Stranger Twins

Pieces

La situazione era davvero critica. Ero immobilizzata e le voci ed i rumori mi arrivavano ovattati, come se i miei sensi avessero totalmente smesso di funzionare. Le scene si scagliavano davanti ai miei occhi a rallentatore. 

La dottoressa Evans era ferma ancora sulla soglia della porta con quello strano aggeggio tra le mani, Jonathan era parato davanti a lei insieme a Steve. Gli occhi scuri del moro si alternavano tra me e quella donna, come se fossero una pallina da ping pong. Notavo come la sua espressione confusa fosse incorniciata da residui di sangue rossastro e lividi violacei.

Io ero ancora seduta accanto a Billy. Il sangue nelle mie vene si era fermato, quasi come il tempo in quel maledetto seminterrato. Mi accorsi che dai miei occhi iniziarono a scendere delle piccole gocce salate. Non riuscivo proprio a farle smettere mentre il mio sguardo si soffermava sull'espressione pacata di Billy. Mi domandai se riuscisse a sentirci in quel momento e mi chiesi cosa avrebbe fatto al posto mio. Mi immaginai cosa avrebbe risposto a quella donna se fosse stato sveglio e non giacente sul pavimento. Probabilmente l'avrebbe insultata, come suo solito.

Per la prima volta pensai come Billy Hargrove e non come Katherine Fitch.

Mi avvicinai al viso del ragazzo steso a terra e passai il palmo della mia mano sulla sua guancia. Il contatto fu delicato, come se avessi paura che si potesse rompere sotto il mio tocco.

<<Basta con queste perdite di tempo, consegnatemi Hargrove e facciamola finita!>> Ordinò la dottoressa avanzando nel seminterrato. Steve e Jonathan cercarono di opporsi, ma la donna li colpì con delle mosse ben assestate facendoli cadere a terra dal dolore. Erano già sofferenti per le ferite precedenti, non c'era voluto molto per farli cedere.

Continuavo a tenere gli occhi puntati su Billy, ma sentivo i passi di Autumn farsi sempre più vicini. <<Non deve ferirsi altra gente, Katie.>> Disse la dottoressa inginocchiandosi accanto a me. Guardava il biondo mentre prese a sospirare. <<Questa può essere una vittoria per tutti. Non servirà a niente scappare, basterà che io alzi la potenza di questo piccolo oggetto e Billy diventerà un grande pollo arrosto.>> Spiegò indicando quella specie di telecomando che agitava tra le mani. Iniziai a deglutire pesantemente e sentii la fronte calda per via del sudore.

<<Perchè lui? Perché vi serve Billy?>> Chiesi cercando di non trasparire il terrore nella mia voce che mi stava logorando anche l'anima.

<<Perchè Billy è la chiave per arrivare a quello su cui stiamo lavorando da anni. Lui ci serve, Katherine.>> Quello che stava dicendo continuava a non avere senso e la paura non mi faceva formulare frasi connesse. La donna iniziò a muoversi sulle proprie ginocchia, mentre io non riuscivo a togliere gli occhi dal mio amico a terra. Se non fosse stato per la dottoressa, avrei giurato che Billy sembrasse morto.

<<Non posso lasciarvelo fare.>> Dissi poi guardando con aria minacciosa Autumn, ma senza nemmeno accorgermene, la donna mi infilò nel collo la siringa che poco prima si trovava sul pavimento. Sentivo una sostanza estranea entrarmi in corpo.

<<Dovete stare attenti a dove lasciate le cose, qualcuno potrebbe farsi male.>> Mormorò la donna alle mie orecchie. La vista iniziò ad appannarsi, ma riuscii a vederla sorridere. Era uno sguardo maligno. Sentii le gambe cedermi e proprio mentre pensavo di cadere a terra, Autumn mi prese e mi appoggio sul pavimento delicatamente. La vista si stava affievolendo e la gola iniziò a seccarsi impedendomi di emettere qualsiasi suono. Anche i miei muscoli sembravano fuori gioco, non riuscivo a muovermi. Avevo la testa appoggiata di lato.

Autumn fece cenno verso la porta e degli uomini vestiti da guardie entrarono e si avvicinarono a Billy. Sentii la dottoressa raccomandargli di fare attenzione e subito dopo, il corpo del biondo venne sollevato e portato fuori dal seminterrato. Sembrava che fosse tutto surreale. La donna si alzò da terra lanciandomi un' ultima occhiata.