ㄴ - Namjoonie

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Mi rigiro ancora un paio di volte nel letto prima di arrendermi al fatto di essere ormai sveglio e di dovermi alzare. Guardo il soffitto un'ultima volta ripensando alla serata precedente. Il sorriso non ha abbandonato le mie labbra neanche un secondo da quando Jin mi ha permesso di prendergli la mano.

Volevo davvero andasse tutto per il meglio, ma quando ho visto le brutte occhiaie sotto ai suoi occhi e la sua brutta cera, mi sono davvero preoccupato per la giornata; eppure è andato tutto per il meglio.
La città è cambiata davvero tanto da quando me ne sono andato, eppure ha conservato qualcosa di tradizionale che mi ha sempre confortato, ed avere un ragazzo così perfetto come mio accompagnatore, non ha potuto far altro che migliorare il tutto. Riesco a sentire ancora la sensazione di paura provata quando gli ho proposto di andare alla N Seoul Tower, sapendo bene essere una meta per le coppiette, e dopo quello che era successo tra di noi la sera prima non volevo superare il limite. Tremavo al pensiero di peggiorare le cose e perdere quel poco che mi unisce al maggiore, che per me in realtà è davvero tanto.

Non mi sono mai sentito così con qualcuno e contrariamente a quello che pensavo, non è solo l'aspetto fisico di Seokjin che mi attira o il suo odore. Averlo come mio assistente, lavorando e parlando del più e del meno, ha fatto sì che ci conoscessimo più a  fondo e così ho iniziato a notare le piccole cose di lui che me lo fanno apprezzare ancora di più. Ad esempio la sua immensa generosità e la tendenza a prendersi sempre cura degli altri, quasi come una mamma; ma anche le sue orribili freddure che fanno ridere solo perché sono tutti contagiati dalla sua risata, non perché siano divertenti  dalla battuta in sé.

Quando due sere fa, l'ho visto in quello stato di paura per causa mia, la fitta di dolore che ho provato è paragonabile ad un arto che viene strappato. Le sue lacrime che gli rigavano il viso perfetto erano una tortura per il mio intero essere, ma quando oggi ha accettato di tenermi per mano, quei pezzetti di me che si erano rotti sotto quelle lacrime, si sono riuniti come se niente fosse successo.
Vengo scosso dal mio flusso di ricordi dal telefono che mi avvisa che è appena arrivato un messaggio, ovviamente so già di chi è quindi sorrido e mi alzo pronto ad andare in doccia e iniziare la giornata. Grazie alla serata di ieri, sono riuscito a scrivere il testo perfetto avendo già un'idea per la base musicale e non vedo l'ora di andare nel mio studio per comporla.

Mi prendo il mio tempo per prepararmi vedendo che sono ancora le 10 di mattina e Jin mi aveva detto che sarebbe passato per le 11/11.30...e lo aveva fatto prima di darmi la buonanotte e arrossire per il bacio sulla guancia che gli avevo lasciato dopo il nostro "appuntamento". Lo so che è stato un azzardo, ma da quando ci siamo presi per mano non ce la siamo più lasciata finché non siamo arrivati davanti alla porta della mia stanza, quindi mi sembrava giusto rischiare un po'.
Tra un pensiero e l'altro si sono fatte le 11 e lo squillo del cellulare mi indica che Seokjin è arrivato e mi sta aspettando, afferro il telefono e un paio di cose che mi servono e poi con cautela, metto nella borsa il quaderno con tutte le mie opere, dirigendomi fuori dall'hotel.
Come al solito il ragazzo davanti a me è uno spettacolo per gli occhi, specialmente quando mi sorride e mi regala il buongiorno con la sua voce angelica -chissà se sa cantare o se potrei usare la sua voce per qualcosa-

"Buongiorno splendore, come hai dormito questa notte?"

"Sorprendentemente bene, e grazie per il complimento"

mi risponde il maggiore con un risolino e un accenno di rossore sulle guance, che mi fa sorridere

"Hai scritto qualcosa dopo ieri?"

"Certo, grazie a te avevo l'ispirazione a mille e ho scritto una nuova canzone, appena arriviamo in studio te la faccio leggere e mi dici cosa ne pensi; ti va?"

Love? No, thanks -NamjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora