Capitolo 33.

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Esco di casa con uno sbuffo e cerco la tessera dei mezzi tra il disordine della mia borsa. Quando la trovo alzo lo sguardo e, sorprendentemente, noto Hosung fissarmi dal cancello.
Lo ignoro, passandogli accanto e superandolo con classe, ma oggi sembra più cocciuto del solito.
«Noona, stai ignorando i miei messaggi di proposito?» chiede, raggiungendomi in pochi passi, agevolato dalle sue gambe lunghe.
«Farò tardi al lavoro, lasciami stare.»
«Non puoi fare così!»
Mi sta quasi supplicando, posso sentirlo dal suo tono di voce, ma continuo a camminare.
«Mi hai chiamato per chiedermi consiglio, e non mi dici neanche com'è andata a finire?!»
Mi fermo, finalmente, una volta arrivata alla fermata dell'autobus. Hosung mi guarda con le labbra strette, in attesa di una risposta.

«Eh? Dici sul serio?!» esclama.
Alcuni passeggeri dell'autobus si girano nella nostra direzione, quindi premo una mano sulla bocca del ragazzo per obbligarlo a fare meno rumore possibile.
Faccio un piccolo inchino di scuse, poi mi rivolgo, infuriata, al ragazzo.
«Abbassa la voce, siamo in un luogo pubblico!» sussurro.
Lui scuote la testa e si gira verso il finestrino con un'espressione pensierosa.
Solo dopo una manciata di minuti si gira di nuovo e ricomincia a fare domande.

«Quindi non vi siete scambiati gli anelli?» indica con un gesto del capo le mie mani, intrecciate sulla mia borsa.
«Anelli? Non dobbiamo mica sposarci» rispondo, come se fosse ovvio.
«Io non sarei andato a letto con lui, senza un anello al dito» incrocia le braccia al petto, indignato. «E poi il matrimonio non c'entra; è una tradizione, ai cento giorni, scambiarsi i couple rings!» spiega.
Mi mostra la sua mano, dove c'è un anello argentato, il quale luccica grazie alla luce del sole che penetra dai finestrini dell'autobus. Afferro il suo polso e indico il quarto dito.
«Hai un anello, vuol dire che hai la ragazza! Perché non me lo hai detto?»
Alza le spalle e si trattiene per non scoppiare a ridere.
«In realtà ci siamo lasciati, lo tengo solo per ricordo.»

Alla fine non so come e non so per quale motivo, esattamente dieci ore dopo, mi ritrovo in una gioielleria, davanti agli anelli per coppie.
Una commessa, truccata e profumata, mi guarda con un sorriso troppo entusiasta.
«Signorina, sta per caso cercando un regalo?»
Scuoto la testa, cercando di balbettare qualcosa, ma peggioro solo la situazione.
Infatti, la ragazza guarda alle mie spalle, prima a destra e poi a sinistra, poi mi sorride di nuovo inclinando la testa da un lato.
«Se è venuta qui da sola, questo non è il reparto giusto per lei. Vuole che le faccia vedere degli orecchini?» chiede, indicando con eleganza un bancone poco più lontano da noi.
«In realtà... Il mio ragazzo è qui fuori» spiego, anche se l'idea di dover scegliere gli anelli proprio con Hosung mi fa già fumare il cervello.

Mentre esco dal negozio, a passo svelto, verso la zona relax, noto che in realtà il ragazzo mi stava aspettando all'entrata felpa gioielleria.
Aguta una mano e mi fa segno di avvicinarmi.

«Allora? Hai trovato qualcosa che ti piace?»
Abbasso la testa nella vergogna più totale, poi mi decido a spiegargli la situazione.
«Devi entrare con me, altrimenti la commessa non crederà che sto cercando degli anelli di coppia.»

Non faccio in tempo a finire la frase, che Hosung mi ha già presa a braccetto, ed ora sta marciando felice verso la commessa che, non appena ci vede, comincia di nuovo a sorridere con enfasi.

«Signorina, ci faccia vedere gli anelli più alla moda che ha» esordisce Hosung, tenendomi un braccio attorno ai fianchi.
Il contatto mi procura parecchio fastidio, ma lo lascio fare solo data la situazione.

La commessa, sempre sorridendo, ci mostra alcuni modelli più in voga, ma ogni volta che guardo il prezzo, sento come una fitta allo stomaco.
Hosung, grazie al cielo, sembra notarlo, infatti ferma la ragazza, che era in procinto di mostracene molti altri, e spiega la situazione.

«Non possiamo spendere molto, siamo due studenti universitari» dice, sfoggiando il suo sorriso più sincero.
La commessa alza impercettibilmente un sopracciglio non appena pronuncia quella frase.
Anche se la differenza d'età può essere un dettaglio trascurabile, gli abiti che indossiamo sono troppo diversi tra loro.
«A-ah, d'accordo. Vi mostrerò altri modelli più economici.»

Prendo la piccola scatola in mano, mentre Hosung, accanto a me, guida tra le vie affollate del centro. La apro e ammiro la coppia di anelli che, dopo tanto sudore freddo e momenti imbarazzanti, ho scelto.
Sono semplici e non molto lavorati, ma al loro interno hanno la scritta "Blind Date", per ricordarci come ci siamo conosciuti, e la data del nostro fidanzamento.

«Pensi che a Namjoon piaceranno?» chiedo, preoccupata.
«Certo che sì. Se è stata la sua ragazza a farlo, gli piacerà qualsiasi cosa, giusto?» ammicca.
Sposto lo sguardo fuori dal finestrino e sospiro.
«Lo spero tanto.»
«Dovresti chiedergli quando sarà libero per vedervi, così potrai darglieli.»

Annuisco, qualche volta anche lui riesce a dire qualcosa di sensato.
Afferro, quindi, il telefono e faccio partire una telefonata.
Dopo quattro squilli, risponde.

«Pronto? Sono un po' occupato adesso» in sottofondo, sento il rumore di un phon.
«Sei libero questa settimana? O nel weekend, non fa differenza» chiedo, visibilmente imbarazzata.
«Non credo. Fino alla fine del mese sarà un inferno.»
Mi mordo il labbro inferiore e spero in una sua proposta, ma sfortunatamente non ricevo nulla del genere.
«Ora devo andare, ci sentiamo.»

Fantastico.

Riaggancio e sbuffo, puntando gli occhi sulla strada, ma subito li spalanco.
«Hosung-ssi, si può sapere chi ti ha dato la patente?»
«Eh? Perché?»
«Stai andando contromano.»



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Ehilà!
Sono tornata con un capitolo che non mi fa impazzire, ma almeno serve da congiunzione per i prossimi.
Manca poco alla fine, e quasi quasi mi dispiace :(
Sto scrivendo questa storia da quasi un anno (il 5 agosto è un anno preciso) e mi ci sono affezionata...

Che ne pensate del personaggio di Hosung? Vi sta simpatico? :/

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, grazie per aver letto e alla prossima!

P.S.: nel dubbio, stream Epiphany!

Blind Date // Kim NamjoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora