Capitolo 14 -2027-

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"Ale! Aleee!"
Sento mio fratello urlare dal piano di sotto, è tornato a casa.

"Si?"

"Muoviti a scendere, ho una sorpresa per te!"
Alzo gli occhi al cielo, ma sorrido.

"Ero solo andata un attimo in bagno, arrivo."

Corro giù per le scale e trovo Simone che tiene per i fianchi Martina mentre si scambiano effusioni. Li guardo e alzo un sopracciglio.

"Sarebbe questa la sorpresa?"
Si staccano e entrambi si mettono a ridere.

"Scusa eh se volevo salutare mia moglie."
Mio fratello mi viene incontro e mi lascia un bacio sulla fronte.

"Com'è andata la giornata? Come stai?"
Sospiro.

"Dai, è andata. Martina è stata fantastica, è riuscita a distrarmi e farmi divertire almeno in parte."
Sorride, forse rassicurato o forse pensando alla sua dolce metà, la quale nel frattempo è andata a finire di preparare la cena in cucina.

"Comunque se vuoi la tua sorpresa vai ad aprire la porta."

Lo guardo un po' confusa, dev'esserci qualcuno, ma chi potrebbe essere già qui? Non ho grandi conoscenze qua in Svizzera.
Apro la porta e non vedo nessuno, faccio un passo avanti...

"Bu!"
Per poco non mi viene un infarto e subito mostro il dito medio a quel demente di un inglese che mi ritrovo come amico.

"Luke! Ma hai voglia di iniziarla questa stagione in F1 o stai cercando un modo per farti uccidere? O per uccidere me?!"
Si mette a ridere e mi abbraccia, nonostante io cerchi di divincolarmi.

"Lo so che non vedi l'ora di ricominciare una stagione con me!"
Mi stringe ancora di più e la smetto di oppormi stringendolo a mia volta, mettendomi a ridere anch'io.

"Ma dov'eri? Com'è che sei qui?"
Si fa più serio.

"Mi ha chiamato stamattina tuo fratello e..."

"Ti ha raccontato tutto..."
Anche il mio sorriso si spegne, ma Luke mi riprende.

"Ehi ehi, finché io sarò qui quella faccia triste non la voglio vedere!"
Scuoto la testa, mi sforzo di tornare a ridere e lo invito ad entrare, forse era quello di cui avevo bisogno.

Andiamo in cucina e ci sediamo insieme ai due padroni di casa, ci stavano aspettando per iniziare a mangiare, e i piatti sono già stati riempiti da delle bellissime e immagino buonissime lasagne fumanti, guarda caso proprio il mio piatto preferito.

"Mi ci potrei quasi abituare ad essere trattata così!"
Sorrido prendendo un bel boccone e facendo ridere tutti gli altri.

"Comunque tu..."
E punto la forchetta contro Luke.

"...non mi hai ancora detto come fai ad essere già qui."
Parlo con la bocca ancora piena, scatenando di nuovo la risata del mio amico.

"Come ti ho già detto mi ha chiamato tuo fratello stamattina, così ho preso il primo aereo per Zurigo, poi il treno fino qua e tuo fratello è venuto a prendermi in stazione."
Ne parla con una tale tranquillità... come se fosse normale una cosa del genere!

"Ma dov'è che eri?"

"In vacanza..."
Alza le spalle, tranquillo e continuando a mangiare.

"Ti ho chiesto dove!"
Mi metto a ridere, davvero, come faccio a sopportarlo?

"È il luogo in cui verrai in vacanza con me ovviamente! Si parte domani mattina, non hai il diritto di opporti ed è inutile che tu insista: sarà una sorpresa!"

Independent || Sebastian VettelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora