Capitolo 40. Finale 2.

1.6K 80 20
                                    

Faccio un passo verso Namjoon e richiudo la mano nella quale tiene la collanina con l'anello.
«Penso sia meglio se la tenessi tu.»
Namjoon fa pressione sulla mia, ma continua a tenerla chiusa.
«Non possiamo vederci. Hanno deciso così» spiega rapidamente.
«Capisco la loro decisione» inizio, ma la mia voce trema. «Ma non hanno pensato anche a te, a noi?» chiedo.

Sento la voce uscire spezzata dalla mia bocca, mentre con le mani ora stringo quelle di Namjoon.
Lui non accenna a guardarmi negli occhi, quindi gli afferro il volto e lo obbligo a guardarmi negli occhi.
«È questo quello che vuoi davvero?»

Mi guarda tristemente, come se mille pensieri negativi stessero attraversando la sua mente; ma non dice nulla.

«Nam, dimmi qualcosa, ti prego.»
«Potremmo riprovarci tra qualche mese» azzarda.
«Qualche mese?» chiedo, preoccupata.
Annuisce, ma non sembra del tutto convinto.

A questo punto mi porta verso una panchina ben nascosta dietro a degli alberi, ci sediamo e mi mette una mano su una gamba.

«Per adesso non vogliono che ci frequentiamo. In questo modo non dovrò rivelare niente ai media ed i fan si abitueranno gradualmente all'idea» spiega.
Questa volta sono io a tenere lo sguardo altrove, lontano dal suo. Tutta questa situazione è fin troppo stressante.

«E quanto dovrò aspettare, esattamente?» chiedo, titubante.
Ho ancora un'ultima cosa da dirgli, prima di sapere come andrà a finire tra di noi, ma non so se sia giusto parlargliene.
«Da sei mesi a un anno, circa.»
Sospiro pesantemente; forse è il caso che glielo dica.

Noto, però, Hosung nascosto dietro ad un tronco, mentre mi guarda e indica lo spray al peperoncino che tiene in mano.
Scuoto la testa, incredula e al limite della pazienza.
«Vattene!» mormoro a denti stretti.
«Cosa?» chiede Namjoon inarcando un sopracciglio.
«No, no, niente.»
Mi passo una mano sulla fronte, ma decido che sia meglio continuare a parlare, nonostante abbia uno spettatore di troppo.

«Namjoon, devo dirti una cosa» inizio.
Il diretto interessato stringe di più la mia mano, mentre strofina il pollice sul dorso.
«Penso di essere incinta.»

Tutto d'un tratto, il coreano sbianca.
«Cosa?» chiede, mentre allontana le mani dalle mie. «Sei sicura?»
Annuisco, poi tiro fuori dalla borsa l'ultimo test di gravidanza che ho fatto, esattamente questa mattina.
Namjoon lo prende, tremante, e lo guarda facendo luce con la torcia del telefono.
«Hai provato a farne altr-»
Lo precedo svuotando la mia borsa davanti a lui. Una decina di bastoncini identici scivolano sulla panchina. Mostrano tutti lo stesso risultato.
«Sono pronta a farlo anche davanti a te, se proprio non ci credi.»
Fissa il suo sguardo su tutti i test davanti a lui poi, ancora più spaventato, si asciuga la fronte. «Devo farlo anche io?»

Corrugo le sopracciglia, ma ci rinuncio e scuoto semplicemente la testa.
«No, non devi farlo anche tu. Non sei tu ad essere incinto.»
Annuisce, ovvio.

«Sarà maschio o femmina? E se fossero gemelli?» chiede, ancora più disperato.
«Aspetta» lo fermo, prima che possa impazzire del tutto. «Mi stai dicendo di tenerlo?»
Namjoon si gratta la testa e fa una leggera smorfia che lascia intendere tutto e niente.
«Non dico di non volerlo. Ma non saprei dirti quante volte abbia fantasticato su una famiglia con te» mi passa una mano sulla guancia. «Anche se non ci voleva, proprio adesso.»

Sbuffa, si alza in piedi e mette le mani sui fianchi.
«Solo se sei d'accordo, ovviamente.»
«Su cosa?»
«Sul fatto di diventare mamma. Ci hai pensato?»

Sospiro: ha ragione. Ci ho pensato abbastanza?
Tiro le labbra in una linea lunga e stretta, indecisa.
Come spesso accade, mi trovo in uno di quei momenti in cui non so cosa fare della mia vita. Tutto mi sembra correre troppo veloce, mentre io rimango anni luce indietro, aspettando che i fatti prendano una piega a me favorevole.
Ma, questa volta, non ho molto tempo per pensare. Devo essere decisa.

«No, non penso di volerlo tenere.»
Namjoon sbianca per la seconda volta.
«Cosa? Perché? Non sembravi così contraria» gesticola, nel panico.
«Come hai detto tu, non ci voleva proprio adesso. Non puoi nascondere una cosa tanto grande, quindi aspetteremo. D'accordo?»
«Sono d'accordo con qualsiasi cosa tu voglia.»
«Quindi ti aspetterò, ma tu aspetta anche me.»
«Lo farò.»


☹️☹️☹️

Ehilà! Sono viva!
Chiedo scusa per l'assenza, ma ho iniziato da poco l'università e sono un po' presa da diverse cose...
I miei finali sono abbastanza fuori dall'ordinario, ma in qualche modo devo pur farvi prendere un colpo! 😈
Scherzo, scherzo.
Come pensate avrebbero potuto chiamare un ipotetico bambino/ bambina? Help, non fatemi pensare a Joonie padre che piango.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, grazie per aver letto e alla prossima!

P.S.: nel prossimo capitolo, preferireste un finale felice o triste? Sono un po' indecisa, in realtà :/

Blind Date // Kim NamjoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora