Vecchie conoscenze [2/3]

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Noriko fu la prima. Si tamponò le labbra col tovagliolo e si alzò. Sulla soglia della porta, prima che Bahar uscisse, Nemeria le mise una mano sulla spalla: - Posso chiederti una cosa? -

- A tua disposizione. -

- Che... tu sappia... c'è qualcuno oltre Tyrron che possa parlare con Nande? - si mordicchiò la lingua e scosse la testa, - Intendo se c'è qualcuno che può fare domande su questioni personali. -

- Di che tipo? -

Nemeria si grattò la nuca: - Pensavo al mio problema, ecco. -

- Il tuo pro... ah! No, assolutamente no. Solo i lanisti possono fare domande di questo genere. -

- Ne sei sicura? -

- È una delle regole a cui i medici della Scuola si devono attenere, pena l'espulsione immediata. Ma perché ti interessa? È successo qualcosa? -

- No, ero solo curiosa. - dissimulò il nervosismo in una sventagliata di mano, - Piuttosto, ora vado a prepararmi. -

Si chiuse la porta alle spalle e ci si appoggiò contro. Noriko teneva Batuffolo in braccio con una mano appoggiata sulla pancia, pronta a fermarlo, e l'altra affondata nel pelo dietro il collo a fargli i grattini.

- Allora? -

- Nulla. Mi ha detto che Nande e Majid non possono rivelare niente se non a Tyrron. - Nemeria si passò una mano tra i capelli, - Tu cosa pensi? -

- Io penso che dovresti fare un po' d'ordine e darti delle priorità. -

- Ma questo è importante. Se questa cosa giungesse alle orecchie di un nostro possibile sponsor... -

- Non accadrà. -

- E come fai a dirlo? -

- Ti devi fidare di me. Non uscirà nulla. - lasciò rotolare Batuffolo sul letto e riprese a grattarlo sulla pancia, - E poi, anche fosse, davvero ti interessa? Sei una gladiatrice. -

- Tyrron ha detto che è importante però. Gli sponsor più importanti sono uomini e sapere che non sono mai diventata una donna potrebbe farmi perdere valore ai loro occhi. -

- Se fossi stata una gladiatrice normale, forse. Ma hai vinto il torneo della Scuola e il pubblico ti adora. Nessuno sponsor rinuncerebbe a te. Sarebbe da idioti. -

Nemeria spostò la montagna di vestiti dallo sgabello e ci si sedette. Si prese la testa tra le mani e trasse un profondo respiro: - Sono difettosa. -

- Tutte noi lo siamo. -

- No, voi... - si morse l'interno della guancia, abbandonando le braccia tra le gambe aperte, - voi siete fantastiche e bellissime. Tu, Durga, Ahhotep se non foste diventate gladiatrici, sareste normali. Io invece sono proprio così. Difettosa. -

Le labbra di Noriko si ammorbidirono in un sorriso. Le sistemò una ciocca dietro l'orecchio, indugiando in una carezza sulla guancia: - Per me tu sei bellissima, la ragazza più bella che io abbia mai visto. -

- Ma tu lo dici solo perché sono la tua migliore amica. Se non portassi i capelli lunghi, la gente lì fuori mi scambierebbe ancora per un ragazzino. - sospirò e si passò una mano sulla bocca, - Scusami. Lo so che lo pensi davvero, ma... -

- Ma ti viene difficile credermi. -

- È solo che a parte te, nessuno pensa io sia bella o attraente. E mi rendo conto che sono fortunata e che il pubblico mi adora, solo però vorrei anche che qualcuno mi amasse. -

- Non qualcuno. Un uomo. -

Nemeria non rispose. Non serviva. Si strinse nelle braccia per scacciare il freddo e annuì. Lei voleva solo essere normale, come tutte le altre gladiatrici. Come le donne della sua tribù.

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