Capitolo 18 -2027-

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Mi risveglio sorridendo, quando sento Sebastian accarezzarmi un fianco.
Non appena apro gli occhi mi ritrovo di fronte al suo sorriso e ai suoi occhi azzurrissimi.

"Buongiorno stupenda."

"Buongiorno..."
Mi prende una mano e se la porta alle labbra per lasciarci un tenero bacio e poi sorride.

"Non l'hai tolto..."
Guardo nella sua stessa direzione e noto il braccialetto con il circuito di Interlagos sul mio polso.

"Non ci ho neanche pensato, è da due anni che lo tengo e non ho intenzione di toglierlo!"

Mi attira di più a sé e ne approfitto per accoccolarmi al suo petto, ma mi brontola la pancia e inizio a ridere.

"Quanto abbiamo dormito? Che ora è?"
Mi passa una mano sulla pancia e ride anche lui quando brontola di nuovo.

"Abbiamo dormito abbastanza, avevamo entrambi bisogno di recuperare un po' di energie, sono le 2."

"Ma Luke?"

"Mi ha portato lui qua in hotel ieri sera, ha detto che avrebbe trovato un posto dove dormire, a meno che tu non mi avessi cacciato, in quel caso avrei dovuto chiamarlo e sarebbe tornato da te."

"Mi presti il telefono? Devo chiamarlo, ma al momento non so dove sia il mio."

Me lo passa senza farsi problemi e compongo velocemente il numero dell'inglese, il telefono squilla a lungo e sto quasi per buttare giù quando sento la voce assonnata del mio amico.

"Pronto? Sebastian? È successo qualcosa? Non mi avevi chiamato ieri, pensavo che aveste chiarito... dove sei? Dov'è Sandy?"
Penso di averlo svegliato, ma nonostante questo ha iniziato a parlare a macchinetta tutto preoccupato per me.

"Luke dove sei?"

"Sandy? Perché hai il telefono di Seb? Non dirmi che l'hai ucciso, mi dispiace, ma non posso aiutarti ad occultare il corpo..."
Me lo immagino sorridere dall'altra parte del telefono, almeno spero stia solo scherzando e mi metto a ridere.

"È tutto a posto, ormai sono incastrata.
Siamo innamorati e non c'è niente da fare."
Seb mi sorride e mi lascia un leggero bacio a stampo che mi fa sciogliere ancora una volta.

"Quindi è tutto a posto?"
Me lo chiede quasi titubante.

"In realtà non abbiamo quasi parlato, ci siamo chiesti scusa a vicenda, ma non avevamo bisogno di parole in quel momento..."

"Ok, ok, chiarissima. Scusa, ma non mi interessano i dettagli hot."
Scoppio a ridere e scuoto la testa.

"Grazie Luke."

"Devi ringraziare di avere Sebastian."
Guardo il tedesco e sorrido.

"Non so come me lo possa meritare un uomo del genere."
Seb sorride a sua sua volta e mi ruba il cellulare mettendolo in viva voce.

"Fra mezz'ora puoi tornare, lascia solo che ci diamo una sistemata. Pranziamo assieme con il servizio in camera?"
Il tedesco guarda me e tende anche un orecchio verso il telefono attendendo una nostra risposta.

"Certo!"
Esclamiamo quasi all'unisono.

"Allora a fra poco, ciao Maxwell."

Chiude la chiamata, lancia il telefono sul materasso e mi solleva di peso per portarmi in bagno.
Scoppio a ridere e non appena mi appoggia per terra lo prendo per i fianchi.

"Ti prometto che dopo usciamo e cerchiamo di chiarire tutto, non voglio più nessun argomento tabù fra di noi, ma almeno un pranzo a Luke lo dobbiamo."
Lo bacio e gli sorrido trascinandolo con me sotto la doccia.
Come riesca a preoccuparsi sempre di tutti davvero non lo capisco...
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Independent || Sebastian VettelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora