Capitolo 45 -2029-

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Apro gli occhi, ci metto un attimo ad abituarmi alla luce, ieri abbiamo lasciato la finestra aperta.
Sollevo di poco la testa, cerco di muovermi piano, Sebastian sta ancora dormendo, ha il viso girato verso di me e la bocca un pochino aperta.
Non vorrei svegliarlo, ma è irresistibile anche così... gli accarezzo il petto e gli bacio una guancia, più volte.
Dopo un po' sento la sua mano stringermi di più il fianco, sorrido e questa volta vado a cercare le sue labbra.

"Buongiorno amore..."
Apre giusto un occhio, sorride e nasconde il viso nell'incavo del mio collo.

"Buongiorno mia bella principessa."

"Il solito esagerato..."
Mi bacia la clavicola e mi stringe a sé.

"...e magari evita di lasciarmi dei segni sul collo per favore."
Sorride.

"Potrei anche accontentarti."

"Potresti? Cosa vuoi Vettel?"
Torna ad alzare la testa, non risponde alla provocazione, anzi si avvicina alle mie labbra, continua a sorridermi e con una mano mi accarezzare una guancia.

"Lo sai cosa voglio..."
Si passa la lingua sulle labbra e sorrido anch'io.

"Mi piace sentirtelo dire."

"...voglio te, piccola mia."
Sposta la mano dietro il mio collo e azzera la distanza tra noi, ma non gli lascio prendere l'iniziativa, mi sposto sopra di lui e prendo il suo viso fra le mani, mentre le sue scorrono lungo i miei fianchi e poi mi stringono il sedere.

"Pensavo di averti stancata di più."

"Ieri sera ero stanca, ma sai com'è... era da tempo che non facevo una bella dormita così, senza dovermi svegliare nel bel mezzo della notte, ora sono piena di energie."

"Ottimo, ottimo..."
Torno a posare le mie labbra sulle sue, sul suo viso, è bello sentire come il suo corpo risponde al mio, ai miei movimenti... quando gli sfugge qualche gemito, contro le mie labbra, non riesco a evitare di sorridere.
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"Cosa vuoi fare oggi?"
Sebastian entra tranquillamente in bagno mentre mi sto ancora facendo la doccia, lui ha ancora solo un asciugamano legato in vita... sorride malizioso.

"Visto che è mezzogiorno che ne dici di ordinare qualcosa con il servizio in camera, mangiamo e decidiamo cosa fare?"
Faccio scorrere la porta di vetro e allungo un braccio verso di lui, che mi guarda imbambolato, perso...

"Non è che mi passeresti un asciugamano?"
Alzo un sopracciglio, ma lui continua a sorridere compiaciuto... e a guardare.

"Vuoi questo?"
E indica quello che ha lui in vita, facendomi sbuffare, ma anche facendomi ridere.

"Dai scemo! Dammi un asciugamano di quelli puliti."
Si mette a ridere anche lui e dopo aver preso uno di quei morbidi asciugamani dell'hotel, mi ci avvolge lui stesso, mi attira fra le sue braccia e mi bacia fra i capelli.

"Solo perché mi è piaciuto il risveglio faccio il bravo... mi piace quando prendi l'iniziativa."

"Ah si?"
Sorrido e sollevo il viso per guardarlo negli occhi.

"Si... dovresti farlo più spesso, non sempre, ma un po' di più."
Si avvicina alle mie labbra, ma lo blocco.

"Se ti piace quando prendo l'iniziativa, allora vattene di là e ordina il pranzo, ho fame."

"Intendevo un altro tipo di iniziativa, ma mi sono svegliato troppo bene per lamentarmi..."
Sorride e prima di lasciarmi sistemare, però si avvicina al mio orecchio.

"...aspetterò stasera."
Mi metto a ridere e lo spingo fuori dal bagno... idiota.

"Hai qualche richiesta particolare sul cibo?"

Independent || Sebastian VettelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora