibile?" chiede aprendomi la mano destra e mettendoci l'assegno.
"Va bene, lavorerò duramente sig. Emre... Giuro che non le farò pentire di avermi dato questi soldi" dico sentendo il cuore uscirmi dal petto dalla felicità.
"Va benissimo" sorride.
"Ovviamente, devo annotare che ti ho dato un acconto" dice prendendo una cartella gialla.
"Firma qui" indica col dito.
"È davvero una bravissima persona, la ringrazio molto" sorrido riconoscente.
"Non ha importanza" si mette composto.
"Ascolta, mio fratello sicuramente sta progettando qualcosa.. La spia ed il resto è solamente una scusa secondo me. Risolviamo il caso di Leyla, io aiuterò te e tu aiutarai me, va bene?" socchiude gli occhi aspettando una mia risposta.
"Va bene, come desidera" accetto.
"Benissimo, sii i miei occhi e le mie orecchie non voglio altro. E non dire nulla a tua sorella"
"Ma mia sorella chiederà sicuramente" massaggio le tempie.
"Non parlare.. Evitiamo complicazioni. Fai soltanto quello che ti dico di fare" conclude. Annuisco non volendolo contraddire.
"Cominciamo a lavorare?" propone ridendo.
"Si, ora vado. Buon lavoro" dico andandomene dal suo ufficio.
Raggiungo la sala spuntino correndo come una pazza, se fosse per me urlerei pure ma cerco di contenermi. Ultimamente le cose stanno andando tutte per il verso giusto e me ne compiaccio. Ah no, dimenticavo! Il sig. Can e l'Albatros.. Devo risolvere queste due cose..
"Sanem" sussurra Ceycey spuntando all'improvviso.
"Ahi, mi hai spaventata" sobbalzo rischiando di cadere dalla sedia.
"Sei tu che hai spaventato me.. Ero preoccupato che ti licenziassero, come ne sei uscita?" chiede curiosa accertandosi che nessuno stia ascoltando.
"Non lo so nemmeno io, ho parlato con il sig. Emre e non mi ha licenziata" mento.
"Sei in pericolo, non dimenticarlo va bene? Se fai un altro errore con i capi boom" simula l'esplosione di una bomba con le mani.
"Mi mandano via?" cerco di indovinare.
"Esatto" afferma.
"Ceycey e 'l'altra' venite con me" ordina la sig. Deren camminando svelta.
"Anzi ho cambiato idea. 'L'altra' tu rimani qui e tu Ceycey vieni con me" ci indica con dito andandosene subito dopo con Ceycey.
"Il mio nome è Sanem" urlo in risposta.
"Adesso il tuo nome è 'l'altra', penso che dovresti accettarlo" dice Guliz al mio fianco.Ma come fanno a spuntare così all'improvviso?
"No, non lo accetto" dico guardando un ragazzo impegnato a scrivere col suo computer.
"Sanem, quel ragazzo barbuto che stai guardando si chiama Mete" rivela facendomi l'occhiolino. Recupero la mia penna portafortuna e scrivo il nome sulla mano.
"Grazie mille Guliz" sorrido.
"Ah, Guliz.. Tu sai tutto quello che succede in questa azienda vero?" chiedo abbassando la voce.
Annuisce con la testa.
"Cosa vuoi sapere?" chiende avvicinandosi.
"Alla festa, c'era qualcuno con la barb.." la chiamata da parte della mia migliore amica ci interrompe.
"Ne parliamo un'altra volta Guliz" dico allontanandomi di corsa.SANEM: pronto
AYHAN: Sanem verranno da te anche se hai trovato un lavoro?
SANEM: Si, mia madre dice cose senza senso, non la capisco. Anche se ho trovato lavoro non è cambiato niente. Oggi mi hanno licenziata ma in realtà non lo hanno fatto.. Dopo mi hanno licenziata e assunta di nuovo. Mia sorella è stata licenziata ed ora sto cercando di farla riassumere.. Sono in una cospirazione Ayhan!!
AYHAN: Cosa?
SANEM: Qui è tutto molto complicato. C'è un uomo molto cattivo, poi c'è suo fratello ma è una brava persona, cioè lui mi ha salvata. Adesso mi ha affidato una missione segreta, ma lo facciamo per una buona causa.. Io lo farò perché non posso fare altro.
AYHAN: Non ho capito niente di quello che hai detto. Comunque, ne riparleremo stasera quando verranno a chiedere la tua mano.
SANEM: Non dire così ti prego... Non voglio tornare a casa.
Riattacco sbuffando.
Dai Sanem, ce la puoi fare!!
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Albatros
ChickLitAVVISO: QUESTA STORIA E' A META', Can Divit, fotografo di fama mondiale, tornerà ad Istanbul per aiutare il padre a curare gli affari di famiglia ma il suo destino si intreccierà con quello di Sanem, una giovane ragazza che rifiuterà di sposare un u...