Maddy, è così che dovevano chiamarmi, ma poi si optò per il nome Camille.
Conducevo una vita da normale adolescente in una città poco conosciuta, Vet City, nel piccolo Stato di Trials. Lì tutto è sempre stato molto ordinario e la vita è sempre la stessa. Non dico che avrei voluto che succedesse qualcosa di straordinariamente innaturale, ma sinceramente c'era troppa monotonia. I casi di depressione nella città sono sempre stati molti. E anche i suicidi, purtroppo. Mi sono sempre chiesta che cosa mi avrebbe riservato il futuro. Mi piaceva pensare che, tra un po', sarei andata via da lì. Mi sarei voluta trasferire in una città grande, ma che allo stesso tempo ti faccia sentire una persona, un'anima di lì. E in quella città chissà quante avventure avrei vissuto.
Studiavo presso la Vet City High School e prendevo voti buoni. Proprio per questo non sono mai stata ben vista dagli altri. Nei film si vede sempre lo studioso di turno che, seppur non è tra i popolari, non soffre. Ecco, i film dovrebbero cambiare la loro prospettiva.La gente mi ha sempre preso in giro. Per molti non è niente di scandaloso, ma non tutti sono uguali. Fa male sentire certe cose. Non tutte le persone erano così, per fortuna. Avevo 4 persone con me, gli amici di sempre. Ringrazio di non essere stata completamente sola, e che ci sia stato qualcuno vicino a me che mi ha voluto veramente bene.
Margaret era una di loro: non era molto alta, anzi scherzavamo sempre sul fatto che assomigliasse ad un nanetto da giardino. Aveva dei lunghi capelli biondi, che sono stati invidiati da tutti. I suoi occhietti erano verdi, o meglio, come diceva lei, ceuti. Sinceramente, non ho mai capito che colore è. Ha sempre attirato molti ragazzi, come Rocky. Rocky Winehouse, nipote dell'ex-sindaco di Vet City, considerato popolare solo per questo. Infatti, non assomigliava minimamente ai ragazzi del gruppo VIP della scuola. Non per offendere, ma non era per niente carino. Margaret era esasperata di suoi tentativi di conquistarla. Ma poi, si è preso una cotta per molte altre ragazze della scuola.
Astrid, invece, era alta e aveva i capelli di un biondo scuro. I suoi occhi erano marroni, e piccoli. Era molto introversa e, come me, si apriva solo con chi conosceva bene. I ragazzi l'hanno sempre considerata carina, ma nessuno ci ha mai provato con lei. Forse per il fatto che frequentava noi. Mi sono sempre sentita in colpa per questo. Magari sarebbe stata anche lei una del gruppo VIP, e sarebbe stata più popolare. Se lo sarebbe meritato, era una brava ragazza.
Renée era abbastanza alta, con la pelle ambrata che le ho sempre invidiato (io sono sempre stata pallida). Aveva anche lei i capelli lunghi e neri, e gli occhi marroni. Era magra nonostante mangiasse cibo spazzatura e patatine costantemente e non facesse esercizio fisico. La conoscevo da quando eravamo molto piccole, ma sinceramente non ne ho molti ricordi al di sotto dei 10 anni. Sembrava anche lei timida e riservata, ma parlava molto con noi. No, veramente, parlava tantissimo.
Dustin era il mio migliore amico. Ci conoscevamo dall'asilo e ci siamo voluti sempre molto bene. Era più basso di me, capelli castani come gli occhi. Era leggermente paffuto, ma si mantenea in forma. Gli piaceva ballare e forse sarebbe voluto diventare un insegnante di danza. Veniva preso in giro anche lui, proprio perché si impegnava in ciò che faceva. Era gentile con gli altri, infatti non capivo come facesse a non stare simpatico agli altri. Io non avevo un buon carattere, lui si.
Invece io sono sempre stata alta, non eccessivamente, ma più della maggior parte dei miei coetani. Non ero perfetta. Avevo dei capelli lunghi più o meno fino alle spalle. Erano molto spessi, e anche un po' ribelli. Erano castani, con i riflessi rossi, ma le punte erano verdi, blu, certe volte quasi bionde perché avrei dovuto rifare la tinta. Ci avevo messo tanto per convincere mia madre, ma alla fine ce l'ho fatta. Erano una specie di piccola conquista. Avevo un viso paffuto e piccolino, le ciglia abbastanza lunghe, occhiaie sempre presenti e le labbra abbastanza carnose. Avevo un fisico normale, non troppo magra, neanche paffuta.
Mi è sempre piaciuto leggere, che secondo me, è qualcosa di divino. Mi sono sempre piaciute anche le serie tv (non so se a qualcuno non piacciano). Il mio sogno è sempre stato quello di diventare una scrittrice, o forse, una giornalista. La passione per la lettura l'ho ereditata da mia mamma, Diana. Lei mi ha insegnato tante cose e per questo ne sono grata. Le sono molto legata. Non potrei stare senza di lei. Aveva dei capelli ricci abbastanza voluminosi, con un colore tra il castano e l'arancio, con alcune ciocche bionde. Aveva una fronte abbastanza larga, delle sopracciglia più scure del colore dei capelli, una pelle molto bella, a parer mio. Aveva delle gambe molto lunghe e un fisico normale. Mio padre si chiama, invece, Esmound, ed era un uomo di statura normale, calvo, dal volto dolce, come i suoi lineamenti, guance paffute. Gli assomigliavo, ma purtroppo non avevo i suoi occhi azzurri.
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You, Me and the Wolves
Werewolf"Se un anno fa mi avessero detto che invece di fare i conti con i bulli, avrei combattuto contro creature sovrannaturali...bhe, non so se ci avrei creduto." (in revisione)