La mattina seguente, Morad l’accompagnò a casa e la raccomandò ancora di non viaggiare pesante.
- Portati lo stretto necessario. Non sarà un viaggio lungo. - le disse e si avviò verso le cucine.
Nemeria andò dritta verso la camera degli ospiti e buttò sul letto quello pensava potesse servirle. Non era mai stata a Ugarit, aveva scoperto della sua esistenza solo alcuni giorni prima e non sapeva cosa Tyrron avesse in mente. Era difficile scegliere cosa portarsi.
- Aghà, avete bisogno di una mano? - le domandò Bahar, in piedi sulla soglia.
Nemeria scorse le cose che aveva scelto: kandys e anaxyrides leggeri, due paia di calige e biancheria di cotone pulita. Si mise le mani sui fianchi e sospirò.
- Non ti preoccupare, faccio da sola. -
Quando la sentì allontanarsi, si voltò verso la porta. Sul pavimento brillava il filo d’argento. Nell’aria calda della stanza, sembrava che fosse fatto d’acqua per quanto era luminoso. Nemeria lo raccolse, lo attorcigliò attorno al dito e lo lasciò cadere di nuovo.
La porta della sua vecchia camera da letto era chiusa, come sempre quando Noriko era in casa. Trovava claustrofobico dormire in una stanza senza finestre, ma odiava ancor di più la mancanza di intimità. Tra i due, aveva scelto il minore dei mali e a lei era sempre andato bene. Ora quella porta chiusa sembrava intimarle di andarsene; che, dopo quello che aveva detto la scorsa sera, non aveva più il diritto di entrare. Se avesse avuto scelta, Nemeria lo avrebbe fatto volentieri, ma il suo armadio era lì dentro. Inspirò, strinse la maniglia e la abbassò.
Noriko era seduta sul pavimento in meditazione, spalle e schiena dritti. Non aprì gli occhi né alzò la mano per salutarla.
- Stai meglio? - le chiese.
- Ho solo un leggero mal di testa, non ti preoccupare. - rispose Nemeria.
Tirò fuori dall’armadio la kandys blu che aveva indossato alla cena con gli sponsor, i bracciali d’oro con rubini e un fermaglio d’avorio.
- Vado via un paio di giorni con Tyrron. - la informò.
Uno sbuffo d’aria improvviso le ingrossò la tunica, unico segno che Noriko l'aveva sentita e non era entusiasta.
- E gli allenamenti? -
- Tyrron dice che mi farà bene allontanarmi da Kalaspirit per un po’. -
- E tu credi che sia una buona idea andare in vacanza ora che la stagione è alle porte? -
- Non peggiorerò se per tre giorni non mi alleno. -
- Non credo sia una scelta saggia. -
- Credi quello che ti pare, io ho deciso. -
Prese la sua roba e si girò. Noriko si era alzata e la stava fissando a pugni chiusi. Due occhiaie profonde le macchiavano il viso diafano.
- Non voglio che vai... -
Nemeria trattenne la rispostaccia. Non l’aveva mai sentita parlare così, con quell’urgenza, come se il mondo le stesse per crollare addosso.
- Vado via con Tyrron, non con uno sconosciuto. Andrà tutto bene. -
- Non mi fido di lui e nemmeno tu dovresti. -
- È Tyrron, il nostro lanista. Il massimo che può succedere è che mi faccia provare qualche nuovo alcolico. -
- Sei innamorata di lui? -
Nemeria sussultò e sgranò gli occhi: - Cosa? -
- Ti ho chiesto se sei innamorata di lui. -
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Whispering Wind
FantasySECONDO LIBRO DELLA SAGA "JINIAN" L'adolescenza è l'epoca in cui l'esperienza la si conquista a morsi. (Jack London) Sono passati quattro anni dalla fine del torneo e Nemeria ha una nuova vita. Lei e Noriko sono tra le più famose gladiatrici di Kala...