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@sanemaydin ha appena pubblicato un post

'Non sono una ragazza che programma le cose, preferisco vivermi il momento

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'Non sono una ragazza che programma le cose, preferisco vivermi il momento. La mattina non imposto mai la sveglia, non programmo le uscite. Non mi piace stare al centro dell' attenzione, non ho bisogno di mostrarmi e né di vantarmi. Spesso mi troverete in disparte nel mio mondo a riflettere, a cercare dentro di me tante risposte perché io sono così.. Ho i miei momenti di solitudine e li apprezzo molto, nel silenzio si apprendono tante cose che nella confusione non capirei mai!'

Piace a @leylaaydin @ceycey @candivit e altre 93 persone.

@leylaaydin : mhh.. Carina😝

@ceycey : che sguardo magnetico 👑😏

@sanemaydin a @leylaaydin: mh.. Grazie 😝

A @sanemaydin piace il commento di @ceycey

Visualizza gli altri 3 commenti.

@muzaffer_1: mia dolce Sanem 😍♥️

@osman : Sei bellissima 💛

@sanemaydin a @osman : grazie 💛

MESSAGGI

CAN: Dove sei

SANEM: In ufficio, mi mancano gli ultimi due documenti e finisco.. Perche?

CAN: Lascia tutto e preparati. Usciamo ora.

SANEM: Okay, stai bene? Sembri nervoso.

CAN: Sono furioso sanem

SANEM: Mi preparo ed esco.

CAN: Se vuoi invitare quel Osman a pranzare con noi non ci sono problemi.

SANEM: Davvero posso?

CAN: Mi stai prendendo in giro spero!

SANEM: Forse

CAN: Bene

°°°

Sistemo la borsa sulla mia spalla e mi incammino lentamente verso l'uscita. Ad ogni passo il cuore rischia di uscirmi dal petto.

Non sono mai uscita ad un appuntamento e questo non so neanche se chiamarlo tale, ma mi piace pensarla così.

Sono riservata, ci sono tante cose che non faccio come tutte le mie coetanee. Non vado ogni sera per locali e con questo non dico che chi lo faccia sbagli, dico solo che ho altri modi per divertirmi.

Non mi piace attirare l'attenzione su di me, a parte l'episodio di prima. Se qualcuno mi avesse vista per la prima volta in quel momento si sarebbe fatta subito un idea negativa nei miei confronti. La classica segretaria che cerca di accalappiarsi il capo per un aumento. Meglio non pensarci.

Mi metto sempre nei panni degli altri. Sono fiera di come sono nonostante tutto e questo lo devo alla mia famiglia che mi ha sempre sostenuto in tutto dandomi affetto.

Non mi piace avere dei segreti con loro, se sapessero che il mio 'caro' capo mi sta ricattando andrebbero su tutte le furie. Mio padre potrebbe avere un attacco di cuore, è molto sensibile anche se all'apparenza sembra un uomo duro.

Mai giudicare un libro dalla copertina!!

Cercherò di aggiustare tutto per la mia famiglia e per Leyla. Senza il lavoro non è niente, siamo molto simili anche se non lo ammetterò mai ad alta voce.

La mia attenzione viene catturata da lui. Lo osservo molto attentamente, è appoggiato con la spalla al muro con le braccia conserte e i piedi incrociati, guarda un punto indefinito davanti a sé quasi sovrappensiero.

"Can" la sua testa scatta subito su di me.

"Sei arrivata" constata guardandomi per un nanosecondo per poi guardare di nuovo davanti a sé.

"Hai aspettato tanto?" chiedo facendo un respiro profondo cercando di controllare i battiti del mio cuore.

Scuote la testa e si incammina verso la macchina con lo sguardo rivolto a terra.
Lo seguo inarcando un sopracciglio.

Una volta dentro inizia un silenzio fastidioso.

"Dove pranziamo?" sorrido cercando di instaurare una conversazione.

"Lo vedrai" risponde impassibile.
Sbuffo irritata, sta mettendo a dura prova la poca pazienza che possiedo.
Passano minuti che sembrano ore in totale silenzio, migliaia di domande vorticano nella mia mente.

"Posso sapere cosa ti prende?" sbotto all'improvviso. Mi giro completamente verso di lui.

"Sto guidando, non mi distrarre" mi ammonisce lanciandomi un occhiataccia.

"Cosa succede Can?" ritento sospirando. Mi ignora facendomi uscire il fumo dalle orecchie.

Ahhh! Se non fossi alla guida cosa ti fareiii.

"Non mi piace il tuo comportamento" incrocio le braccia stizzita.

"Neanche a me piace il tuo" ribatte lui.

"Cosa avrei fatto per causarti questo malumore"

"Il post" mormora.

"I commenti sotto al tuo post" precisa notando la mia confusione.

"Non tollero Assolutamente questa situazione. Chi è Osman? Rispondi"

"Anzi no, non rispondere. Non voglio saperlo, mi arrabbierei di più e sto guidando." borbotta col muso lungo. Serro le labbra e cerco di contenermi.
Rimango in silenzio lasciando che si sfoghi.

"Ma poi quel Mizzo.. Mazzul.."

"Muzaffer" preciso interrompendolo.

"Eh si quello.. 'mia dolce Sanem'. Ma come si permette" lo scimmiotta.

"E tu ringrazi pure, quindi ti fanno piacere i loro complimenti" a questo punto non riesco più a trattenermi e scoppio a ridere sorprendendolo.

"Ridi ridi" dice alzando l'angolo della bocca.

Da quanto non ridevo così, una risata limpida e spontanea. Una risata che mi contorce e mi fa piegare con la schiena. La pancia inizia a farmi male per lo sforzo e calde lacrime scorrono sul viso dal troppo ridere.

"Tu sei matto Can" dico per poi ricominciare a ridere contagiandolo.

Spazio autrice
Ciao a tutti Albatros, come state? Spero bene. Come avrete capito questo è un capitolo diverso dal solito, spero possa piacervi. Adesso abbiamo la prova che Can è geloso, chissà cosa succederà nei prossimi capitoli.. Votate e commentate, grazie a tutti 🌺♥️

AlbatrosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora