Era notte fonda e mi trovavo nel rifugio di legno del fratello minore di Jonathan Byers: Will. Ero sdraiata sul pavimento fatto da qualche asse di legno agganciata a un materiale metallico. Nonostante fossi sopra a un vecchio tappeto rosso e sotto la testa avessi un piccolo cuscino appiattito, non potevo lamentarmi. Ero sicura che non mi avrebbero mai cercata in un posto del genere, anche se ormai nessun posto sembrava sicuro.
Stava piovendo e le gocce d'acqua che colpivano le assi di legno del tetto provocavano un suono ipnotico e ovattato. Se avessi chiuso gli occhi per un istante, avrei potuto anche rilassarmi, ma non potevo di certo ignorare le parole che continuavano ad uscire dalla bocca di Steve in quel momento.
<<Mi stai ascoltando?>> Chiese improvvisamente il moro voltandosi verso di me. Io spalancai gli occhi ed annuii.
Quando Max scoprì del suo patrigno, era decisa ad andare a dirgliene quattro, ma quella ragazzina si sarebbe fatta uccidere. Quell'uomo non aveva pietà per il suo stesso figlio, figuriamoci per la figlia della sua nuova moglie. Cercai di calmarla dopo quella brutta scoperta, ma mi sentivo così dannatamente in colpa per averle rivelato quello che Billy ha dovuto subire per anni. Continuava a ripetere di odiarsi, lei. Si sentiva maledettamente stupida per aver odiato il suo fratellastro per così tanto tempo senza soffermarsi a pensare cosa gli fosse accaduto.
<<Certo.>> Risposi con ovvietà. Naturalmente non lo stavo ascoltando minimamente, avevo troppi pensieri per la testa. Mi dispiaceva davvero tanto che Steve fosse di nuovo in una situazione così pericolosa dopo che aveva rischiato la propria vita poche ore prima.
<<Bene, allora farò da esca.>> Concluse incrociando le braccia sul petto. Io scossi la testa voltandomi verso di lui. Era sdraiato accanto a me mentre fissava il soffitto.
<<Tu non farai proprio niente, Harrington. L'ultima volta ti hanno quasi ammazzato, non fare l'eroe.>> Lo canzonai seria. Come poteva anche solo pensare di mettersi di nuovo in pericolo in quella situazione? Lui sbuffò sonoramente socchiudendo gli occhi scuri.
Avevamo già fatto un piano: la mattina seguente saremmo entrati di nascosto insieme a Jonathan. Avremmo cercato Billy e una volta recuperato saremmo partiti per un luogo lontano. Hawkins sarebbe diventato solo un vecchio incubo.
<<Avresti dovuto dirgli che lo amavi quando eri ancora in tempo.>> Quella frase mi arrivò dritta come un colpo di pallottola in pieno petto. Sbarrai gli occhi concentrandomi solo sul rumore della pioggia. Le parole che Steve aveva appena utilizzato mi fecero piangere inspiegabilmente. Cercai di trattenere i singhiozzi, ma mi era davvero impossibile in quel momento.
Il mio migliore amico notò la mia reazione e si precipitò accanto a me. <<Scusami, Katie.>> Sussurrò cercando di abbracciarmi, ma ero come di pietra. Cercai di ingoiare quel dolore che mi stava opprimendo il petto, ma proprio non ci riuscivo. <<Dannazione, non volevo farti piangere.>> Continuò il moro mortificato. Quello che mi rendeva veramente dispiaciuta, era che le sue parole, seppur dure, erano la più totale verità.
In quel momento, pensai che se fosse successo qualcosa a Billy, sarebbe morto pensando che nessuno lo amasse davvero.
Quanto ero stata idiota.
***
Se solo avessi potuto dormire per il resto della mia vita, lo avrei fatto volentieri. Invece, una voce familiare chiedeva il mio risveglio. Strofinai i dorsi delle mani sugli occhi. Mi sedetti sul pavimento per vedere Steve e Jonathan già in piedi che fabbricavano qualcosa con i loro zaini. Sbadigliai e spostai il mio sguardo altrove, verso il mondo fuori da quel rifugio. Doveva essere mattina presto, ma il sole non si era ancora alzato del tutto in cielo.
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Stranger Twins
FanfictionNon era mai successo nulla nella cittadina di Hawkins, Indiana e lo stesso valeva per la vita di Katherine Fitch, meglio conosciuta come Katie. Quando a Hawkins si presenterà Billy Hargrove, però, la città farà emergere nuovi misteri e le cose dive...