Se Accetti La Mia Mano

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Ma dove mi ha portata!!

Sono sola in una casa abbandonata, al buio e della persona che mi ci ha portata non c'è traccia. È sparito nel nulla. Sono circa venti minuti che cammino a vuoto, questo posto è inquietante.
Il mio campanello d'allarme si attiva quando sento dei leggeri passi dietro di me. Mi nascondo dietro la porta con il cuore in gola, estraggo il telefono e cerco subito la torcia.

Non voglio morire ora! Devo ancora trovare Albatros..

Succede tutto in un attimo, vedo un ombra e urlo così forte da far tremare i muri della casa.

"Ma cosa urli Sanem, mi hai spaventato" dice con gli occhi spalancati.

"Io ti avrei spaventato? Sei tu che mi hai lasciata sola in questa topaia. Poi arrivi camminando lentamente cosa avrei dovuto fare, ballare la macarena? Guarda sei davvero un maled.."

"Sisi, gli insulti lasciamoli a dopo" mi interrompe.

"Puoi togliere la torcia dai miei occhi per favore?" sbuffa coprendosi con la mano.

Stupido!

"Apro la finestra così entra un po' di luce" dice.
Sul muro noto dei disegni davvero strani, mi concentro in particolare su una rosa. Una rosa appassita, con tantissime spine.

"ahhh" l'urlo di Can mi fa girare di scatto.

"Co.. Cosa succede?" balbetto vedendo scorrere del sangue sulla sua mano.

"Mi sono solo tagliato, non preoccuparti" forza un sorriso.

"Tranquilla Sanem non è niente" mi rincuora vedendo il mio sguardo spaventato.

"Aspetta qui, nella borsa ho l'olio di fiordaliso.. Dovrebbe alleviare il dolore"  corro in sua direzione con l'olio tra le mani. Apro la confezione con mani tremanti, io e il sangue non andiamo molto d'accordo.

"Sanem se non riesci lo faccio io" mormora serio.

"No! Tu mi hai aiutato con il ginocchio adesso è il mio turno" bisbiglio l'ultima parte.

"Va bene" si arrende.

Distribuisco l'olio su tutta la ferita cercando di fare attenzione. Sento il suo respiro pesante, gli sto facendo male. Ingoio un groppo di saliva, non è facile con lui che mi fissa.

"Mi piace il tuo viso Sanem" sussurra toccandomi il mento.

"Mi piace la tua voce" continua avvicinandosi.

"Mi piace il tuo profumo, lo riconoscerei tra mille" la sua voce si affievolisce, sento il suo respiro sulle mie labbra.. Basta solo un piccolo movimento per sentirne il sapore.

"Per favore, non farmi questo Can" lo supplico.

Si allontana bruscamente, sembra molto irritato e stanco. Odio questa lontananza, ho bisogno del suo calore per sentirmi bene. Allunga la mano verso di me. Lo guardo confusa.

"Se prenderai la mia mano, io non ti lascerò mai andare Sanem" dice serio.

"Se accetterai la mia mano, ti proteggerò da tutto e tutti"

"Se accetti la mia mano, sarai mia"

Spazio autrice
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