Capitolo 34.

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«Siamo già a Maggio» mormoro tra me e me, mentre esco dall'ufficio.
Inizia a fare caldo, in questi giorni, e l'umidità è sempre più fastidiosa. Ed io odio l'umidità.

Sorpasso alcune ragazze che, nella loro innocenza giovanile, stanno fotografando una manifesto che ritrae i Bangtan Boys.
Sorrido, forse con un pizzico di malizia, e mi siedo su una panchina non molto lontana da loro.

«Hai sentito? Jungkook-oppa si sta facendo di nuovo crescere i capelli!» dice una.
«Spero tanto che non glieli facciano tagliare; penso sia bellissimo...» aggiunge l'altra.
Iniziano entrambe a scrivere sul loro cellulari, ridendo di tanto in tanto. Poi, alla fine, una di loro si riconnette al mondo reale e mette via il suo telefono.
«Ah, Mina-ya, hai visto la live di Namjoon-oppa, ieri sera?» chiede.

Istintivamente, mi sporgo sulla panchina per poter ascoltare meglio.

L'altra ragazza annuisce.
«Non potrei mai perdere una live del mio bias, mai!»
Solo ora, noto che ha un polsino con la figura di Koya dei BT21, e lo sta agitando davanti al volto della sua amica.
«Riusciremo a farci notare, un giorno, stai tranquilla!»
Si tengono le mani a vicenda, saltellando come dei conigli e schiamazzando di tanto in tanto.

Sussulto e torno a guardare dritto davanti a me.

«Ricordati di mandarmi tutti gli screen, allora.»
«Ti manderò solo i più belli!»

Mi mordo l'interno della guancia, un po' invidiosa. «Anche io li voglio» sussurro con il tono più basso possibile.
«Che cosa?»
Quasi cado dalla panchina dallo spavento.
«Hosung-ssi, mi hai quasi uccisa!» inizio a colpirlo con la mia borsa, finché non si rannicchia sul marciapiede chiedendo perdono.

«Perché ti ritrovo sempre tra i piedi?» chiedo, mentre mi allaccio la cintura.
«Oggi ho finito le lezioni prima del solito perché un insegnante era assente. Quindi ho pensato: "Perché non vado a prendere la mia adorata vicina al lavoro?"» sorride stringendo gli occhi e mette in moto.
«Io non capisco. Vai all'università, dovresti studiare, lavorare, uscire con i tuoi amici, eccetera. Ma ti ritrovo sempre appresso» affermo, indignata.
«Tu e Namjoon vi siete più visti?»
«Hey!» gli colpisco il braccio. «Rispondi prima alla mia domanda.»
«Non era una domanda, quindi rispondi alla mia» replica.
Incrocio le braccia al petto, e proprio in quel momento squilla il mio telefono.
Mi affretto a prenderlo in mano e rispondo subito non appena vedo il nome sullo schermo.

«Pronto?»
«Hey, ciao. Domani sarò a Seoul, ti va di venire da me stasera?»
Lancio uno sguardo veloce a Hosung, che sta guidando con un sorriso sornione in volto.
«Ah, così poco preavviso-»
«Posso venire io da te, se non puoi. Ho una cosa da darti
Spalanco gli occhi. Una cosa da darmi?
«Una cosa da darmi?»
Hosung si gira verso di me, nonostante la sua espressione sia l'opposto della mia.
«Una cosa da darti?» dice, a bassa voce.
«Vedrai, ti piacerà. O almeno spero
«Non puoi lasciarmi così, adesso sono troppo curiosa» mi lamento, sprofondando sul sedile.
Namjoon ride, ed è subito come se io fossi diventata una di quelle ragazzine incontrate poco fa.
«Allora? Facciamo da me?»
Guardo di nuovo Hosung, questa volta tranquillo, concentrato sulla strada.
«Sì, meglio a casa tua.»

Inizio a pensare che, nonostante faccia molto caldo, l'idea di mettermi una gonna sia stata la peggiore mai presa in vita mia.
Tutta colpa di Hosung che, da bravo ficcanaso, ha voluto trasformarsi in Enzo Miccio per un paio d'ore, nelle quali non ha fatto altro che criticare il mio guardaroba.

Mi infilo nell'ascensore lussuoso del complesso di appartamenti lussuosi e salgo fino al piano su cui abita Namjoon.
Stringo tra le mani il piccolo sacchetto in cui sono contenuti i nostri anelli. Ogni minuto che passa, però, continuo a darmi della stupida per essere stata io a prenderli.

Lascio le scarpe all'entrata e mi avvio nel grande salone, trovandolo però vuoto.
«Namjoon?» lo chiamo, ma non risponde.
Decido di andarlo a cercare, nonostante sia sicura di perdermi tra le stanze di casa sua.
Infatti, apro diverse porte, ma sono sempre quelle sbagliate.
Alla fine, riesco ad arrivare nella sua camera da letto, in cui trovo dei segni di vita: il suo telefono è sul letto, insieme ad un paio di occhiali, rotti.
Sorrido. Namjoon, the God of Destruction.

«Ah, non ti avevo sentita arrivare»
Appare davanti a me con un asciugamano in vita e i capelli, le spalle e il petto bagnati.
Impongo alla mia testa di bloccare il mio corpo dal saltargli addosso poi, dopo un respiro profondo, ritorno in me.
«Vestiti, ti prego.»
«Perché?» si guarda dall'alto, come se fosse la prima volta, poi guarda me. «Sei forse troppo attratta da me?»

Forse oggi dovrò usare la mia borsa come arma per la seconda volta.

«Ecco» mi porge una scatola e mi fa cenno di aprirla.
«Jimin mi ha quasi rimproverato. Ma è troppo bravo per farlo, quindi alla fine è come se mi avesse solo dato un consiglio.»
Lo guardo un po' confusa, poi decido di aprire la scatola.
Rimango di sasso, poi inizio a ridere nervosamente.
«Non è possibile» dico, solo.
«Cosa? Perché? Non ti piacciono?»

Una coppia di anelli luccicano davanti ai miei occhi, e non potrei essere più devastata.
Scuoto la testa e subito dopo gli passo la borsa che, per ore e ore, ho rimpianto di aver portato con me.

È come se avesse un punto interrogativo stampato in volto, ma la prende e inizia a svelare il suo interno.
«Non dirmi che anche tu...»
Annuisco. «Sì, anche io.»
Ci guardiamo per un attimo e poi, come siamo soliti fare, ci mettiamo a ridere all'unisono.

«Però» aggiungo. «Io ho pensato a qualcosa che ti è sfuggito.»
«Sentiamo.»
«Ho preso anche una catenina cosicché, se non potrai portarlo al dito, potrai usarlo come ciondolo.»
«Oh, geniale» prende in mano la catenina e fa per aprire il gancio, ma lo fermo.
«Lascia fare a me, potresti romperlo.»
Alza gli occhi al cielo, ma almeno so che è felice.
Mi dà un bacio sulla tempia e si avvicina ancora di più a me.
«Era questo che intendevo, quando dicevo di voler incontrare qualcuno con un cervello sexy.»



                     

Ehilà!
Mi sono divertita molto a scrivere questo capitolo lol anche se in realtà non è niente di speciale (vabb sono contenta lo stesso).
Alla fine, si sono regalati gli anelli a vicenda. Bravi! *applaude sarcasticamente*
:')
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, grazie per aver letto e alla prossima!

Blind Date // Kim NamjoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora