Capitolo 2.

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Tornai nell'altra sala e Lizzie mi venne in contro.

"È successo qualcosa?Mi sembri scioccata." Disse.

"Niente..." Risposi io.

La giornata di lavoro passó così lentamente che mi sembrò di essere invecchiata di almeno 30 anni.

Per strada iniziai a parlare con Liz e le raccontai tutto per avere un opinione.

"Oddio ma è fantastico! " Disse alla fine saltellando e battendo le mani come una bimba piccola.

"Bhe...in effetti si... ma non ho nulla da mettere per stasera..." Risposi.

"Allora andiamo a fare shopping!! " Disse Liz entusiasta.

Così facemmo. Comprai un vestitino blu elettrico,il mio colore preferito,abbellito da brillantini e delle scarpe col tacco neri.

Alle 18:15 mi arrivò u messaggio, sbloccai il telefono e lessi: " Sono Emi stasera alle 20 va bene?"

Risposi molto velocemente:" Certo." E posai il telefono...

Una volta finita di prepararmi mi guardai allo specchio.. il vestitino era un po' troppo stretto e quindi il mio seno grande risaltava ancora di più,i capelli neri arricciati alle punte scendevano perfettamente. Poi mi arrivò una chiamata.. era lui..

"Hei Destiny sono Emi. Mi dici dove abiti che ti vengo a prendere?"

Glielo spiegai e alle 20 precisa era sotto casa mia. Lizzie era più emozionata di me e salutandomi mi disse di divertirmi e di farle sapere ogni minimo dettaglio.

Salì nella sua macchina e lui mi salutó con un caloroso sorriso. Il silenzio regnava sovrano,così per rompere l'imbarazzo iniziai a parlare.

"Ehm..dove andiamo?" Dissi impacciata.

"Non ti preccupare non ti porto in nessun posto sperduto per violentarti.... anche se un pensierino lo avevo già fatto quando ti ho visto salire in macchina." Disse guardandomi maliziosamente.

Arrossii e guardai fuori dal finestrino per non fargli vedere il mio imbarazzo.

"HA HA HA" Risposi con sarcasmo.

"Ti piacerà il posto in cui ti sto portando." Disse alla fine.

"Cercherò di fidarmi." Risposi guardandolo con aria sospetta.

Non disse nulla e continuò a guidare.

Quando fermó la macchina mi ritrovai una spiaggia di fronte. Ora si che erano inopportuni i tacchi.

"Non preoccuparti per le scarpe non dobbiamo camminare sulla sabbia " Disse leggendomi nel pensiero.

Annuii e lui scesa dalla macchina. Non fece nemmeno il gesto di aprirmi la portiera.Che maleducato!

Iniziammo a camminare e poi mio fece cenno di seguirlo. Entrò in una casa. Vidi che all'interno c'erano dei tavoli e un po' di gente.

"Questo è un risorante. Lo so che non sembra,ma qui ci viene solo chi non vuole essere disturbato. Loro non chiedono nulla a noi e viceversa. " Spiegò.

Ci sedammo ad un tavolo in fondo alla sala e ordinammo. Iniziammo a mangiare e lui mi fece alcune domande sulla mia vita,e quando finivo di parlare faceva delle battutine.Era un vero stronzo aveva da ridire su tutto.. era diverso da come mi aspettavo.. ci rimasi un po male.

Mi accompagnò a casa e mentre stavo per scendere dalla sua auto mi bloccò e provò a darmi un bacio ma mi spostai.

"Va bene piccola ci vediamo domani,visto che oggi non ho comprato nulla domani vengo a farmi un altro giro" Disse.

Salii sopra con le gambe che mi tremavano.. mi stava per baciare!!

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