Love? No, thanks -Namjin

ㅅ - Seokjin

BENTORNATI SPERO NON MI ODIATE TROPPO PER LO SCORSO CAPITOLO, ANYWAY
⚠️🔞⚠️😏
"Jin"
"Jungkookie"
"Tae"
"LALAAAALALAAA NAM"

Io e Jungkook siamo appena tornati dall'aeroporto e ci stiamo mettendo comodi davanti la TV

"Sicuro di non volerne parlare Hyung?"

"Kook...è stata una lunga giornata, possiamo solo... vedere un film e poi dormire?"

"... È solo che non capisco. Insomma, vi amate! Siete destinati a stare insieme, quindi perché ora non sei lì con lui?!"

"Mi serve solo un po' di tempo per capire cosa fare"

"Hyung, non cercare di mentirmi, dimmi cosa c'è che non va"

"Jungkook per favore"

Rilascio un sospiro mentre mi lascio andare contro il divano, sentendomi subito meglio non appena la schiena entra in contatto con i cuscini morbidi. Vedere Namjoon che si allontanava da me ha fatto così tanto male, che non ho avuto neanche la forza di piangere. Sono solo rimasto lì, a fissare la sua schiena sempre più piccola mentre si avvicinava al suo aereo e andava via. Lontano da me, tornando a casa sua.

"Hyung...credo solo dovresti andare"

"Non è così semplice. Lui...puoi chiamare Taehyung? Vorrei...ho bisogno sia di te che di lui in questo momento"

"Lo chiamo subito...intanto vuoi che faccia qualcosa?"

"No, tranquillo...vado un po' in camera mia. Chiamami quando arriva Tae"

Con il cuore in gola apro la porta della mia camera sperando quasi di trovarci ancora Namjoon, in piedi davanti al letto mentre si mette una maglia e intanto mi sorride dolcemente, come ha fatto questa mattina. L'aria è ancora piena dei nostri odori mischiati, ma il suo buon profumo di bosco e pioggia è molto più forte del mio, più dolce e delicato. Respiro profondamente l'aria, chiudendo la porta velocemente, volendo tenere il più possibile l'odore di Namjoon nella stanza. Ogni singolo angolo di quella che è stata la mia camera da letto per tanti anni, è impregnata di ricordi del minore e del suo odore. Persino il letto è ancora sfatto, non volendo cancellare il ricordo e la forma di Namjoon da sopra il cuscino, crogiolandomi nell'illusione che lui possa essere ancora qui con me.

Giro per la camera sfiorando ogni piccola superficie ma senza toccarla del tutto, e intanto mi avvicino al mio grande letto matrimoniale che una volta credevo fosse perfetto. Tutto quello che posso vedere ora guardandolo, è un letto troppo grande e vuoto per i miei gusti. Sono ancora scosso dal fatto che in davvero poco tempo la mia vita sia cambiata così tanto. Se prima credevo di stare bene e di star gestendo le cose nel migliore dei modi, ora, stendendomi nel letto e abbracciando le lenzuola che sanno di Namjoon, non posso che notare quanto stupido sia stato.

Namjoon mi ha portato a scoprire il mondo, un mondo che mi rifiutavo di esplorare, troppo spaventato all'idea che potessi innamorarmi di qualcosa che mi avrebbe irrimediabilmente fatto male. Terrorizzato di potermi innamorare di qualcosa a cui poi avrei dovuto rinunciare. Eppure, eccomi qui, mentre abbraccio delle semplici e stupide lenzuola con tutta la forza di cui sono capace, sperando e pregando che queste si trasformino nell'uomo che amo e di cui hanno l'odore. Fa male. Fa male non poter stare con Namjoon, non averlo vicino a me, non sentire la sua risata o la sua voce calda mentre mi parla...Jungkook ha i suoi motivi per dirmi di andare con Namjoon ma... Io non mi sento sicuro...so che non seguirlo e non trasferirmi metterebbe fine alla nostra storia...ma non riesco a fare a meno di tremare ed avere paura di quello che possa succedere. Ho vissuto qui in corea tutta la vita, non che non abbia viaggiato o altro ma...la mia casa è sempre stata qui, con mio fratello ed il mio migliore amico mentre andare lì vorrebbe significare allontanarmi dal mio posto sicuro, dalle persone che mi sono state accanto tutta la vita e a cui devo così tanto. La mia vita qui non sarà stata felice e prima di conoscere Namjoon avevo pensato spesso di mollare tutto e farla finita, ma almeno è il mio posto sicuro...in un certo senso...la sensazione di appartenenza è comunque molto forte...È un flebile bussare alla porta che mi fa alzare la testa di scatto