Eccomi qua seduta sul divano aspettando il sig. Can.
Stamattina avevo deciso di ignorarlo, ma come si fa ad ignorare il proprio capo? Appena mi ha vista mi ha ordinato di filare subito nel suo ufficio e di attenderlo.
"Eccoti" finalmente fa la sua entrata. Con la mano destra tiene un kit-medico.
"Eccomi" forzo un sorriso.
Cosa vuole fare?
Posiziona il kit sul divano e si siede per terra tra le mia ginocchia.
"Sig. Can ma cosa sta.."
"Ieri non l'hai medicato vero?" mi interrompe cercando il cotone.
"No ma non ce n'è bisogno davvero" piagnucolo alla vista del disinfettante.
"Io penso di si" mi guarda per un secondo come per mettere in chiaro chi comanda.
Stupido!
Inizia a disinfettare la ferita, mi mordo la mano per non urlare.
"Fa male?" Chiede. Annuisco debolmente. Avvicina il suo viso al mio ginocchio, sento la barba sfiorare la mia gamba e un improvviso freddo nella ferita. Sta soffiando poco a poco e con la mano sinistra ma dei cerchi all'altra gamba. Sento le guance pompare, se qualcuno ci vedesse penserebbe male.
"Grazie tante ma adesso devo lavorare sig. Can" mi alzo subito in piedi.
Dalla tasca mi cade un foglio ed il panico si fa strada in me.
Non faccio in tempo a raccoglierlo che è nelle sue mani. Inizia a leggere ad alta voce e per poco non svengo!Spazio autrice
Dolce il gesto di Can😍
Voi cosa avreste fatto al posto di Sanem? Sareste rimasti a farvi medicare o lo avreste allontanato? 🌺
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Albatros
ChickLitAVVISO: QUESTA STORIA E' A META', Can Divit, fotografo di fama mondiale, tornerà ad Istanbul per aiutare il padre a curare gli affari di famiglia ma il suo destino si intreccierà con quello di Sanem, una giovane ragazza che rifiuterà di sposare un u...