Pain

756 60 76
                                    

Billy spostò Jonathan lentamente facendolo entrare nel seminterrato. Il ragazzo ferito raggiunse me e Steve salutandoci come se fossimo vecchi amici d'infanzia. La paura di morire faceva comportare le persone in modo diverso dalla loro indole. Doveva essere l'innata sensazione di sopravvivenza.

Salutai quel ragazzo che sembrava come resuscitato nei miei pensieri ed ero grata che non fosse morto. Notai che una benda gli fasciava la mano sporca di sangue. Billy si avvicinò lanciando a terra un sacchetto bianco di plastica con dentro i medicinali per guarire Steve. Io mi abbassai a raccoglierlo e alzai lentamente lo sguardo su di lui. Nemmeno quando eravamo andati in ospedale per quella ferita al braccio Billy aveva quell'espressione furiosa sul viso. La sua mascella era dannatamente tesa.

<<Vado a fumarmi una sigaretta.>> Disse il biondo con tono saccente per poi uscire dal seminterrato sbattendo la porta con violenza. Evidentemente l'età mentale di Billy Hargrove si doveva essere fermata allo stadio infantile.

Non potevo lasciare che stesse là fuori a quell'ora di notte. Non dopo quello che avevamo rischiato con Steve. Sicuramente non sarei riuscita a scappare con tre ragazzi feriti in giro per il paese. Andai verso i due ragazzi a terra e diedi la busta bianca a Jonathan, non riuscivo a guardare Steve negli occhi. Perché diavolo aveva dovuto baciarmi in un momento come quello?

Uscii dal seminterrato chiudendo la porta dietro di me. Incrociai le braccia avanzando per poi guardarmi attorno, ma non c'era traccia di Billy.

<<Se sei così incazzata immagino che Steve non ci sappia fare.>> Sentii alle mie spalle. Mi voltai e vidi Billy appoggiato al muro di mattoni del seminterrato. Rimasi a guardarlo: la schiena era appoggiata al muro, aveva una gamba piegata per tenersi in equilibrio e le mani erano occupate ad accendere la sigaretta con un accendino rosso.

Andai verso di lui totalmente furiosa e gli strappai la sigaretta dalle mani gettandola a terra insieme all'accendino. <<Cristo, Fitch! Hai il ciclo?>> Sbottò il biondo sorpreso dal mio comportamento. Rimasi a guardarlo. I miei occhi non si muoveva dalle sue iridi bluastre. Aveva i muscoli contratti e la mascella era tesa. Anche le vene del collo iniziarono a gonfiarsi. Ero sicura che, se non fossimo stati amici, mi avrebbe gettata a terra e massacrata di botte conoscendo la sua indole.

<<Dovrei farti uno sproloquio sul fatto che insinuare sempre che noi donne abbiamo il ciclo quando siamo arrabbiate è da sessisti, ma non c'è tempo.>> Iniziai avvicinandomi a lui. Ero davvero bassa in confronto a Billy, ma poco importava in quell'istante. <<Non puoi comportarti in questo modo senza una ragione, Hargrove.>> Spiegai. In quel momento mi sembrava di essere tornata all'inizio, quando era più facile insultarci che conoscerci. Quando la sua presenza mi mandava in circuito l'intero sistema nervoso.

Lui alzò gli occhi al cielo ed iniziò a sbuffare. <<Qualsiasi ragione io abbia non sono tenuto a dirtela per forza.>> Ribatté facendo spallucce. Sospirai cercando di calmarmi. Se quella era una patetica sceneggiata di gelosia non volevo minimamente crederci. Non eravamo in una dannata soap opera, avevamo rischiato la vita, maledizione!

<<Non fumerai proprio un bel niente stasera, come hai potuto vedere la vita è già abbastanza rischiosa senza dover incrementare le proprie possibilità di morte con delle fottutissime sigarette, Billy!>> Sbottai in conclusione. Il mio petto iniziò ad alzarsi ed abbassarsi a ritmo irregolare e mi accorsi di non avere più fiato. Evidentemente il mio tono era stato più alto di quello che avrei voluto tenere intenzionalmente.

Rimasi a fissarlo e pensavo che anche lui fosse stupito dal mio comportamento. Si avvicinò alla sigaretta che avevo gettato per terra poco prima e la sollevò prendendola tra le dita. Venne verso di me e la mise proprio davanti alla mia faccia. I suoi occhi glaciali mi tenevano incatenata, proprio come un mago ad uno spettacolo di magia. Non dissi niente, cercando di riprendere fiato piano piano. Con le dita, Billy teneva le due estremità della sigaretta e inaspettatamente la piegò di colpo spezzandola in due. Allontanò i due piccoli pezzi biancastri per poi lasciarli cadere a terra. Osservai attentamente i suoi occhi e quello sguardo era lo stesso della prima volta che c'eravamo conosciuti.

Stranger TwinsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora